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Autore: Amor31    01/12/2012    7 recensioni
Trent ha sofferto tanto, troppo. È stato rincorso da giornalisti in cerca di scoop e da fan impazzite per lui.
Ma proprio la tristezza gli ha permesso di tornare ad essere se stesso.
Ora è arrivato il momento del riscatto. O forse no?
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa, Trent
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Sulla cresta dell’onda

Che Trent nutrisse una gran passione per la musica era cosa nota fin dai tempi della sua partecipazione al rinomato reality Total Drama.
Che avesse sofferto le pene dell’inferno per essere stato prima eliminato, poi scaricato da quella che ormai era la sua ex era un gossip trito e ritrito che ancora riusciva a strappare una mezza colonna nelle pagine patinate di riviste per adolescenti alle prime cotte.
Ma, nonostante tutto, la sua vita era cambiata. Lui era cambiato.
Aveva acquistato una maggior sicurezza e consapevolezza di sé; aveva continuato a suonare per dare sfogo a tutti quei sentimenti che altrimenti non avrebbe avuto modo di esternare. E alla fine ce l’aveva fatta: dopo la breve parentesi dei “Fratelli Reality” era finalmente riuscito ad incidere il suo primo disco da solista.
E che disco!”, gli aveva detto Geoff, forse l’unico, vero amico che gli era rimasto accanto anche dopo la fine dell’estenuante esperienza televisiva. “Sei stato fenomenale, dico sul serio! Pensa che Bridgette ha iniziato a piangere, dopo aver ascoltato l’ultimo brano dell’album. Era estasiata! Siamo felicissimi per te, Trent”.
“Già”, aveva pensato il chitarrista al termine della breve conversazione, “estasiata. Ma conta poco il parere di due amici: potrebbero aver ritenuto orribili tutte le canzoni, ma di certo non lo confesserebbero mai, neppure sotto tortura”.
Non che Trent non si fidasse della giovane coppietta, anzi. Per lui Geoff e Bridgette erano estremamente importanti, ma credeva che non fossero del tutto imparziali.
“Saranno le vendite a confermare o smentire il loro giudizio”, si era detto tre sere dopo l’uscita ufficiale del disco. “Tra quattro giorni sarà la classifica a parlare”.




 
 
 
Da quando si era trasferito a Hamilton, sull’Ontario, il Sunrise Records era diventato la sua seconda nuova casa. Molto spesso vi si recava per riempirsi le orecchie di buona musica, disinteressandosi di ciò che gli accadeva intorno, e ben presto aveva stretto amicizia con un commesso, Thomas, che non mancava mai di accoglierlo nel negozio con un gran sorriso sulle labbra.
-Buon pomeriggio-, lo salutò quel giorno il ragazzo abbandonando per un momento la cassa da cui aveva appena congedato due amiche ridacchianti intente a far spese.
-Salve, Thomas-, gli rispose Trent cordiale.
-A cosa dobbiamo la sua visita, oggi? Oh, aspetti, mi faccia indovinare: sta cercando il nuovo singolo dei…-.
-No, no. Mi potrebbe indicare lo scaffale dei nuovi arrivi? Devo controllare una cosa-.
-Ah… Troverà tutto in fondo al negozio, sulla destra. Se ha bisogno di aiuto, non esiti a chiamarmi-.
Trent si diresse a grandi passi nella direzione desiderata e sparì dietro le innumerevoli file di ripiani traboccanti di dischi. Mentre si avvicinava alla meta poté sentire il cuore accelerare sempre di più, finché non perse un battito nel vedere il proprio album troneggiare tra…
“Cos’è quella folla?”, si domandò incuriosito ritrovandosi davanti un piccolo drappello di giovani adolescenti semi urlanti.
Per un attimo si illuse che la ventina di mani tese verso lo scaffale stesse cercando di raggiungere il suo disco, “Last summer”. Chiuse gli occhi e si immaginò portato in trionfo da quelle fans scatenate che avrebbero dato chissà che cosa pur di vederlo dal vivo, magari da vicino esattamente come lo era in quel momento. Ma non accadde nulla di ciò.
Si avvicinò lentamente al gruppo in festa, rendendosi conto solo l’istante successivo che in realtà quelle ragazze si stavano accapigliando per…
-Lo voglio, lo voglio, LO VOGLIO!-.
-Ehi, cocca, lascia stare questa copia, l’ho presa prima io!-.
-Ma guarda che bugiarda! Non mi strapperai di mano questo disco; lo aspettavo da secoli!-.
-Devo accaparrarmene uno anch’io, sapete?-.
-Fatti da parte, spilungona! Anche le altre hanno il diritto di comprare, al mondo non esisti solo tu!-.
La marmaglia si spintonava ora a destra ora a sinistra. Trent osservò afflitto la scena e spostò tristemente l’attenzione sul reparto che lo riguardava.
C’erano non più di tre copie del suo nuovo album. Le contò sentendo il cuore frantumarsi in mille pezzi: tutte le sue aspettative vennero deluse in quel singolo istante.
Guardò di nuovo le ragazze al suo fianco che si andavano disperdendo pian piano. Sentì una di loro dire “È lui il miglior cantante canadese di sempre!” e sbarrò gli occhi capendo a chi si stesse riferendo.
Erano rimaste solo cinque fans in visibilio di fronte allo scaffale e Trent fu in grado di sbirciare il disco che tutte si contendevano.
 
