Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama
ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di
proprietà di Moffat, Gatiss, della BBC e di un sacco di altra gente. Se fossero
miei, non sarebbero così belli ^^'
Note dell'Autore: Scritta per l'Horror Fest organizzato dallo
Sherlock Summer Fest.
Hallosymbol: Cimitero color foglia di tè
Halloprompt: Cantilena
Credits: Ispirata alle bellissime immagini di sunny_pirate (qui, qui, anche qui, infine qui), anche se non
è all'altezza (ed è un po' più angst). Come al solito, l'idea è molto più figa
della sua realizzazione.
«Uccidi Sherlock, uccidi Sherlock, uccidi Sherlock, uccidi Sherlock, uccidi Sherlock».
Molly è raggomitolata a terra che si preme con forza le mani sulle orecchie, il corpo percorso da un tremore quasi impercettibile.
Jim è carponi su di lei e trova ridicolo che la ragazza creda che quello sciocco gesto infantile possa davvero proteggerla. Per lo meno, pensa, ha smesso di frignare.
«Uccidi Sherlock, uccidi Sherlock, uccidi Sherlock, uccidi Sherlock».
Molly si volta verso l'alto e per un istante sembra quasi che riesca a vederlo, poi, stremata da quel piccolo sforzo, si accascia nuovamente sul pavimento.
Jim scrolla le spalle, prende un respiro - a quanto pare, le vecchie abitudini sono più dure di lui a morire - e riprende con la sua cantilena.
«Uccidi Sherlock, uccidi Sherlock, uccidi Sherlock, uccidi‒».
«Basta!» urla Molly.
C'è un che di rassegnato nel tono della sua voce che lo fa esitare.
Da quando è tornato, l'ha vista prima annaspare alla ricerca di una spiegazione razionale a quello che le stava accadendo e poi lottare disperatamente per opporglisi; ormai, però, è sempre più debole e stanca e le sue proteste sono sempre meno frequenti e decise.
Molly si sta spegnendo rapidamente e Jim non è così sicuro che questo gli provochi il piacere che dovrebbe.