01/12/2012
1 recensioni
No Past
Certe notti, guardando la luna, si prova un grande senso di tristezza e di solitudine; ci si sente soli al mondo e non amati da nessuno.
Erano proprio questi i sentimenti che provava Lilian in quel lontano giorno di Dicembre. Non riusciva a smettere di pensare che nessuno l'amava e che dopo l'incidente nulla sarebbe mai ritornato uguale a prima; se ne stava ad osservare fuori dalla finestra, appannata con regolarità dal suo respiro caldo, ma in realtà non prestava attenzione a quello che vedeva.
Quella sera faceva particolarmente freddo ed erano poche le persone che erano uscite, anche solo per una passeggiata, e che camminavano sul marciapiede. Alcune donne stavano guardando incuriosite la vetrina di un negozio che scintillava di decorazioni natalizie; la città era particolarmente addobbata quell'anno. Dappertutto erano appese lucine di ogni colore e di svariate forme, inoltre i numerosi abeti erano decorati con coloratissime ghirlande di ogni tipo che rendevano l'ambiante più caloroso.
Tutto le scorreva davanti agli occhi e lei non se ne interessava. Aveva un pensiero fisso che la tormentava e appena chiudeva gli occhi, anche solo per pochi attimi, rivedeva la stessa immagine, sempre uguale. Questa ritornava in continuazione e ogni volta il cuore le si fermava per un attimo e poi ripartiva con un ritmo leggermente accelerato, dovuto all'ansia e al dispiacere che provava. Aveva i brividi dal disgusto. Cercò allora di distrarsi e di sistemare almeno un po' la casa.
Lilian abitava in un piccolo e decadente appartamento da circa tre mesi; non era molto accogliente, ma non poteva chiedere di meglio data la misera la somma di denaro che chiedeva la vecchia padrona di casa come affitto mensile. Certo non era un quartiere ben frequentato: spesso la sera molti ubriachi circolavano per le vie strette e ciottolose cercando di rimorchiare giovani ragazze in vestiti molto succinti che passeggiavano in cerca di una compagnia serale.
Abbandonò ben presto l'idea di pulire e rassettare, sconfortata da quanto fosse sudicia e maleodorante la cucina, e si sedette sul vecchio divano che si trovava a pochi metri dalla finestra. Questo produsse il solito cigolio contorto che fa ogni mobile antico sottoposto ad una pressione, seppur minima; dopo essersi seduta osservò il soffitto scrostato e pensò che forse sarebbe stato meglio uscire, tanto per rilassarsi un po'. Prese dall'appendiabiti il pesante giubbotto color sabbia e la sciarpa di lana che si arrotolò prontamente al collo e uscì di fretta, senza pensare più a niente.
Scese le scale che conducevano al piano terra e, aprendo il portone, un'ondata di vento gelido la assalì. Lilian rabbrividì per un attimo, ma, dopo il primo impatto iniziale con l'esterno, si abituò in fretta alla temperatura.
Lily certamente non immaginava che quella nottele avrebbe cambiato la vita.
Note dell'autrice:
Più che primo capitolo la vorrei defire introduzione.
E' una presentazione della protagonista che, non temete, verrà approfondita più avanti in quanto è molto compleassa.
Essendo la mia prima FF ha uno stile un po' sintetico... Se potessi riscriverei tutto dall'inizio, ma mi manca il tempo e soprattutto mi dispiacerebbe! Ci sgobbai tanto all'epoca! xD
L'idea di questa storia viene da un sogno che continuavo a fare ripetutamente tempo fa o.o (per la serie "dare notizie inutili che non interessano a nessuno" xD)
Non ho altro da aggiungere! Lasciate un commentino, se vi va! Ne sarei davvero felice ;)
Un grazie anche a tutti i lettori silenziosi! Ci sono anche se non si vedono! Hanno rubato il mantello dell'invisibilità di Harry Potter, astuti!
Ehm... D: Ragazzi, non sto impazzendo tranquilli xD
Un bacio. Viola.