“Believe”. Di Justin Bieber.
 
“Che cosa?!”.
Sentì quell’urlo silente esplodergli nel cervello, invadendogli ogni parte del corpo.
“Questo è troppo! Sarei stato comprensivo se si fosse trattato di una grande band o di un solista famoso, ma… Bieber?! Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?”.
Strinse i pugni, adirato; li strinse così forte da far sbiancare ulteriormente le nocche già pallide.
“Geoff e Bridgette mi sentiranno!”, si disse con aria decisamente contrariata. “Avrebbero potuto dirmi fin da subito che il mio disco faceva pena, almeno mi sarei preparato psicologicamente a questo dannato flop!”.
Aveva una gran voglia di andarsene, di scappare via per non mettere mai più piede nel Sunrise Records. Ma qualcosa lo teneva ancora fermo lì, immobile davanti a quello scaffale.
Guardò distrattamente l’album Believe e fece una smorfia, disgustato; si voltò dalla parte opposta e si accorse di un altro CD lasciato a prendere polvere sullo stesso scaffale.
Lesse rapidamente il titolo e rimase a bocca aperta per lo stupore.
 
“Sans Attendre”. Di Céline Dion.
 
Quella era senza dubbio una delle cantanti che Trent aveva più amato nella sua vita. L’aveva considerata e continuava a ritenerla semplicemente divina; la critica di tutto il mondo non lesinava elogi e pareri favorevoli in suo onore. Eppure, il ragazzo contò solo cinque copie di quel disco uscito alcune settimane prima e se ne stupì fortemente.
“Ma come è possibile che il pubblico preferisca Bieber alla Dion?”, pensò furibondo. “È lei la più grande cantante canadese di sempre, altro che questo ragazzino!”.
Fissò prima il suo album, poi “Sans Attendre”. Sospirò e diede le spalle allo scaffale, pronto a fuggire da quell’incubo.
-Scusate, mi fate passare? Grazie…-.
Una voce vagamente familiare lo fece sussultare, ma Trent non si girò per vedere chi avesse parlato. Si nascose tra due reparti e allungò appena il collo per verificare se avesse davvero riconosciuto quel particolare timbro.
Una ragazza dai lunghi capelli castani si era fatta strada tra le ultime Beliebers che si battevano per afferrare al volo una copia di quello che sarebbe presto diventato il loro CD preferito; la giovane si fermò poco più avanti, esattamente davanti ai tre dischi di Trent, e ne prese uno soffermandosi a contemplare prima la copertina, poi il retro, scorrendo avidamente la lista delle dieci canzoni incise.
-E bravo il nostro musicista-, il chitarrista sentì dire la ragazza. -Ha realizzato il suo sogno più grande. Sono davvero contenta per lui, spero che si stia godendo il meritato successo-.
Trent fece fatica a riconoscerla; non riusciva a credere ai propri occhi.
“No, non può essere lei. Mi sto sbagliando… Però la voce è esattamente come quella di…”
Quando si rese conto di ciò che sarebbe accaduto di lì a pochi secondi, era ormai troppo tardi. Lo scontro fu inevitabile.
-Oh, mi scusi! Non volevo venirle addosso, non l’avevo proprio vista… Stavo leggendo i titoli di queste canzoni e… Trent?-.
Il chitarrista si massaggiò lievemente il petto nel punto in cui la ragazza lo aveva urtato. Alzò gli occhi su di lei sentendosi chiamare e non fu in grado di fermare la sua espressione di stupore.
-Beth? Sei proprio tu?-.
-Ma certo, chi altri? Fatti abbracciare!-.
L’ex compagna di avventure lo strinse a sé così forte da mozzargli il respiro. Il giovane, ancor più sorpreso, rispose alla dimostrazione d’affetto circondandole le spalle con un braccio.
-Sei in forma, sai? Se ti avessi incontrata per strada probabilmente non ti avrei riconosciuta-.
-Oh, non esagerare-, arrossì lievemente Beth. -Ho solo apportato qualche cambiamento al mio look. Adesso siamo grandi, no?-. Gli fece l’occhiolino e continuò: -Tutto merito di Lindsay, ovviamente. Se non mi avesse convinta a far crescere i capelli e ad usare un po’ di trucco, adesso sarei la solita, insipida ragazza di provincia-.
