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Autore: itsabluelove    02/12/2012    3 recensioni
Con baci lasciati su per tutto il pendio del bacino di lei, delle spalle di lui. Mordersi le labbra sino a raggiungere la felicità, incastrare gli arti nella giusta posizione per soddisfare l'altro. Gemere l'ultima volta forte, in sincrono, urlando l'uno il nome dell'altro, carichi di quell'amore inconfondibile, che nessun Benjamin, nessuna Maria, nessuna persona mai al mondo saprà dare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quien pueda conocerte o mas que yo quererte,

jamas encontraras”

(Yo dudo que con el Christian Castro)

 

Era uno di quei giorni dove il freddo sembrava perforare le ossa come aghi sottili e appuntiti. Uno di quei giorni in cui neanche cento maglioni di lana grossa addosso potevano riscaldarti. Uno di quei giorni in cui tutto era buio, grigio, spento. Mariana sapeva come reagire a giorni come quelli. Cioccolata, piumone a coprirla sino alle spalle, pigiama di pail e film drammatico proiettato sul suo modesto 36 pollici. Per un attimo rimpianse i lunghi capelli che potevano forse riscaldarla un po' di più. Ormai, però, era andata. Le ciocche color nutella le ricadevano morbide appena sotto le orecchie, fredde e arrossate. Tirò su il cappuccio del pigiama, stringendosi ancora di più nella coperta. Jamie sta esultando per essere appena stata in due posti contemporaneamente, quando il telefono di Mariana vibra. “So che cosa stai facendo.. Solo mi chiedevo, posso venire a farti compagnia? Vorrei essere volentieri il tuo Landon Carter” Sorride, come sempre. Si è sempre chiesta perchè sorride sempre. E da circa 7 anni ha trovato un solo motivo: Peter. Ma chiunque sorriderebbe con Peter. Non sorridere con lui, sarebbe come quella stessa giornata che Mariana stava vivendo. Sarebbe sentirsi grigi, spenti, vuoti. Pensava a lui sempre, per questo sorrideva sempre. Non rispose, sapeva che le chiavi che stavano girando sul tamburo della sua porta, erano quella copia che aveva lasciato in segreto a lui. Solo si sporse verso l'ingresso, riconoscendo la sua chioma scura scompigliata dal vento. Reggeva in mano una fascina di legnetti piccoli, umidi.

Ciao” sorrise, avvicinandosi al camino e lasciandoli andare sui mattoni anneriti dalla fuliggine.

Non c'era bisogno, Shansho” sospirò Mariana, scrollandosi la coperta di piuma d'oca d'addosso.

Mi sembri un eschimese, ce n'è bisogno.” rise lui, mentre lei lo raggiungeva, piazzandogli le mani congelate nel lembo di pelle scoperto sulla nuca.

Aah, caldo” si lasciò andare sulla sua schiena, abbracciandolo in vita con le gambe, scomodissima, ma felice.

Peter prese il pacchetto dei fiammiferi dal vaso in porcellana sulla mensola del camino, un foglio di carta dal porta giornali a destra e due legnetti dal fascio che aveva portato. Incurante del peso leggero che aveva sulle spalle, con un colpo secco strofinò la testa del fiammifero sulla carta vetrata del pacchetto, scoprendo una fiamma gialla, con cui incendiò il pezzo di giornale e successivamente i legnetti.

Ma non ti stanchi mai di guardare sempre lo stesso film?” chiese, alimentando la fiamma soffiandoci su.

No, per niente, è il film più bello che qualcuno abbia mai potuto dirigere, interpretare, scrivere e realizzare” affermò, soddisfatta. “Ti preparo qualcosa? Una cioccolata?” chiese, educata, scendendo dalla sua schiena e posandoli un bacio sui capelli.

Si grazie” rispose lui, alzandosi a sua volta.

Lo guardò dalla porta della cucina, mentre si toglieva il montgomery blu e lo appoggiava sullo schienale del divano. La felpa Nike tirata su sino ai gomiti gli ricadeva perfettamente sul bacino esposto, sui jeans che coprivano le due meraviglie del mondo di Mariana. Cercò di non distrarsi ancora, preparando con gesti meccanici la cioccolata.

Ecco qua” con la tazza fumante, si avvicinò al divano dove lui era seduto.

Grazie” ripeté, sorridendo.

Ecco qui” lei lo avvolse con la coperta, appena lui ebbe finito, stringendosi al suo petto.

Alzò un poco il viso, per trovarsi avvolta dal suo alito caldo al profumo di cioccolata. E fu in quel momento che Peter baciò Mariana. Come sempre facevano quando avevano voglia di vedersi. Senza un segnale predefinito, senza un vero scopo. Si baciavano quando avevano voglia, quando entrambi sentivano la necessità di farlo. Ovvero sempre. Ma negavano l'ultimo punto. Entrambi dischiusero le labbra, inondandosi con i propri sapori, mischiando essenze e diventando un tutt'uno. Così come poco dopo fecero i loro corpi. Freddi, per poi diventare caldi al contatto. Con baci lasciati su per tutto il pendio del bacino di lei, delle spalle di lui. Mordersi le labbra sino a raggiungere la felicità, incastrare gli arti nella giusta posizione per soddisfare l'altro. Gemere l'ultima volta forte, in sincrono, urlando l'uno il nome dell'altro, carichi di quell'amore inconfondibile, che nessun Benjamin, nessuna Maria, nessuna persona mai al mondo saprà dare. 

  
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