Naviga la mente tra le macerie di un giorno finito
nella spettrale notte che vede i suoi pargoli
in procinto di addormentarsi e lasciarsi cullare
nelle tenebre della cecitą,
ove qual soave umano
osa iniettare colore su un pezzo lacerato di carta,
in preda ad un attacco di grezza ispirazione.
Dimmi tu mia dolce musa che fai capolino a me,
umile serva del tuo fascino,
cosa sarai in grado di far dissipare
in tale notte dal lembo del mio divin cuore?