-Beh, non si può dire che Lindsay non sappia il fatto suo, in materia di stile. Vi tenete ancora in contatto?-.
-Sì, ci sentiamo molto spesso, soprattutto adesso che mi sono trasferita qui ad Hamilton insieme a Brady. Sai, il lavoro lo costringe a spostarsi continuamente… Probabilmente rimarremo in città per poco più di sei mesi, poi chissà? Ma dimmi di te, piuttosto: come vanno le cose? Quando ho visto in televisione lo spot per l’uscita del tuo primo disco sono corsa a comprarlo. Peccato che abbia dovuto rimandare ad oggi: sei diventato introvabile!-.
Trent rimase impietrito.
-Cosa hai detto?-.
-Hai sentito bene: sei diventato introvabile. Non immagini quanto io abbia penato, prima di scovare il CD. Mi sono rivolta almeno a cinque music store, ma la risposta è stata sempre la stessa: “Mi dispiace, abbiamo esaurito tutte le copie. Provi a ripassare tra una settimana”. Ovviamente non avevo più voglia di starmene in attesa, così ho proseguito il mio giro di negozio in negozio. E finalmente eccolo qui: non vedo l’ora di ascoltarlo-.
Beth mostrò l’album appena preso dallo scaffale e sorrise felice. Trent non aveva parole per esprimere tutta la contentezza che gli stava facendo battere forte il cuore.
-Ma la cosa più bella in assoluto è stata rivederti: chi avrebbe mai pensato che ti avrei ritrovato qui, oltretutto a due passi dai tuoi dischi? Eh sì, sono stata davvero fortunata; se fossi venuta domani, probabilmente sarebbero state acquistate anche le ultime tre copie rimaste-.
Stavolta fu il chitarrista ad abbracciarla, lasciandola sbigottita.
-Grazie, Beth, grazie. Non sai quanto tu mi abbia reso felice… Mi sento rinato!-.
-Come potresti non esserlo? Sei sulla cresta dell’onda, cavalchi il successo. Non per niente sei secondo nella classifica settimanale degli album più venduti del Paese: ti precede solo Céline Dion-.
La ragazza gli sorrise di nuovo: da quando aveva tolto l’apparecchio dentale il suo viso era molto più luminoso.
-Dici sul serio?-.
-Certamente. Ma Trent, su che pianeta vivi? Non si è mai visto un cantante che non si prende briga di aggiornare i risultati delle proprie vendite!-.
Il giovane rimase interdetto per la gioia.
-Beh? Di’ qualcosa, avanti!-, lo incitò Beth.
-È che… Credevo che il disco fosse stato un flop… Non sapevo di…-.
-Adesso ne sei cosciente, caro mio. Sono davvero contenta per te-.
Il silenzio calò su di loro per alcuni brevi istanti, ma fu Trent ad interromperlo nuovamente: -Dove vivi adesso?-.
-Brady ed io abbiamo affittato un appartamento vicino a Chedoke Park: è una zona abbastanza tranquilla. E tu?-.
-A Crown Point West. Dalla parte completamente opposta alla tua-.
Risero entrambi e si scambiarono i numeri di telefono per mantenersi in contatto.
-Mi farebbe piacere averti come ospite d’onore per cena, una sera di queste. Sono certa che anche Brady ne sarà contento. Ha sempre nutrito una gran stima nei tuoi confronti-, gli disse Beth prima di andarsene.
-Ringrazialo per me, allora. E sì, presto verrò a farti visita-.
-Guarda che ci conto sul serio, eh!-.
-Non mancherò all’appuntamento, promesso-.
I due si salutarono e la ragazza si allontanò verso la cassa, pronta a pagare per portarsi a casa “Last summer”. Trent, invece, tornò allo scaffale e sorrise nel vedere le restanti due copie del proprio CD.
“Secondo in classifica… Non posso crederci!”.
Lanciò un’occhiata alla copertina di “Believe” e sentì infiammarsi. Ma stavolta ad accenderlo non fu l’ira, bensì l’orgoglio di essere salito sul podio dei migliori artisti canadesi.
“Sarà meglio rendere onore alla regina, allora”.
Si voltò e prese una copia di “Sans Attendre”. L’immagine stilizzata di Céline Dion lo fece sorridere ancora.
 
