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Autore: Aimee    06/07/2003    8 recensioni
Cosa succede quando Marzio e Bunny fanno i babysitter?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prometto

Autrice Aimee

Tradotta da 'dolcemaia'

Note Dell'Autrice

Questa fanfic si svolge nell'episodio di SMR " Baby-sitter improvvisati". Vi faccio le mie scuse se questo è il vostro episodio preferito, perché l’ho modificato per la maggior parte. Tuttavia ho mantenuto alcune somiglianze, come il fatto che Marzio e Bunny devono accudire il piccolo Jordan fino a quando sua madre non starà bene ed alcune righe sono proprio le stesse. Ho provato a renderlo differente. Ad ogni modo, apprezzo le osservazioni

Gradisco la critica costruttiva... mi aiuta a capire cosa piace leggere alla gente e cosa no.

Ora, sedetevi e prestate attenzione! >^..^<

Capitolo uno

Bunny era più che demoralizzata... e chi immaginava che fare la baby-sitter sarebbe stato così difficile? Il piccolo Jordan stava piangendo già da un pò. Aveva appena un paio di piccoli polmoni e a giudicare dalle urla non era affatto spaventato all’idea di usarli. Questo fatto, però, spingeva Bunny a fissare in modo strano la piccola massa formata da pannolino e da pelle di pesca che si lamentava...se il bambino voleva una gara di pianto, lei era pronta alla sfida.

"Oh,vorrei che i bambini potessero parlare!"

Gridò Bunny avvilita, dimostrando la sua capacità polmonare al piccolo.

"Non capisco dove sbaglio con lui!"

Marzio guardò prima verso il bambino che urlava, poi verso Bunny che era al limite della sopportazione e non riusciva a comprendere se fosse incredibilmente infastidito o terribile divertito.

Agitò la testa e silenziosamente ricordò a se stesso di non sposarsi mai.

"Forse è affamato," suggerì stanco Marzio, offrendo al bimbo di nove mesi un biberon appena preparato. Jordan l’accettò e il suo pianto finalmente si placò. Con suoi occhi blu si guardò attorno incuriosito mentre beveva il suo latte.

La madre del piccolo si era ammalata e non poteva prendersi cura di lui, così Marzio si era offerto di badare al piccolo fino a che non fosse stata meglio.

Bunny si era unita a lui per aiutarlo, ma non stava esattamente divertendosi come aveva immaginato.

Sospirò e gli lanciò uno sguardo. Per qualcuno che avrebbe dovuto essere il suo “Unico vero amore”, Marzio era sicuramente un’idiota. Il suo costante prenderla in giro e deriderla erano quasi più di quanto avrebbe potuto sopportare. Se fosse andato oltre, temeva di poter perdere il suo autocontrollo e di trasformarlo in polvere di luna.

“ Hmmm...” pensò “ non è una cattiva idea...” .

Sorrise, toccando la spilla per la trasformazione con una risatina diabolica.

Marzio provò ad intrattenere il bambino improvvisando facce sciocche, che senza dubbio spaventarono a morte il piccolo. Jordan guardò Marzio come fosse un idiota e Bunny non gli sembrava da meno.

Il ragazzo, poi, tentò di comunicare con lui sfoggiando il miglior “linguaggio per bimbi” che conosceva:

“ Ooooh, a posto! Ti piaaaaceeee il latte, eeeehhhh piccolino!?

Sì, è cosìììììì! Prova a dire la parola latte per me? L-A-T-T-E ” .

Bunny lo fissò con occhi stralunati :“ Non sa neppure camminare e ti aspetti che si metta a parlare?” gli disse, tentando di fargli pagare almeno in parte tutte le cattiverie che le aveva detto per tutto il pomeriggio.

“Oh, davvero? Scommetto che parlerà prima di camminare!” disse in tono di sfida. Jordan finì il suo latte e Marzio gli prese un altro biberon.

Bunny non avrebbe mai resistito ad una scommessa. “ Scommetto 10 dollari che

lo farò camminare prima che sua madre lo venga prendere per portarlo a casa!”

"Vacci piano...” disse Marzio ritornando sui suoi passi. E per rendere la sua affermazione ancora più pungente aggiunse l’odiato nomignolo con cui la chiamava spesso: “...testolina buffa”.

Bastava dirle quello stupido nomignolo per poi doversi trattenere dalle risate perchè dalle

Orecchie di lei cominciava ad uscire vapore a volontà. Era così divertente... Bunny poteva essere un tormento a volte, ma doveva ammettere che gradiva averla intorno. La sua risata e il suo sorriso illuminavano il suo appartamento normalmente oscuro e solitario. Era un cambiamento piacevole.

