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Autore: twofjngerz    29/11/2012    1 recensioni
ciao,
voglio scrivere di due ragazzi, con dei problemi simili che si amano. non so cosa dirvi se volete sapere la storia basta leggere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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capitolo uno.

                                          
“Jonathan!’’ grida insistentemente mia madre.
“che c’è?’’ replicai di botto
“vieni subito qui!’’
Sembra arrabbiata, meglio che vada.
“che cosa hai?’’ dissi, con tono calmo a lei sul ciglio della porta della mia stanza da letto.
“spiegami questo casino! Sistema immediatamente!’’
“va bene’’ dissi sbuffando. Delle volte quella donna mi terrorizza.
Pantofole, pantaloni, borse della scuola, cartacce, un casino.
Ma ad un tratto, una foto attirò la mia attenzione.
Amy, mia sorella.
Mi sedetti con le spalle al muro, nel disordine della mia stanza,con un paio di cuffiette nell’orecchio e il mio i-pod.
Amy,quanto mi manca. Un anno e poco più è passato dalla sua morte. Delle notti sento mia madre pregare; credo lo faccia per cercare conforto, o più semplicemente per cercare un angolo di riposo.
Iniziai a piangere.
che fai, sei un uomo. Cosa fai, la ragazzina?’ pensai io asciugandomi velocemente le mie lacrime.
È dalla sua morte che non piango.
“ Amy, se mi stai ascoltando, ricordati che io ti voglio bene’’ dissi a voce bassa.
“manca anche a me sai?’’ disse mia madre con un asciugamano tra le braccia, avvicinandosi sempre più a me.
“ che strano, ho trovato questa fotografia, non mi ricordavo come fosse’’ - dissi passandogli la foto  - “ è bellissima’’ conclusi io.
lei ci guarda da lassù’’  disse mia madre porgendomi la foto.
mi manca da morire, mamma’’
*drin* *drin* il campanello di casa suona, dovrà essere mio padre che torna dal lavoro.
“vado io’’ disse mamma alzandosi da terra
“okay’’ risposi, alzandomi e asciugandomi le ultime lacrime che erano rimaste bagnate.
 
“ciao tesoro’’ disse mia madre stampandogli un bacio a mia madre
“ciao” rispose lui sorridente
“ciao pa’’’ dissi io freddo
In realtà lui non era il mio vero padre, mia madre aveva lasciato il mio padre biologico e si è messo con questo ‘coso’ che odio a morte, ma visto che non sono maggiorenne non posso decidere io dove andare.
“ciao Jo, come è andata a scuola?’’ mi disse. Fa sempre così, le sue domande istigatorie che mi fanno venir voglia di tirargli un pugno in mezzo ai denti.
“bene, anzi, oserei dire perfettamente’’ risposi, quasi ‘per istigarlo a mia volta’
“benissimo. Così l’anno prossimo non ripeterai per la terza volta il secondo anno’’ disse con un sorrisetto sotto i baffi.
“basta voi due! Appena entri in casa, Will, non fai altro che prendertela con Jo’’ disse mia mamma, quasi per difendermi.
“non fai altro che difenderlo, ha 17 anni,Lindsay, dovrebbe essere maturo, invece lui non lo è affatto’’ rispose lui.
“sai che c’è? Io vado dal mio vero padre, lui non mi piace e finchè non se ne andrà lui io non tornerò qua a Holmes Chapel. Andrò a Londra, lì almeno sarò felice” dissi io andando in cantina a prendere le valigie.
Chiamai mio padre, si chiama Josh, per dirgli che sarei venuto da lui; alle 9.10 del giorno dopo avevo il treno, quindi è meglio che mi faccio una doccia.
 
  
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