"Mi dispiace Alex,non ce l'ha fatta."Perché? Perché mi ha abbandonato? Non è possibile.In quel momento la mia mente si riempì di domande,mentre le lacrime mi rigarono il volto. Mi alzai di scatto "No,non è possibile,mia mamma non mi avrebbe mai abbandonata,no. Lei mi vuole bene. Non mi vuole vedere piangere." urlai a mio zio. "Ditemi che adesso uscirà da quella porta,con il suo solito sorriso e urlerete tutti sopresaaaa." Gurdai prima mio zio,poi mia nonna. Erano tutti così seri,non sembrava affatto uno scherzo. "Tesoro,io...." mi disse la nonna con una voce roca. "Adesso è in un posto migliore.Stava soffrendo troppo qui. E ti assicuro,lei non se nè andata,lei è ancora qui con noi. Dentro i nostri cuori." "Ma nonna......" non riusci i finire la frase che zio Paolo mi disse "forse è meglio che ti riposi Alex,domani sarà una giornata faticosa." Riposarmi? Riposarmi? Come cazzo faccio a riposarmi? Come faccio a riposarmi sapendo che mia madre non c'è più e che mai più ritornerà? Come faccio? Mi limitai ad annuire e con tanta fatica,me ne andai di sopra. Ma prima di entrare sentii Nonna Margherita che disse allo zio "Allora,cosa faremo con lei adesso? Non possiamo mica tenerla qui,proprio no." Sentendo quelle parole,tornai indietro e mi misi a sedere su uno scalino,dove non mi potessero vedere. "E se la portamo da Cecilia in Canada?" chiese zio Paolo. Come in Canada? Io sto bene qui. Non mi voglio trasferire. E poi chi è sta Cecilia? No. Io resto qui,a New York,punto e basta. All'improvviso sentii dei passi. Corsi velocemente in camera,mi misi sotto le coperte e feci finta di dormire. Qualche minuto dopo,sentii la porta aprirsi...era la nonna. "Tesoro..." mi disse dolcemente. "...so che non stai dormendo. Suvvia,alzati e parliamo." si mise a sedere nel mio letto. Io le volevo molto bene. Da quando mamma era ricoverata in ospedale e mio padre se ne andò, era lei che si prendeva cura di me. Mi misi a sedere accanto a lei. Mi coccolò dolcemente e io appoggiai la testa sulla sua spalla. "Amore,so che hai sentito quello che ha detto tuo zio...." All'improvviso mi irrigidii. Come faceva? ".....ti ho sentito correre." rise. "cosa c'è da ridere nonna? Mamma non c'è più e per di più lo zio vuole portarmi in Canada. E' una cosa seria." dissi con gli occhi pieni di lacrime. La guardai negli occhi e continuai "promettimi che non mi lascerai anche te. Promettimelo,per favore." Una lacrima gli rigò il viso e sorrise. "Io non ti lascerò mai. Saremo per sempre io e te. Noi.Capito tesoro?" mi abbracciò. "Alex." una voce famigliare mi ruppe il sonno. "Alex,muovi quelle gambe e vestiti che dobbiamo partire." Partire? Non se ne parla nemmeno. Feci una smorfia e mi girai dall'altro lato del letto. "Ti ho già fatto le valige io,il tuo volo è alle 12:00,non puoi dire di no,ormai è deciso." "No,io e la nonna resteremo qui. Staremo insieme,per sempre. Vero nonna?" guardai la nonna. Il suo voto era rigato per colpa di qualche lacrima e abbassò la testa. Ma cosa stava succedendo? Perché la nonna piangeva? Perché dovevo per forza partire? E perché per forza in Canada? PERCHE'? ------------ Heilà gente. Oddio il mio primo capitolo...... *si commuove* Io ho scritto questo capitolo adesso. Non ho la minima idea di come continuarla. HAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA okay no. Il prossimo capitolo la farò meno cacosa e più lunga,lo prometto. Grazie mille ancora a tutti e recenzionatemi (?) Twitter: @pacsavedme |