Il tuo cuore batteva così forte che credevo stesse per scoppiare. Sul tuo petto, anche se non aggraziato da morbidi seni, ho reclinato la testa, sfiorando col naso la tua maglietta, e sentendo il tuo dolce profumo; mi sono sempre chiesta che profumo usi, mi basta sentirne l’ odore e sorrido. Le tue esili braccia mi stringevano delicatamente, quasi fossi una fragile bambola di porcellana, da stringere con cautela. Per la prima volta, nella fiera di infinite incertezze della mia vita, mi sono sentita protetta e al sicuro, tra le tue braccia. Abbracciami, abbracciami ancora e ancora, avrei voluto sussurrarti nell’orecchio, alzandomi sulle punte. I nostri corpi erano così vicini, le nostre forme combaciavano perfettamente, quasi fatte le une per le altre. Per pochi istanti il resto del mondo non è più esistito, lasciandoci nella nostra atmosfera ovattata, dove posso vedere con i tuoi occhi e tu con i miei. Il mio cuore batteva così forte che credevo stesse per esplodere.