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Autore: Diemmeci    29/11/2012    4 recensioni
Dean scuote la testa. «Io ti amo» dice baciandole dolcemente la fronte. «Ma come sarebbe la vita del bambino? Non voglio che cresca in questo modo».
Lana fa un sospiro di sollievo: almeno la ama. «Se non vuoi questa vita per lui allora è meglio separarci», dice senza averci pensato due volte.
Questa volta, sono gli occhi di Dean ad inumidirsi. «Cosa? Io non posso vivere senza di te».
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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Il ritratto di una famiglia felice.

Lana è terrorizzata: il vero John si trova legato ad un palo e la guarda con degli occhi pieni di paura.
Non ha idea di cosa fare. Potrebbe, con l’aiuto del magico coltello, uccidere i Demoni che si trovano nella stanza e salvare il bambino, ma sa che è impossibile.
«Andrà tutto bene, tesoro», urla al bambino, che cerca di liberarsi, senza risultato.
Dean, con occhi socchiusi, si guarda intorno. «Crowley, ascolta», dice, cercando di non perdere la pazienta. «Lascia stare John, è solo un bambino. Prendi me per il sacrificio».
Il Demone ride. «Non riesci proprio a capire che solo John può compiere il sacrificio? Tu non vali nulla».
Sbuffa. «Non mi importa», stringe fra le proprie mani il fucile, «lascialo».
«No», Crowley fa una smorfia, poi si volta verso John.
Il bambino è spaventato. Non ha idea di cosa stia accadendo, ha solo quattro anni. Si guarda intorno, in cerca di occhi rassicuranti, ma trova la propria madre piangere fra le braccia del padre. Scorge lo zio Sam, ma è intento a far stare i Demoni lontani da loro. «Mamma, papà, aiuto!», urla.
Lana si volta a guardarlo e sorride, o almeno tenta di farlo. «Andrà tutto bene, te lo prometto».
Crowley si avvicina sempre di più a John e, con un coltello, fa un piccolo taglio sul braccio. Il bambino urla di terrore. «No!», Lana si scaglia addosso a un demone, ma non si era accorta che aveva puntato verso di lei un coltello.
Ci si fionda sopra e del sangue inizia a colare a terra: è ferita.
Poggia, delicatamente, le proprie mani sulla ferita e si accascia a terra. «Oh mio Dio», sussurra Dean, afferrandola.
Sam, grazie al magico coltello, riesce ad uccidere facilmente tre demoni e, senza pensarci due volte, si scaglia contro Crowley. «Figlio di puttana», sente urlare Dean, in preda al panico.
Crowley lo afferra per il colletto della giacca e lo scaglia contro una parete, facendogli perdere i sensi.
«Sam!», urla Dean.
Poggia Lana a terra e, con il fucile ben saldo tra le mani, gli spara. «Solletico», Crowley ride, facendolo irritare ancor di più.
«Sei un grandissimo bastardo», urla Dean.
Di colpo, non vede più nulla.
Buio.

«Castiel, non eri morto?», Crowley guarda l’Angelo con un’espressione spaventata.
«Qualcuno mi hai riportato indietro», gli fa l’occhiolino, «ora, lascia John».
«Non posso, lo sai. Ho bisogno di lui per aprire la porta del Purgatorio».
«Lascia John», ribatte, quasi ringhiando.
Crowley fa un passo indietro, ancora più spaventato. «Cosa hai lì dentro?», indica una sacca, che tiene in mano Castiel.
Fa cadere il contenuto a terra: sono della ossa.
Le cosparge di sale e, guardando negli occhi Crowley, fa prendere loro fuoco.
Un attimo dopo, Crowley è morto.
«Castiel?», Sam ha ripreso i sensi e, confuso, si alza.
L’Angelo lo aiuta. «Si, sono io. Ho ucciso Crowley, John è salvo».
Sgrana gli occhi. «Come hai fatto a trovare le ossa?»
«Lunga storia», sussurra, sorridendo.
Annuisce. «Puoi guarire Lana?»
«Non lo so», si avvicina alla ragazza, «credo di si».
Posa due dita sulla fronte di Lana e , come per magia, riprende vita.
Fa lo stesso con Dean, ma lui era solo addormentato.
I due si guardano intorno straniti. Cosa era successo?
«John!», Lana si alza di colpo e corre verso il bambino.
Lo slega velocemente e lo prende in braccio, abbracciandolo come non mai. Le era mancato così tanto. «Amore mio, scusami per tutto!»
John le da un  bacio sulla guancia. «Mi sei mancata».
Dean si avvicina a loro e li abbraccia.
Il ritratto della famiglia felice.

Due mese dopo è tornato tutto alla normalità.
Lana e Dean stanno preparando tutto per il loro matrimonio. Lo festeggeranno in una piccola chiesa in Kansas e sarà molto intima. Parteciperanno solo loro due, il bambino, Sam e Bobby.
«Mamma, anche io sarò un cacciatore da grande?», John stà guardando la televisione, insieme a Lana.
Lana annuisce. «Se vorrai si, ma se il tuo sogno sarà un altro no».
«Io voglio essere un cacciatore», esclama il bambino, buttandosi fra le braccia della mamma.
«Allora lo sarai», sussurra, baciandogli i capelli.
Lana non ha paura di ricominciare la propria vita, non se insieme a lei c’è Dean e il bambino. Sam non li abbandonerà, hanno deciso che starà con loro finché vorrà.
Hanno deciso di cacciare comunque, è la loro vita dopotutto.
Il bambino sceglierà cosa fare non appena compiuti i sedici anni, ma prima di allora viaggerà con loro.
«Ti voglio bene», sussurra John, prima di addormentarsi fra le braccia della mamma.
Lana sorride. «Anche io, amore mio».

Spazio me:
NON UCCIDETEMI.
sono tornata con un nuovo capitolo e vi chiedo scusa per l'ENORME ritardo.
Tra scuola, compiti, sport e tutte le altre cavolate scrivere è difficile t.t
spero vi piaccia, comunque. 
Un bacio.

Diemmeci.
  
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