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Autore: aplaceformyhead    29/11/2012    3 recensioni
[Klaine, ambientata dopo la quarta stagione]
Dalla storia:
«Non … Non sei arrabbiato con me?» chiese dopo qualche attimo di silenzio. [...] «No.» Disse semplicemente, scuotendo leggermente la testa.
«Perché?» soffiò Kurt, con la voce leggermente tremante, senza distogliere lo sguardo da quello del ragazzo.
«Perché ti amo.»
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I raggi di un freddo sole di gennaio accarezzavano il viso di Kurt, che si svegliò, ma restò con gli occhi chiusi, godendosi il tepore del letto. Istintivamente allungò una mano dall’altra lato ed ebbe un tuffo al cuore quando vi trovò solo il lenzuolo freddo e in disordine, segno di chi aveva lasciato il letto già da qualche ora. Sbarrò gli occhi e si mise a sedere in mezzo al letto, ricordandosi solo in quel momento del litigio della sera prima.
È buffo quando, appena svegli, viviamo per qualche attimo in quel mondo sospeso tra il sonno e la veglia, quando ricordiamo ancora cosa stavamo sognando e poi precipitiamo improvvisamente nella realtà, e spesso la caduta è così rovinosa che ci facciamo anche male.
Non c’era un vero motivo per cui avevano litigato. Era successo e basta, forse perché erano entrambi stanchi, Blaine stava impazzendo tra l’università e il lavoro e lui era stato un vero idiota a rinfacciargli di non trovare più il tempo per stare con lui. Dopo tutto quello che era successo appena si era trasferito a New York, poi.
Dopo che avevano passato quel periodo orribile, in cui entrambi si erano sentiti morire. E poi si erano ritrovati e ora convivevano in quel piccolo appartamento newyorkese da quasi due anni.
È ancora più buffo quando ci si ritrova in una situazione esattamente opposta a quella che abbiamo vissuto, quando finalmente possiamo vedere come ci si sentiva dall’altro lato. E Kurt non avrebbe rischiato di perderlo, non di nuovo.
Non ebbe il tempo per dar sfogo ai suoi peggiori pensieri e paure che il profumo del caffè appena fatto lo distolse dai suoi pensieri.
Un sorriso gli illuminò i volto e si fiondò in cucina, con i capelli spettinati e il segno del cuscino ancora stampato sul volto.
Blaine stava versando il caffè in due tazze, con il suo pigiama blu e un’espressione assorta sul viso. Si voltò non appena sentì i passi di Kurt e gli sorrise dolcemente.
Perché gli stava sorridendo?
Gli porse una tazza piena di caffè e gli sussurrò un «Ehi» sfiorandogli la mano.
Kurt raggiunse il divano in silenzio e si sedette a gambe incrociate, soffiando il liquido scuro per raffreddarlo un po’.
«Non … Non sei arrabbiato con me?» chiese dopo qualche attimo di silenzio.
Blaine si sedette accanto a lui e sospirò, poggiando la testa sullo schienale, con un’espressione stanca come quella di chi non ha chiuso occhio tutta la notte. E Kurt era certo che Blaine non avesse dormito per niente, a giudicare dalle tazze sporche di caffè sul tavolo e i suoi occhi scavati.
«No.» Disse semplicemente, scuotendo leggermente la testa.
«Perché?» soffiò Kurt, con la voce leggermente tremante, senza distogliere lo sguardo da quello del ragazzo.
«Perché ti amo.»
I suoi occhi si riempirono di lacrime e Kurt fece davvero di tutto per trattenerle, ma non poté impedire ad una goccia di scivolare sul suo volto candido.
Blaine gli asciugò la guancia con il dorso della mano, poggiò a terra le tazze di caffè e si avvicinò di più a lui.
«Ehi … Ehi, non piangere, non piangere.»
«È che … Va tutto uno schifo Blaine. Isabelle ci sta stressando per un articolo da cui sembra dipendere la salvezza del pianeta, c’è questo provino per uno spettacolo off – Broadway  e io e Rachel abbiamo assolutamente bisogno di entrare nel cast … E poi ci sei tu che …» Kurt si fermò un attimo per respirare e quando stava per ricominciare a sfogarsi, Blaine lo interruppe.
 «Poi ci sono io, io che sembro non avere più tempo per te. Ma ti assicuro che non è ciò che vorrei Kurt, è solo che va uno schifo anche a me. Ho la testa che mi scoppia per quanto devo studiare, la settimana prossima ho un esame e studio persino nella pausa pranzo a lavoro. Mi dispiace di averti trascurato, mi dispiace davvero.»
Kurt guardò il suo ragazzo, con quegli occhi che traboccavano dispiacere e si sentì infinitamente stupido, perché era così stanco e arrabbiato che non si era reso conto che Blaine era nella sua stessa situazione.
«Scusami, Bee.» sussurrò, abbassando lo sguardo sulle loro mani intrecciate. «Sono stato un idiota egoista. In questi giorni, quando tornavo a casa, avrei voluto solamente gettarmi tra le tue braccia e addormentarmi lì. Ma quando tornavo a casa, tu eri sempre con la testa tra i libri e avevi a stento il tempo di darmi un bacio che ritornavi tra quelle parole di cui non capisco assolutamente nulla. Andavo a dormire senza di te e quando mi svegliavo tu eri già uscito. Non ce la facevo più.»
Blaine avrebbe potuto dirgli un sacco di cose: che non doveva preoccuparsi, che era stata solo una stupida lite, che finita quella settimana sarebbe stato un po’ più libero, ma non gli disse nulla di tutto ciò. Si limito a sussurrargli: «Ti amo», perché un suo “ti amo” non era buttato a caso e Kurt lo sapeva bene.
Quando diciamo qualcosa troppo spesso, tendiamo a sminuirne il significato, ma per Blaine non era così. Gli ripeteva spesso che l’amava, ma mai a caso. Quando lo faceva, era per ricordargli quanto perfettamente imperfetto fosse, perché glielo aveva promesso, e anche per ricordargli che amava tutto di lui, difetti compresi.
E lo baciò, perché le sue labbra che sapevano di caffè valevano più di mille parole.


«Qualcuno ha detto che “ti amo” è sinonimo di “è bello che tu esista come sei e se non esistessi io ti ricreerei esattamente come sei. Difetti compresi.»
 - Alessandro D’Avenia






Note d'autrice: 

Ero abbastanza indecisa sul pubblicare o meno questa storia, ma poi Roby mi ha convinto, sooo, prendetevela con lei u.u *Come scaricare la colpa su qualcuno: agitare bene prima dell'uso* (?)
Nei titoli sono una frana, davvero ._. (Si, solo nei titoli :'D)
Ennniente, ho voluto descrivere solo un piccolo momento Klaine, perché mi mancano, perché sono perfetti e perché devono tornare insieme çwç 

Grazie mille a chi è arrivato fin qui *w* Mi farebbe davvero davvero piacere sentire una vostra opinione *passa una balla di fieno. Si sentono le cicale in sottofondo* (?)

A presto (ormai ci ho preso gusto a scrivere su Glee *Il fandom Potteriano starà festeggiando, ma non temete, tornerò presto mwhahahah (?) lol),
Ila
   
 
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