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Autore: shellbeinasong_    02/12/2012    4 recensioni
Sandy Miller ha 30 anni ed è già una tra le migliori psichiatre di tutta new york. Ama il suo lavoro, è schietta, distaccata e ama la precisione. Qualcuno, però, metterà in crisi i suoi equilibri: un paziente molto speciale le farà capire cosa vuol dire avere davvero a cuore qualcuno. Sarà amore?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suono acuto della sveglia perpetuava nell'aria e l'orologio digitale segnava le 7:30 del mattino: io, come di consueto, ero sveglia già da mezz'ora, avevo fatto colazione ed ero già alla ricerca delle mie cartelle mediche. "Sandy", mi diceva sempre mia madre, "riesci persino a battere la sveglia". Ero sempre stata così.. precisa; mio fratello maggiore Edward mi definiva "pazza maniacale", ma io ero fatta così: mi piaceva avere il controllo di tutto e cercare di fare meglio ciò che già facevo bene. Ok, forse un po' maniaca lo ero.
Lo squillo del telefono mi distrasse dai miei pensieri e per poco non rovesciai a terra la marea di scartoffie contenute nella borsa medica.
"Pronto?" risposi, con il fiatone.
"Dottoressa Miller?" La voce di Dana, la mia segretaria, risuonò limpida dall'altro capo del telefono. "Si sente bene?"
"Oh, sì Dana, scusa.. mi hai presa alla sprovvista. E' successo qualcosa?"
"No, è tutto tranquillo qui in clinica. Volevo solo ricordarle che stamattina riceverà la visita di un paziente molto giovane e ai genitori piacerebbe discutere con lei prima di farle iniziare la seduta con il figlio"
"Oh certo, i signori Jonas. Grazie Dana, sei un angelo. 10 minuti e sono in clinica" dissi, infilandomi le scarpe nere e afferrando le chiavi della mia Mustang.

Il reparto psichiatrico del St. Mark Hospital di New York il lunedì mattina era come una giungla: donne in preda a una crisi isterica e anziani che inveivano contro sè stessi e Dio erano ormai un classico. Mentre camminavo a passo spedito fra i corridoi bianchi del secondo piano, mi scontrai con il Dr. Anderson: direttore della clinica ospedaliera e ottimo chirurgo da ormai quasi cinquant'anni, era da sempre stato il mio modello da imitare. Quando, da piccola, mio padre mi portava a vedere le sale in cui operava i pazienti e si fermava a chiacchierare con il direttore, io ascoltavo rapita il modo in cui il dr. Anderson amasse il suo lavoro, e lo riempivo sempre di domande. "Eh, caro Will", diceva a mio padre, "sua figlia farà strada".
"Ecco qui la piccola Sandy Miller!", esclamò, venendomi incontro con quel suo fare paterno.
"Beh, non più tanto piccola oramai", dissi con una punta di imbarazzo.
"Appena trentenne e già considerata una delle migliori specialiste in psichiatria di tutta la Grande Mela? Rispetto a me che sono ormai un dinosauro in via di estinzione, lei è un uovo appena covato", disse, con un grande sorriso sotto quei baffoni bianchi. Io arrossii immediatamente.
"Grazie a lei che mi ha ispirata, Dr. Anderson"
"Oh, non dica sciocchezze: lei è un'eccellente psichiatra ed è tutto merito suo. La aspettano nel secondo reparto" disse poi dandomi una pacca sulla spalla e incamminandosi.
Sì, io amavo il mio lavoro proprio come mi aveva insegnato lui, ad amarlo.

"Buongiorno, Dana"
"Buongiorno, dottoressa", sorrise lei da dietro la scrivania. "I signori Jonas la aspettano in fondo al corridoio: ho già fatto accomodare il ragazzo nel suo ufficio".
Li trovai davanti la porta in mogano del mio ufficio, un uomo e una donna sulla cinquantina dall'aria molto preoccupata. Era comprensibile, considerato che il figlio stava per essere "strizzato" da una "strizzacervelli".
"Buongiorno, sono la dottoressa Sandy Miller", dissi sorridendo e stringendo le loro mani. A prendere la parola fu il padre.
"Buongiorno, grazie per la disponibilità; volevamo approfittarne per spiegare quella che è la situazione di Nicholas". La madre aveva gli occhi lucidi. "Vede, Nicholas ha appena 20 anni e in poco tempo ha perso.. tutto. Due anni fa, il fratello maggiore, Kevin, cui era legatissimo, si è sposato e si è trasferito in un'altra città: Nick non l'ha presa bene. Ma ciò che l'ha distrutto è stata la prematura morte di Joseph in un incidente stradale: erano fratelli, migliori amici, si volevano un gran bene". Il pianto soffocato della madre mi fece venire le lacrime agli occhi e mi sorpresi quando continuò lei il discorso. "Noi abbiamo perso un figlio, siamo distrutti, ma ci diamo forza perchè dobbiamo crescere un bambino di 12 anni, Frenkie, e adesso anche Nick.. lui si è lasciato andare, dice di vedere e di parlare con Joe, più volte l'abbiamo sorpreso in bilico sul davanzale della finestra.." A quel punto iniziò a singhiozzare e si rifugiò tra le grandi braccia del marito.
"D'accordo, non vi preoccupate", dissi io con dolcezza. "Farò tutto il possibile per placare la situazione prima che diventi insanabile". I genitori annuirono e cercarono di ringraziarmi con un triste sorriso, così io mi voltai e varcai la soglia del mio ufficio.
Salve gente! Ecco che mi cimento anche io in una fan fiction. non l'avevo mai fatto HAHAHHA
dunque, questa mi sta a cuore perchè in questo periodo sto iniziando a pensare al mio futuro, 
e credo di voler diventare anche io una psichiatra.
e poi c'è come protagonista nicholas, so.. HAHAHHA
ho già pronto il secondo capitolo, fatemi sapere se vi fa schifo o se vi piace, 
un bacio
Chiara!
   
 
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