Bunny un pò arrabbiata prese in braccio Jordan e lo portò nel soggiorno. Si sedette sul divano con il bambino sul suo grembo.

Il piccolo incurante di tutto ciucciò il suo cuccio e giocò felicemente con i codini di Bunny. Lei, a sua volta, sorrise tristemente:

“Almeno a qualcuno piacciono i miei capelli...” pensò.

Marzio entrò nella stanza con un libro e si sedette su una sedia vicino al divano. Si fidava di Bunny per riuscire a intrattenere Jordan abbastanza a lungo in modo da poter studiare un pò. Provò a leggere ma si rese conto che i suoi occhi continuavano inperterriti a fissare la biondissima ragazza.

Provava dei sentimenti forti e per lui sconosciuti quando lei era vicina, quasi come in un dejà vu. Non avrebbe mai pensato di poter provare tante sensazioni così all’improvviso.

C’era qualcosa in lei...

I capelli di Bunny erano rapidamente diventati il nuovo giocattolo preferito di Jordan. Ne sembrava affascinato e lei non poteva far nulla per evitare che se li mettesse in bocca.

“ No, no Jordan... non mangiare i miei capelli. Dubito che abbiano un buon sapore. E poi... non hai appena mangiato?”

Marzio sorrise, ricordando come era piacevole toccare i capelli di Bunny.

Erano morbidi e...’Ma aspetta un’attimo...’ pensò ‘Io non ho mai toccato prima d’ora i suoi capelli. Come faccio a saperlo e cosa me lo ha fatto pensare?”

Marzio fu raggiunto da un improvviso e chiarissimo flashback: si era visto in abito da sera, mentre una mascherina nascondeva il suo viso. Una giovane ragazza con capelli biondi lunghi era tra le sue braccia.

Erano in una specie di sala da ballo... sentì la musica e capì che dovevano ballare. La sua mano scivolò dolcemente lungo i capelli della ragazza e pensò che non esisteva nulla di più morbido. La ragazza lo guardò, mostrando un sorriso molto dolce, ma allo stesso tempo anche molto triste. Marzio spalancò gli occhi quando riconobbe il viso della giovane donna...era Bunny!!!!

Il flashback si concluse, lasciando Marzio senza fiato.

Guardò Bunny. Sì, era sicuramente lei che aveva visto nel suo “sogno”, ma le era sembrata diversa... quasi come una principessa. La visione aveva avuto uno strano effetto, era quasi come se qualcosa all'interno di lui avesse sbloccato una memoria dimenticata. Sembrava molto reale, ma Marzio non capì cosa potesse essere. Dopo tutto, aveva incontrato Bunny solo poco tempo prima. Si sistemò più comodamente sulla sua sedia con il suo libro, tentando di scacciare via quelle sensazioni.

Bunny si accorse che Marzio la stava fissando e si spostò goffamente.

“Probabilmente vuole che me ne vada”, pensò con tristezza.

“Fin dall’inizio non voleva che lo aiutassi... forse sarebbe meglio se me ne andassi”.

Alcune lacrime scesero dai suoi occhi quando pensò cosa erano stati l’uno per l’altra in passato e in che rapporti erano ora.

Desiderava con tutto il suo cuore che lui riuscisse a ricordare il loro passato e ritornasse da lei, ma un tacito e terribile dubbio si insidiò nella sua mente...non avrebbe mai riavuto indietro il suo Marzio e per lui non sarebbe mai stata nient’altro che qualcuno da prendere in giro.

Gli mancava terribilmente.

Jordan cominciò ad agitarsi. Muovendosi urtò la spilla di Bunny, che portava sempre sull’uniforme scolastica, facendola cadere per terra.

Marzio si abbassò per raccogliergliela. Era calda...era stata a contatto con il corpo di lei. Poi osservò attentamente lo strano disegno che era sul davanti della spilla. Non aveva mai visto niente di simile.

“E’molto carina, ” le disse Marzio, rompendo il silenzio fra loro. Le loro mani si sfiorarono quando gliela restituì. Bunny si morse il labbro ed chiuse gli occhi e Marzio si chiese perchè.

“Me l’ha dato mia madre” mormorò la ragazza, riferendosi alla regina Selene.

Marzio sorrise un po’ esitante. Lui non aveva avuto una madre.

“Deve amarti molto...”

Bunny rimise la spilla sul fiocco della sua uniforme.

“E’ sempre lì per me quando ne ho più bisogno.”

“Deve essere bello...” mormorò Marzio tra se, non rendendosi conto di essere ascoltato. Prese il suo libro ed riprovò a leggere.

