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Autore: lion_blackandwhite    28/11/2012    2 recensioni
In questo What if Mufasa non viene ucciso da Scar: quest'ultimo, infatti, non riesce a compiere il suo piano e viene esiliato dal fratello per essersi macchiato di alto tradimento, in quanto Mufasa scopre in tempo che voleva ucciderlo.
Questo One-Shot ricalca in prima persona i pensieri di Mufasa che, in una sorta di Flashback, ricorda il giorno in cui salvò Simba ed esiliò suo fratello.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mufasa, Scar
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prima che iniziate a leggere, devo fare una precisazione riguardo allo stile della scrittura:
- I tratti in corsivo sono le parole di Mufasa quando ricorda ciò che accadde..
- I tratti scritti in testo normale indicano l'azione in prima persona, che si svolge in quel momento del ricordo.
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Sangue Marcio
"Mufasa! La mandria è impazzita, nella gola! Ho visto Simba, laggiù..!"
Già. E' questo ciò che mi disse mio fratello, quel giorno..
Come potevo pensare che quello fosse un semplice pretesto per attirarmi in una trappola che avrebbe potuto costarmi la vita?
No, non potevo saperlo..
Conoscevo Scar, in fondo era quello che era, ma non avrei mai immaginato che volesse davvero uccidermi.
Ma ho dovuto constatare, con mia enorme amarezza, che non era così.
Voleva uccidermi.
Uccidere me e mio figlio Simba.
Toglierci di mezzo, per diventare il Re delle Terre del Branco.
Commettere il peggiore crimine di cui può macchiarsi un essere vivente: un fratricidio..
E' il potere, non è così? Si, è il potere che può dare alla testa, spingere qualcuno al punto di fare qualsiasi cosa pur di ottenerlo..
Arriviamo lì, in quella maledetta gola.
La mandria è impazzita, gli gnu corrono come dei forsennati, senza quasi nemmeno rendersi conto di dove mettono piede, travolgendo qualunque cosa ci fosse nella loro strada..
Inizio a cercare Simba con gli occhi, velocemente, Scar è di fianco a me, Zazu vola velocissimo tra la mandria, in cerca di mio figlio..
Il pennuto torna immediatamente da me, mi indica dov'è finito Simba, e lo vedo appeso per miracolo a un minuscolo alberello che sta per essere sradicato.
Non vedo più niente, ci sono solo io e mio figlio, che devo assolutamente salvare, anche a costo della mia stessa vita.
"REGGITI, SIMBA!!" gli urlo con quanto fiato ho in gola..
L'albero a cui è appeso riceve un altro scossone, sta per essere sradicato.. Lui grida, terrorizzato.
Di getto, mi lancio in mezzo alla mandria, non posso attendere oltre.
Perdo di vista Scar e Zazu, una piccola parte del mio cervello mi dice che probabilmente andranno a cercare aiuto, mentre io cerco di salvare Simba..
Quanto mi sbagliavo..
Zazu non potè mai partire per chiamare il branco, perchè era svenuto..
Scar, invece..
Riesco finalmente a poggiare Simba su un piano roccioso, al sicuro.
Lui è salvo, ma io vengo trascinato via da alcuni gnu..
Per poco non mi calpestano, uccidendomi in pochi secondi, ma fortunatamente spicco un salto e mi appendo a un piano roccioso.
Non è molto rìpido, ma devo comunque scalarlo..
Faccio una fatica immensa, non ricordo di aver mai faticato tanto..
Arrivo molto in alto, ma non è ancora abbastanza, e se fossi caduto in quel momento, sarei sicuramente morto..
Ma la cima era così vicina, eppure, così lontana..
Poi, vedo una figura familiare.
"SCAR! Fratello, TI.. PREGO.. aiutami!!"
Tendo una zampa più che posso, Scar mi avrebbe tirato su.
Ma mi sbagliavo..
Non era preoccupato o in preda al panico. Mi fissava e basta, uno sguardo freddo, carico di indifferenza.
Poi, con un movimento brusco, scattò in avanti e piantò le sue unghie nelle mie zampe.
