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Autore: Flyer    30/11/2012    1 recensioni
La crescita fa male o bene? Come mai la vita vuole attaccarci con quest'arma a doppio taglio?
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei ritornare quella bimba che faceva il castello con i cuscini sotto la scrivania, che ti invitava acasa mia appena uscita dall'asilo... io non vorrei crescere
ma allo stesso tempo lo voglio
E' una paura bella
Che ti lascia sveglio la notte.
Ti fa piangere un diluvio.
Ti fa sorridere, ma ti distrugge.
 
 E' un cancro che, come tutti, non si ferma.
Ti fa crescere senza che tu lo voglia.
E non ha troppi effetti collaterali, non è troppo maligno.
Ma nemmeno troppo benigno.
Ti fa soffrire, cambiare, ti porta a dover prendere decisioni affrettate e a farti sgobbare e faticare. 
 
E' un cancro, e quel cancro si chiama vita.
E la vita ti attacca proprio li, sulla crescita.
Che molti vogliono essere più grandi, ma lo dicono per non vedere il vero.
Non ci sarà più quel tempo spensierato, dove l'unico pensiero era giocare con le bambole e vedere i cartoni.
Poi la vita, ci mette alla prova.
Vuole vedere com'è farci crescere, ma farci crescere fragili, in modo che soffriamo.
Tanto per vedere se resistiamo o ci immergiamo in un overdose di roba, o per vedere se ci mettiamo un cappio al collo.
E' cattiva la vita.
Che ci toglie le persone che amiamo, o che ce le tiene a 1 metro esatto di distanza, ci fa vedere i loro occhi, sentire la loro voce, ma non li possiamo avere.
Ma a volte ce li da, degli assaggi di buono.
Molto raramente, si sente in colpa.
E allora da il buonumore ai professori, la buona volontà agli alunni, la forza agli innamorati, la gioia ai genitori.
Ma poi vede che è tutto meno interessante e troppo noioso. 
Così disperdere sofferenza e crescita, pensieri troppo profondi per la troppo sottile superficie della pelle umana.
Così penetrano cuore e membra, e ovunque è la disperazione e la voglia di poter ritornare indietro.
Quando tutto era più facile, le ingiustizie e la tristezza neanche le conoscevamo e guardavamo il mondo con gli occhi ridenti.
Volevamo diventare come i nostri genitori e loro volevano tornare come noi, e ora sappiamo tutti perché loro avevano ragione.
  
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