Bunny sentì ciò che aveva detto e lo guardò con compassione. " Oh, Marzio mi dispiace. Deve essere dura non avere i genitori...”

Marzio si girò verso lei di scatto: “Come fai a saperlo?”

“Opssss...” pensò Bunny. Si era dimenticata che lui non le aveva mai parlato della morte dei suoi genitori.

" Uh... uhm... me lo avevi detto?" balbettò nervosa.

Marzio scosse la testa non convinto. “Non l’ho detto a molti. Mi ricorderei di averlo detto a te.”

Bunny agitata fece spallucce. Non sapeva più che cosa dire, cambiò rapidamente argomento. Mostrando una falsa gioia, disse allegramente:

“Hei Jordan, sei pronto per la tua prima lezione per imparare a camminare? Dai andiamo!”

Si sedette sul pavimento vicino ai piedi di Marzio ed aiutò il piccolo Jordan ad alzarsi in piedi..

Marzio guardò Bunny, un po' infastidito. Lo turbava il fatto che sapesse così tanto del suo passato. Era qualcosa di cui non gradiva parlare e che preferiva tenere per se. Ma ad ogni modo, come lo aveva scoperto?

Glielo aveva detto Moran? Marzio sospirò e decise di lasciar perdere...per il momento.

La lezione di Jordan non stava andando troppo bene. Il piccolo era troppo impegnato a tentare di mangiare i capelli di Bunny per prestare attenzione alla sua insistente insegnante. Dopo aver realizzato quanto fosse disperato il caso del suo pupillo ed aver accettato che presto avrebbe dovuto pagare i famosi dieci dollari, Bunny finalmente si alzò.

“Ehi, perchè non lo tieni tu per un po’?”. Prese in braccio il bambino e lo diede a Marzio.

Quando vide la ragazza inginocchiata davanti a lui, che teneva Jordan in alto affinchè lui lo prendesse, Marzio fu colpito improvvisamente da un altro flashback: vide Bunny che si inginocchiava davanti a lui, ferita da una qualche battaglia. Le lacrime scendevano sulle sue guancie mentre tendeva verso di lui una bellissima spilla dalla quale usciva una stupenda melodia...era una musica così familiare... “Tutto ciò che devi fare è toccarla” bisbigliò lei.

Il ricordo svanì, lasciandolo confuso.

“Marzio...stai bene?” chiese Bunny preoccupata.

“ Yoo-hoo? Marzio? Hey?”

“ Uh...sì .. Benissimo” disse, provando a scacciare via le sensazioni che il flashback aveva lasciato. “Da dove vengono queste visioni?” si chiese.

Prese Jordan da Bunny, perso nei suoi pensieri.

“Sei sicuro?” insistette Bunny. “Non sembra che tu stia bene”.

“Ho detto che sto benissimo, va bene? Ora lasciami in pace.” le disse in modo brusco, molto più di quanto volesse fare.

Bunny corrucciò il viso. Ecco. Non sarebbe stata zitta a sopportare altri insulti da lui.

“Non urlare. Ero solo preoccupata per te.”

Marzio sospirò, arrabbiato con se stesso.

“Mi dispiace...non volevo...”

Bunny tagliò corto: “Sai, non hai nessun diritto di trattarmi così. Puoi prenderti cura di Jordan da solo. Me ne vado!!!” e si diresse rabbiosamente verso la porta.

Capendo il suo errore, Marzio appoggiò Jordan per terra con i suoi giocattoli e la inseguì. Prima che potesse raggiungere il portone la afferrò dal polso... che gli sembrava così piccolo e caldo nella sua mano. Lei si fermò, ma non si voltò.

“Senti,” disse Marzio cercando di essere il più delicato possibile con lei. Non era proprio abituato a fare questo genere di cose, ma diede il meglio di se. “Mi dispiace, non avrei dovuto urlare. Ho troppi pensieri in testa. Non avrei dovuto sfogarmi su di te e ti chiedo scusa”.

Bunny scosse la testa, senza riuscire a guardarlo.

“So che mi odi e visto che non l’hai mai detto, dillo ora!”

“Io non ti odio affatto,” insistette, mettendogli da dietro le mani sulle spalle. Così facendo, si accorse per la prima volta di quanto fosse piccola...la cima della sua testa raggiungeva a malapena le sue spalle. “Ti prego rimani...”

La rabbia di Bunny svanì velocemente, non per ciò che aveva detto, ma per il gesto che aveva fatto. Le ricordava il Marzio che aveva perso, il modo in cui la tirava su quando si sentiva triste, o il modo in cui dolcemente le accarezzava le spalle quando era scoraggiata.

