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Autore: lafilledeEris    02/12/2012    1 recensioni
“Kurt non puoi cercare di aggrapparti a niente che possa salvarti. Tu hai tradito Blaine. Non c'è più niente di puro o casto in te. Hai deciso di rinunciare alla tua anima quando ti sei chiuso alle spalle la porta di camera mia, dopo il nostro primo bacio”.
Sebastian non mentiva. Kurt aveva rinunciato a se stesso quando si era reso conto dell'effetto che l'altro aveva su di lui. Era capace di attirarlo a sé come una calamita. Ma ciò che lo aveva più colpito di tutta la faccenda era che ormai non sentiva più alcun dolore, solo l'apatia gli rammentava che fosse ancora capace di sentire qualcosa.
Una OS sulle note di Adele.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Premi Play - It's only the beginning'
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Track#2:Set fire to the rain

Artist: Adele

 

 

Son lacrime dal cielo

 

 

 

 

 

 

“Non capisci quanto tutto questo sia sbagliato?”

Il suono delle parole si confondeva con quello della pioggia che si infrangeva sull'asfalto. Kurt sperava che le lacrime potessero fare altrettanto e si confondessero con l'acqua che cadeva dal cielo. Sentiva il gusto della bile invadergli la bocca e il sapore ferroso del sangue che usciva dal labbro inferiore martoriato dai denti. O forse era solo il ribrezzo che provava verso se stesso, verso ciò che aveva fatto.

Il senso di colpa aveva un peso. Lo sentiva occupare quello che sembrava essere il posto perfetto quasi fosse già deciso che sì, quel gesto stupido e sconsiderato doveva farlo. Perché quella era la sua natura.

“Kurt non puoi cercare di aggrapparti a niente che possa salvarti. Tu hai tradito Blaine. Non c'è più niente di puro o casto in te. Hai deciso di rinunciare alla tua anima quando ti sei chiuso alle spalle la porta di camera mia, dopo il nostro primo bacio”.

Sebastian non mentiva. Kurt aveva rinunciato a se stesso quando si era reso conto dell'effetto che l'altro aveva su di lui. Era capace di attirarlo a sé come una calamita. Ma ciò che lo aveva più colpito di tutta la faccenda era che ormai non sentiva più alcun dolore, solo l'apatia gli rammentava che fosse ancora capace di sentire qualcosa.

Tutto questo era cominciato quando Kurt non era riuscito a perdonare del tutto Blaine dell'accaduto con Eli C.

Non poteva negare che il loro rapporto fosse cambiato.

Era consapevole che il senso di smarrimento iniziale che conseguiva l'amplesso quando l'unica persona con cui doveva fare i conti era sé stesso, andava pian piano svanendo ogni volta che stava con Sebastian.

Non esisteva più il sogno di un campo di lillà*, tutto quello che gli rimaneva era un corpo – non un corpo a caso, ma qualcuno che Blaine conosceva. Se a lui aveva fatto male scoprire di uno sconosciuto, quanto dolore poteva procurare questo a quello che ormai era l'immagine sbiadita del suo ragazzo?-, le unghie conficcate nella carne e il segno dei denti sulla pelle.

“Non sto negando ciò che è successo, non sono un codardo e affronterò le conseguenze.  Non voglio nemmeno che tutto questo finisca, non sono un bugiardo. Vorrei solo riuscire a capire cosa siamo”.

Kurt teneva lo sguardo alto, guardando dritto negli occhi Sebastian. I capelli diventati troppo pesanti a causa della pioggia gli impedivano di vederlo bene. Riusciva solo a distinguere un dettaglio: i suoi occhi verdi, così diversi da quelli nocciola di Blaine.

“E' questo che non capisco di te. Hai la mania di voler controllare ed etichettare tutto. Secondo te cosa siamo?”

Sebastian lo scrutava, con le braccia incrociate al petto. Era una distanza imposta, come a voler significare che quello era un limite che non avrebbero mai infranto. Perché è quando inizia a definire le cose, a dargli un nome, che cominci anche a dargli importanza. E non era questo il loro accordo. Loro si vedevano, finivano a letto insieme – non era fare l'amore lo avevano accordato fin dall'inizio, perché dopo che fai l'amore hai il tempo di sentire il profumo delle lenzuola che sanno di pelle, dopo che fai sesso tutto si riduce ad una gara a chi si riveste prima-.

“Vorrei poter capire cosa siamo per sapere quanto di me sto perdendo”. E il freddo li invase. Non era perché fossero ormai bagnati fradici, era la distanza che si era instaurata fra loro.

“Vorrei tornare a casa” sospirò Kurt.

Anche Sebastian capì che non aveva più senso, non dovevano più dirsi nulla.

“Ci vediamo Kurt”.

“Sì, ci vediamo”. Gli diede le spalle e se ne andò. Kurt era un pessimo bugiardo. Sebastian sapeva bene che non sarebbe mai più tornato da lui. E non lo avrebbe fermato del resto si sa, se ami qualcuno lo lasci andare, se è quello che vuole.

La pioggia cessò e tutto ciò che gli rimase da fare fu asciugarsi le lacrime.

 

 

*E' una citazione presa dalla puntata 3x05, quella in cui Kurt racconta la su fantasia a Blaine.

Volevo far capire quanto Sebastian fosse diventato importante per lui dato che gli ha fatto questa confessione.

 

 

 

 

 

Il mio angolino

 

Eccomi! Ormai ci ho preso gusto a scrivere di loro due. Non so perché ma sembra il modo giusto per colmare l'assenza del personaggio di Seb ( che a mio parere meriterebbe una sua  storyline, ma chi glielo dice a RM?) che si vede davvero poco.

Spero di aver reso giustizia alla coppia.
Betata da: FeEChAn

 

N.

   
 
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