 

-Ha trovato ciò che cercava?-, gli domandò due minuti dopo Thomas avvistandolo tra gli scaffali.
-Sì… Sono molto soddisfatto-.
Trent si avvicinò alla cassa e il commesso prese posizione.
-Oh, ottima scelta! La Dion si conferma una grande cantante. Come sempre, del resto-, disse il ragazzo passando sotto gli infrarossi il codice a barre posto sul retro della copertina dell’album.
-Lo è. Quanto costa?-.
-Sono 47 dollari e 90 centesimi-.
Il chitarrista estrasse il portafoglio dalla tasca interna della giacca che indossava e porse il denaro a Thomas, che gli consegnò una bella bustina di carta argentata.
-Ecco il suo scontrino. Arrivederci-.
-Alla prossima-, lo salutò di rimando Trent varcando l’uscita del negozio.
-Ah, signor McCord!-.
Il ragazzo si voltò, ritrovandosi il commesso a meno di due metri di distanza.
-Sì?-, chiese perplesso.
-Complimenti per “Last summer”. È uno dei migliori dischi che io abbia mai ascoltato e mi creda quando le dico che ne ho sentiti parecchi-.
Trent sorrise e immaginò di avere due luci splendenti al posto delle solite pupille nere.
-Grazie-, gli disse in un sussurro, prima di abbandonare definitivamente il negozio.
Raggiunse rapidamente l’automobile, che aveva lasciato in un vicino parcheggio, e accese il motore. Strappò il cellophane che avvolgeva il CD appena comprato ed inserì il disco nello stereo: pochi secondi dopo l’abitacolo si riempì della voce suadente di Céline Dion.
“Divina”, si disse Trent ingranando la marcia ed immettendosi nel corso principale. “Ora sono io ad essere estasiato”.
 
 




 
Note dell’Autrice
Non ho idea di quante persone leggeranno mai questa OS, ma sono certa che molte di loro saranno sostenitrici di Justin Bieber. È giusto quindi fare qualche precisazione.
Con questo testo non si è voluto attaccare nessuno, anzi. Non ho messo in discussione il talento di questo ragazzo, che ammiro profondamente dal punto di vista professionale. Moltissimi al mondo vorrebbero essere al suo posto, ma pochi riescono a farsi effettivamente strada nel mondo dello spettacolo.
Dunque, care Beliebers lettrici, non sentitevi offese o prese in giro. Ho soltanto estremizzato il “lato fangirl” di alcune sostenitrice di questo cantante.
Inoltre, sbagliate se pensate che io lo odi: non interessandomi del suo particolare genere musicale, non sono in grado di giudicare.
Sperando di non aver suscitato il vostro disappunto, vi saluto.
 
Amor31
   
 
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