Provo un immenso dolore, sia fisico che mentale..
Incredulo, mi rendo conto che mio fratello non mi avrebbe mai salvato.. Ma sarebbe stato il mio assassino.
L'artefice della mia morte.
Mi aveva tradito.
"Lunga vita al Re.." Mi fissa con sguardo malvagio, quasi sadico.
Mi ha in pugno, sta per porre fine alla mia vita.
Quelle parole mi fanno scattare qualcosa, inizio a provare una furia spaventosa, che non avevo mai provato prima.
Quasi mi dimentico di essere appeso a uno strapiombo e di essere in pericolo di vita, non so come ma riesco a trovare la forza di saltare addosso a mio fratello.
"MI HAI TRADITO!" il suo sguardo carico di odio scompare, sostituito da quello colmo di paura..
"Come hai potuto, Scar, noi siamo fratelli! VOLEVI DAVVERO UCCIDERMI?!" gli ruggisco in faccia, provo una sensazione strana, sbigottimento misto a furia incontrollabile, ma nonostante questo riesco a mantenere il controllo.
Respiro profondamente e rimuovo la pressione delle mie zampe dal suo petto che si alza e abbassa velocemente, ma non gli levo gli occhi di dosso.
Lui mi fissa terrorizzato, sente di essere lui nei guai, adesso, e che niente potrà salvarlo dalla mia rabbia.
"Andiamo. Alla rupe riceverai ciò che ti meriti per aver tradito non solo tuo fratello, ma anche il tuo Re."
Scar non mi risponde. Abbassa lo sguardo e mi segue mestamente.
Simba è al sicuro, io mi sono salvato, tutto è andato bene.
Ma non sono felice.
Come posso esserlo, se in cambio della mia vita e quella di mio figlio, ho perso mio fratello?
Tornammo alla rupe. 
Sarabi mi fissa stranita, nota che c'è qualcosa di strano, ma capisce che è meglio non farmi domande.
E' questo che adoro della mia compagna: lei mi capisce più di chiunque altro..
"Scar! Sei accusato per esserti macchiato di alto tradimento! Quest'oggi, hai tentato di uccidermi, e progettavi di fare lo stesso con mio figlio!"
Simba e Sarabi mi fissano sbalorditi.
E' impossibile per loro, credere alle mie parole.
Io, impassibile, continuo il mio discorso, mentre Scar fissa il vuoto con sguardo perso.
"Hai qualcosa da dire a tua discolpa?" gli chiedo, quasi inutilmente.
Non c'è traccia di pietà, nel mio atteggiamento, me ne rendo conto. 
Lui non risponde. Scuote solo lievemente la testa.
Chiudo gli occhi per un momento e chino il capo.
Nel profondo del mio cuore non voglio, ma sono costretto a farlo.
Lui voleva uccidermi.
Ma soprattutto, voleva uccidere mio figlio, il suo unico nipote. 
"Stando così le cose, non vedo altre vie d'uscita. Sei condannato all'esilio dalle Terre del Branco."
Tutti restano impietriti. Nessuno osa fiatare.
"Vattene. Vattene lontano, e non osare tornare mai più." concludo, voltandomi dall'altra parte.
Credo si fosse alzato, un istante dopo.
Non ebbi il coraggio di guardarlo un istante di più.
Mi disgustava il solo pensiero che mio fratello avesse attentato alla mia vita..
Non disse nulla: mi rivolse solo uno sguardo carico di odio, ma anche un pò malinconico.
Poi, scese dalla rupe e, lentamente, abbandonò le Terre del Branco.
Fu l'ultima volta che lo vidi.
Dissi addio a Scar quello stesso giorno, ma il pensiero che sarebbe stato capace di commettere un fratricidio, mi angoscia ancora oggi.
Mio padre diceva sempre che, chi desiderava la morte di un altro, avesse il sangue marcio.
Ma non avrei mai creduto che quel sangue marcio ce l'avesse proprio mio fratello.
Sangue del mio sangue. 
   
   
   
 
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