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Autore: Cleo    19/06/2007    8 recensioni
Dopo la cerimonia mi sfiora la guancia con un bacio troppo casto a confronto di quelli che ci diamo noi ed ho un sussulto. Lei sorride diabolica e mi sussurra qualcosa all’orecchio con la sua solita voce roca da letto.
<< Mentire è il più gran divertimento che una ragazza possa avere senza togliersi i vestiti. >>
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lying is the most fun a girl can have without taking her clothes off

 

 

È solo scopare.

È solo un misero, sporco, soddisfacente scopare.

Lei arriva, mi fotte con gli occhi chiusi e la bocca contratta e poi se ne va, riprendendosi quello che ha lasciato all’entrata della mia stanza.

Non parliamo molto. Anzi, di solito non parliamo affatto.

Lei non mi guarda mai negli occhi. Sorride e si vede benissimo che la disgusto. Ci disgustiamo a vicenda. 

Però scopiamo. E lasciatemi dire una cosa, lo facciamo dannatamente bene.

 

La prima volta che l’ho notata, mi ricordo bene, è stato in seconda media. Ero stato bocciato ed era il primo giorno nella sua classe. Sono entrato e, dopo poco, l’ho vista.

Non era bellissima, non lo è mai stata particolarmente, però è una ragazza che ha fascino. Sembra quasi che la sua intelligenza formi un alone attorno a lei che la rende, in qualche modo, speciale.

Ho capito subito che aveva un bel caratterino tosto, quando ad una mia domanda stupida ha risposto con una bella battutina acida. E da quel momento l'ho voluta.

L'ho persa di vista per alcuni anni e poi ci siamo ritrovati in fila alla Posta. Io l'ho baciata, lei mi ha guardato e siamo finiti a fare l'amore contro il muro del suo appartamento. 

 

Probabilmente la voglio perché capisco che non è una ragazza che può essere dominata da nessuno e semplicemente il fatto di riuscire a dirigere il gioco durante le nostre intense sessioni notturne mi riempie d'orgoglio. Essere dominata non è una cosa che lei permette a tutti. Solo a me, quando scopiamo nel buio come se non ci fosse un domani.

 

Ha un fidanzato, certo. Si sposeranno il prossimo mese.

Io sono già sposato. Con una vecchia compagna di scuola che, appena usciti dalla chiesa dopo la cerimonia, mi sono accorto di non avere mai amato. Sto ancora insieme a lei per noia e perché mi fa fare bella figura ai pranzi con i parenti. E' una ragazza piccola e magrolina, con i seni che ricordano due uova spiaccicate e mollicce, timida ed educata, che non dice mai più di cinque parole di fila. Tutto il contrario di lei.

Come il suo fidanzato è tutto il contrario di me.

E' un ragazzo dolce, mi ha raccontato una volta, dopo la nostra scopata settimanale, fumando una sigaretta. E' un ragazzo dolce e premuroso che non le fa mancare niente. E' bruttino, mi ha detto, però la ama alla follia e la venera come una dea. Come se dell'amore me ne facessi qualcosa, ha sbuffato, pestando la sigaretta sul portacenere.

L'ho guardata e ho riso perché era tremendamente cattiva, poi abbiamo scopato di nuovo.

 

Quando sono tornato a casa, quel giorno, sono saltato addosso a mia moglie e le ho fatto l'amore. Lei quasi piangeva.

So che mi ama. Mi ama nello stesso modo in cui una ragazzina ama il poster di un cantante appeso al muro. Mi ritiene bello e seducente e ancora non si capacita che uno come me abbia sposato una come lei.

Le ho fatto l'amore e intanto mi immaginavo lei, il suo viso, i suoi occhi scuri e caldi - così diversi da quelli grigiognoli di mia moglie -, il suo corpo sinuoso, i suoi seni grossi e maturi, i suoi gemiti...

E' finito tutto presto. Mia moglie era contenta. Si è addormentata con il viso sul mio collo e mi sono dovuto trattenere per non spostarmela di dosso perché di solito anche lei si addormenta così e mia moglie non è lei.

Quando mi sono svegliato, mia moglie piangeva. Piano, però. Si mordeva le labbra e stringeva convulsamente la mia maglietta nera.

Mi ha guardato con sguardo triste e ha posato ordinatamente la maglia sulla sedia della scrivania. Si allungata verso di me e mi ha baciato sulla guancia, sussurrando: << Profuma di limoni e di mare. Tu non hai mai messo un profumo così...>>, poi è uscita dalla camera a passo lento.

Stupito, ho afferrato la maglietta e ho annusato. Era vero, profumava di limoni e di mare. E odorava anche di un'altra essenza, che però mia moglie non riconoscerà mai: odore di sesso.

 

Oggi, lei era triste e meditabonda e questo non è da lei. Non ha fumato la sigaretta con la solita rabbia post-orgasmica e fissava pensierosa il soffitto, in preda ad una strana calma.

