17/06/2007
9 recensioniSerie: FullMetal Alchemist
Raiting: PG
Pairing: RoyxEd
Summary: Edward vive insieme a Roy nell’appartamento del Colonnello. Una mattina il giovane si presenta incavolato di brutto nell’ufficio del suo superiore. (Della serie “Piccoli sketch della vita coniugale”)
Note: era da tanto che avevo sul blocco appunti (di scuola) questa fic. Mi scuso per eventuali errori ortografici ma mi è difficilissimo battere sulla tastiera perché mi sono fatta male al medio.
I personaggi non sono miei, etc etc, la solita pappa.
+°+° Elastici
°+°+
“Come mai così nervoso? Nuovo acconciatura? Stai bene.”
“Molto divertente, Colonnello. Se non tenessi gli elastici nascosti direi che è lei l’artefice di questo tiro mancino.”
“Ma vedo che hai rimediato.” Un sorriso di scherno.
“Sono ridicolo.”
“Io trovo che ti faccia più angelico.” Indicò i capelli appuntati dietro la nuca.
“Chi sarebbe una donnetta che sceglie i fermagli in profumeria??!”
“Non è il fermaglio del Tenente?” Evitò di rispondere, l’uomo, apparentemente interessato all’oggetto che teneva raccolti i capelli del sottoposto.
“Me l’ha prestato, ne aveva due perché spesso la chiusura salta.”
“Ma davvero?”
“Cos’è quel ghigno?” D’istinto Edward fece un passo indietro.
“Moi? Un ghigno stonerebbe sul mio bellissimo viso.” E intanto fece schioccare silenziosamente le dita dietro la schiena.
Bastò poco per sciogliere la chiusura.
Uno, due, tre…
“Merda! Cosa le è saltato in mente, voleva darmi fuoco?” Esclamò il più giovane togliendosi in fretta il fermacapelli.
“Mi annoiavo.” A sottolineare il concetto Mustang portò la mano alla bella bocca, coprendo uno sbadiglio.
Un brutto epiteto fu rivolto alla sua magnifica persona.
“E ora come lo restituisco al Tenente?” Gli chiese indispettito Edward, fissando il fermaglio semi-carbonizzato.
“Sei un alchimista no?” Lo schernì il moro.
“Si fotta.” Lanciò l’oggetto in aria, e unì i palmi delle mani. Il fermaglio tornò come nuovo, ma non tornò nelle sue mani, piegate a coppa, pronte ad afferrarlo. Roy Mustang si era sporto leggermente in avanti, chiudendo elegantemente le dita sul delicato oggetto. Prima del giovane.
Si risedette morbidamente dietro la scrivania fissando l’alchimista.
“Che intenzioni ha?”
“Non mi dica che ha una passione per questi ninnoli.” Lo derise il biondo.
“Mah, forse..”
Osservò sgomento il suo superiore portarsi la mano dietro la schiena.
Conoscendolo si era messo in tasca il fermaglio. E conoscendosi si sarebbe sotterrato piuttosto che frugare nelle tasche del Colonnello. Almeno finchè erano Headquarter! Dannato Colonnello! L’avrebbe pagata, a casa.
Irritato, si diresse verso l’uscita.
“Spero trovi una buona scusa per il tenente Hawkeye.”
“È una sfida al mio fascino?”
“Schifoso narcisista!”
“Buona giornata anche a te.” Pacato come al solito con quell’aria strafottente. Grr, quanto lo odiava.
L’uomo si accertò che il giovane non tornasse indietro, poi, sornione, si concesse di aprire il cassetto della scrivania.
Vi mise il fermaglio. Accanto agli elastici per capelli.
Ne approfitto per ringraziare chi ha commentato Memory of Love, e chi ha semplicemente letto.
Grazie.