Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Ricorda la storia  |      
Autore: ouhmarie    01/12/2012    0 recensioni
"Lo ammetto, si. Una parte di me, quella parte risentita, voleva dimostrarti che ero in grado di andare avanti anche senza di te. Ma non ho mai - dissi incrociando il suo sguardo - mai voluto ferirti, Nicholas. - feci una pausa guardandolo poi proseguii sussurrando - Tu invece mi hai rovinato la vita."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nick Jonas
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Begin again
 


Era lì. Come immaginavo. Era lì a lavorare alla sua musica, immerso nel suo lavoro, magari a pensare a un altro modo per rovinarmi la vita. Un senso di rabbia mi sorprese e d'istinto aprii la porta facendola sbattere contro il muro. Lo vidi sussultare per lo spavento e voltarsi di scatto verso di me. Il suo viso sbiancò, il suo sguardo si spense e i suoi occhi erano fissi sui miei. Evidentemente stava cercando di capire per quale motivo fossi lì, immobile e muta, sulla soglia della porta. Con gli occhi pieni di lacrime. Lacrime maledette che trattenevo con tutta me stessa purchè non si riversassero sul mio viso. Piangere di fronte a lui, oh no, era la peggior cosa che io potessi mai fare. Lui deglutì e aprì la bocca quasi a voler parlare, aveva capito. Ne ero certa, mi ha sempre capita con un solo sguardo. Ecco perchè ora abbassava il suo di sguardo. 
"Miley scus-..
"NO! Tu... non... non osare mai più - mi avvicinai a lui puntandolo con un dito e cercando di controllare la mia voce che tendeva a farsi più acuta e tirata ad ogni parola - mai più, pronunciare il mio nome." dissi tra i denti con la rabbia che mi bruciava nello stomaco. I suoi occhi sembravano passare da un'emozione all'altra velocemente: amore, sconforto, disperazione, ancora amore.. E questo mi faceva ancor più rabbia.
"Io non-..
"Tu non sai, non sai per quanto tempo! Per quanto tempo io sono stata male per te!" la mia voce ormai era andata a farsi benedire e la prima di tante altre lacrime fece il suo percorso su una mia guancia, la mia fronte si corrugò e la mia gola mi faceva male per lo sforzo di trattenere la mia debolezza di fronte a lui, ma non m'importava. Dovevo parlare. "Non hai idea di quante volte ho desiderato morire a causa tua! Quante volte il mio cuore si è spezzato guardando mentre ti innamoravi di altre persone, di come soffrivo mentre dedicavi quei sorrisi che eri solito dedicare solo a me, mentre io mi sforzavo di fingere il migliore dei sorrisi di fronte a te, di fronte a tutti! Di quante volte ho cercato di distrarmi con qualunque cosa per non pensare a te!! Per .. - un singhiozzo mi interruppe per un attimo ma presi fiato e portai le mani tra i miei capelli - per eliminare la tua immagine dalla mia fottutissima testa!!"
Rimase in silenzio a guardarmi con quel suo sguardo pieno di dispiacere.. con quei suoi occhi che sembravano voler implorare perdono. Fece un passo verso di me e di scatto io ne feci uno indietro. 
"Tu mi hai fatto morire ogni giorno per tutti questi anni. Mentre io ti supplicavo di tornare da me, tu non hai fatto nulla. Sei rimasto a guardare proprio come.. - mi sfuggì una risata amara e lo indicai con una scrollata di spalle - esattamente come ora."
Fece per parlare ma lo interruppi "Non hai il diritto. Non hai. Nessun. Fottuto. Diritto. A farmi questo.
"Volevo il meglio per te! Ed io non ero il meglio per te, Miley! Credi che io non volessi tornare da te?! Credi che io non ho cercato te in ogni ragazza con cui sono uscito?! Credi che io festeggiassi mentre tu mi chiedevi di tornare?!
"E ADESSO SEI TU IL MEGLIO PER ME? Eh? Adesso che hai parlato, con una fottuta canzone, adesso. Adesso credi che tu sia il meglio per me, Nicholas? Sei cambiato, siamo cresciuti, adesso può funzionare, non è così? Credi che dovremmo 'riprovarci un'ultima volta'? Con tutto il tempo che hai avuto, che ti ho dato, adesso che sto per sposarmi, vero? Perchè non farlo durante la cerimonia? Ah?!"
Ormai non stavo ragionando più, non mi resi nemmeno conto di quanto le mie mani stessero tremando assieme alla mia voce e di quanto il mio viso fosse bagnato.
"COSA VOLEVI CHE FACESSI MILEY? EH? COSA? Che mi stessi zitto e sorridente mentre mi raccontavi di quanto sei felice con lui? Di quanto vorresti che io e lui ci conoscessimo e che magari facessimo anche amicizia?! Volevi questo?". Anche lui aveva preso ad alzare la voce e la cosa che mi sorprese di più era che anche la sua voce era come la mia: stridula, come se stesse cercando di non piangere. "Tu lo sapevi. Tu lo sai cosa provo per te. E da come mi hai detto mi fai pensare che sicuramente una parte di te provava anche piacere a raccontarmi di come finalmente avevi trovato 'quello giusto per te', sapendo che effetto faceva su di me tutto questo.
Rimasi in silenzio a guardarlo, poi abbassai lo sguardo e presi a parlare.
"Lo ammetto, si. Una parte di me, quella parte risentita, voleva dimostrarti che ero in grado di andare avanti anche senza di te. Ma non ho mai - dissi incrociando il suo sguardo - mai voluto ferirti, Nicholas. - feci una pausa guardandolo poi proseguii sussurrando - Tu invece mi hai rovinato la vita."
La confusione prese il sopravvento sul suo volto, riuscivo quasi a sentire tutte le domande nella sua mente 'Io cosa? Lui l'ha lasciata? Come? Perchè? Non può essere così, non è così vero?'. Continuai. 
"Mi ha scoperto piangere mentre guardavo il vostro concerto, precisamente mentre ascoltavo quella tua canzone. Mi ha chiesto se provo ancora qualcosa per te - ormai parlavo in un sussurro, evitando il suo sguardo - e quando gli ho risposto, mi ha detto che il matrimonio era annullato finchè non facessi chiarezza con me stessa.
Rimanemmo in silenzio per un po', non riuscivo a sollevare lo sguardo ma lui continuava a non fiatare così gli voltai le spalle con l'intenzione di uscire da quella stanza che sembrasse soffocante, ma così come quando ero entrata, mi fermai sulla soglia. O meglio, fu lui a fermarmi sulla soglia. Sfiorandomi la mano. Nè l'afferro e nè la lasciò andare. La sfiorò
Mi voltai verso di lui lentamente e mi sorpresi a trovarlo così tanto vicino al mio volto. I suoi occhi cercavano i miei e li trovarono subito. La sua mano accarezzò la mia guancia umida e sfiorando le mie labbra con un dito mi sussurrò quasi con sofferenza quelle due parole. Quelle due parole che mi fecero toccare il cielo con un dito, proprio come riuscivano a fare prima di ogni cosa. Quelle due parole che mi fecero sentire finalmente a casa, una casa che avevo paura fosse andata persa per sempre. Quelle due parole che per tanto tempo ho sentito solo nei miei sogni. Quelle due parole che, proprio come quando era tutto perfetto, erano spesso seguite da un bacio. Quelle due parole, sussurrate, finalmente libere di finire dalle sue labbra alle mie e viceversa, dopo essere state prigioniere per anni nei nostri cuori. Quelle due parole.
"Ti amo.."

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: ouhmarie