Le mancava quella parte dispersa di lui più di quanto potesse immaginare e le azioni del ragazzo ora la spingevano a trattenere le lacrime a tutti i costi. Bunny si chiese se lo avrebbe mai riavuto indietro.

Marzio la fece voltare per poterla guardare in faccia, ma lo sguardo di lei si diresse verso le scale. Non voleva che lui la guardasse mentre era lì lì per piangere, lui non doveva capire perchè era agitata.

“Guardami,” disse Marzio, sollevandole il mento. Si accorse che stava tremando, e capì che stava trattenendo le lacrime.

“Sicuramente questo non è dovuto solo ad una piccola scaramuccia” pensò. “Ma che altro c’è di sbagliato?”

Marzio le prese il viso tra le mani con coinvolgimento, aumentando però il dolore nel cuore di Bunny. Voleva impedirgli di tentare di consolarla...rendeva tutto ancora più difficile.

Lo rivoleva indietro...

Il viso di Bunny si distese, e le lacrime cominciarono a scendere. Le braccia di Marzio erano pronte a circondarla quando lei si appoggiò a lui. Un forte singhiozzo fece vibrare tutto il suo corpo mentre tutte le emozioni che aveva dentro uscivano di botto.

“Shhh,” mormorò teneramente Marzio tra i suoi capelli. Era più tranquillo ora che sapeva che non stava piangendo per il loro diverbio...le sue lacrime erano troppo intense per essere solo per quello.

Si chiese più volte quale potesse essere il problema e si rimproverò per non essersi accorto prima che fosse turbata. Se avesse saputo, avrebbe evitato di stuzzicarla, e secondo lui era proprio questo che l’aveva condotta al limite della sopportazione e poi alle lacrime.

Tentando di confortarla, le accarezzò il collo con una sorprendente tenerezza. Per qualche strana ragione gli venne estremamente naturale.

Immediatamene un altro flashback colse di sorpresa Marzio...vide se stesso su un balcone con Bunny tra le braccia...di nuovo e lei era vestita come una principessa. Il suo viso rivelava che era preoccupata per qualcosa. Lui si abbassò per baciarla, ma lei cominciò a piangere.

Il ricordo svanì...

La testa di Marzio stava andando in tilt. Da dove provenivano quei ricordi?

Non era capace di pensare lucidamente. L’unica cosa che sapeva era che avere Bunny tra le sue braccia lo faceva stare davvero bene. Si chiese perchè non se n’era mai accorto prima.

Le lacrime di Bunny si acquietarono mentre continuava a singhiozzare. Sentire il calore del corpo di Marzio le era di conforto, ma in un certo modo la faceva star peggio. Lei sapeva nel suo cuore che lui provava per lei solo pietà o si sentiva in colpa per quello che era accaduto...e non riusciva a capire tra le due cose quale fosse la peggiore.

“Va meglio?” le chiese Marzio, felice che le lacrime fossero diminuite.

Bunny accennò di si con il capo, ma si allontanò dalle braccia del ragazzo, nonostante fosse un po’ indebolita dal diluvio di lacrime. Poi lo guardò confusa.

Marzio fu sopraffatto da un immediato bisogno di baciarla, e fu sorpreso da quanto fosse intenso quel desiderio. Non si era mai sentito così prima – o sì? La sensazione che provava era stranamente familiare. L’attirò pian piano verso di se, e posò la sua mano sulla sua guancia.

Bunny sorrise a questo dolce gesto, ma fu un sorriso triste. Lei amava questo modo di fare dolce di Marzio, e desiderò intensamente che egli tornasse ad amarla.

Lei guardò nei suoi occhi...il suo sorriso lentamente si affievolì.

La stava guardando con un’inconfondibile intensità ...Bunny deglutì a fatica.

Marzio molto lentamente abbassò il suo viso verso quello della ragazza.

Lei sentì il suo caldo respiro sulla sua pelle.

I suoi occhi si chiusero.

Le labbra di Marzio sfiorarono appena le sue...

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Nota dell'autrice:

Hmmm...credo sia un buon punto per fermarsi, no? *schiva i vari oggetti che le lanciano i lettori imbufaliti* Credo che dovrete aspettare il cap. 2 ^_~

Mandate i vostri commenti a sailor_moon89@hotmail.com (NdT: in inglese, ovviamente)

Per favore visitate la mia homepage:

Moonlit Eclipse

Ringraziate 'dolcemaia', che mi ha tradotto questa fic in una sola settimana!

  
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