Mi ha detto che il suo fidanzato vuole avere un bambino da lei. Quando le ho chiesto se anche lei voglia avere un bambino da lui, mi ha guardato per un momento e ha spento la sigaretta ancora a metà (!) sul portacenere.

<< Non voglio avere un bambino da lui. >>

<< E perché? >>

<< Perché l'unica persona con cui vorrei avere un figlio sei tu. >>

Quando l'ho guardata, sorpreso, si è accarezzata un braccio e si è stretta nelle spalle. << Tu sei molto più bello di lui. Faremmo bambini bellissimi, io e te. >>

 

A casa, mia moglie era ad aspettarmi in cucina, mescolando un piatto di pasta alla carbonara. Le ho rivolto un burbero << Ciao >> e mi sono seduto a tavola, turbato dal discorso avuto prima con la mia amante. 

<< Tu vorresti avere bambini da me? >> le ho chiesto all’improvviso, sbottando. Lei si è girata lentamente verso di me e ha sorriso dolcemente, in quel modo insopportabile che riesce a fare solo lei.

<< Mi piacerebbe moltissimo. >>

L’ho guardata e mi sono stupito nel sentire un piccolo moto di disgusto verso quella donna, così piccola ed assolutamente insignificante…

<< Saresti un’ottima madre. >> le ho detto, e lo intendevo veramente. Se avesse un bambino mia moglie potrebbe sfogare quella nauseante, eccessiva dolcezza che la caratterizza a e che a volte riversa su di me come un fiume in piena, e quando fa così giuro che la butterei fuori dalla finestra.

<< Tu faresti schifo come padre. >>

Era la prima volta che mi diceva qualcosa di cattivo.

 

Oggi è il giorno prima del matrimonio. Abbiamo scopato con ancora più rabbia ed ardore e credo di averle stretto le braccia talmente forte da lasciarle i lividi.

Subito dopo l’atto, come al solito, si è accesa una sigaretta e l’ha fumata in silenzio, assaporando ogni aspirata come se fosse l’ultima della sua vita.

<< Sei nervosa? >> le ho chiesto. Lei ha ridacchiato e mi ha guardato con aria di sufficienza, facendomi sentire uno stupido.

<< Certo che non lo sono. È solo un matrimonio. Non cambierà niente fra me e te, no? >>

<< Perché vuoi vedermi ancora? >>

<< Perché, vedi, lui mi ama e mi da tutto ciò di cui ho bisogno, tranne una cosa sola: buon sesso. >>

Ha ridacchiato ancora con voce roca, ha spento la sigaretta ed ha iniziato a rivestirsi.

 

Mia moglie ha fatto finta di non averlo mai saputo. A parte quel piccolo attacco di cattiveria in cucina, ha continuato a comportarsi normalmente e sembra anche che non gliene importi molto, ma so che non è così.

La sento piangere quando va a prendersi il suo solito bicchiere d’acqua alle tre di notte che non è capace di mettere sul comodino prima di andare a dormire. Soffre, si consuma, si chiede cosa non mi ha dato.

Forse l’ha capito, perché ieri sera è entrata in camera da letto con addosso un baby doll per esaltare le forme che non ha e mi si è avvicinata con fare seducente.

Ho finto di apprezzare e le ho fatto l’amore mentre immaginavo la mia amante. La mia amante che si sposa, la mia amante che fuma le sigarette, la mia amante con la voce roca da letto…

 

Oggi è il giorno del suo matrimonio. Mi ha invitato e mi ha fatto promettere che avrei portato anche mia moglie.

Per lei sono solo un vecchio amico di scuola, oggi. Lo sono per tutti.

Mia moglie è raggiante. Può finalmente sfoggiare il vestito color azzurro polvere che le ho comprato per il suo compleanno (“È dello stesso colore dei tuoi occhi…”) e la bella collana di perle di sua madre. È l’unica cosa bella che ha ereditato da lei.

Ragazze e anche donne meno giovani mi passano accanto ed occhieggiano in segno di apprezzamento.

Non credo di essere attraente, o almeno non mi sembra da quello che vedo allo specchio. Le uniche volte che mi sento davvero sensuale, uomo e potente è quando lei mi graffia il petto con le unghie e getta indietro la testa con un sospiro.

 

Lei è bellissima, oggi. Oserei dire che è felice davvero, a fianco del suo uomo bruttino che non le sa dare buon sesso.

È felice perché avrà tutto ciò quello che desidera e ciò che non potrà avere lo otterrà con me. Una ragazza fortunata, la mia amante.

Dopo la cerimonia mi sfiora la guancia con un bacio troppo casto a confronto di quelli che ci diamo noi ed ho un sussulto. Lei sorride diabolica e mi sussurra qualcosa all’orecchio con la sua solita voce roca da letto.

<< Mentire è il più gran divertimento che una ragazza possa avere senza togliersi i vestiti. >>

 

 

 

 

 

  
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