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Autore: KillerQueen86    02/12/2012    3 recensioni
SERIE:Quarta stagione con Rose
"Non riesco a crederci" disse Donna felicissima, mentre manovrava con attenzione, la macchina, il Dottore un po’ più distante la osservava.
"No, nemmeno io" aggiunse lui mordicchiando il labro nervosamente.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Martha Jones, Rose Tyler
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
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Note dell'autore: Avrei dovuto aggiornare una settimana fa, ma non ci sono riuscita, cmq ecco a voi la nuova storia "Lo stratagemma dei Sontaran", devo ammettere che mi sono proprio divertita a scrivere questo primo capitolo, e il secondo non inizia tanto male.

Buona lettura e ricordate di recensire

 

Lo stratagemma dei Sontaran

 

Capitolo I

Ritorno all'Unit

 

Nonostante la doccia, Rose si sentiva terribilmente assonnata, uscì dalla sua camera grattandosi la testa sperando di trovare un passatempo che l'avrebbe svegliata del tutto, ultimamente si sentiva più stanca del solito, sembrava che le sue otto ore di sonno non le bastavano mai.

"Oh bene ci sei anche tu" sentì la stridente voce di Donna alle sue spalle, non ebbe il tempo di girarsi che venne trascinata dalla rossa.

"Che diavolo sta succedendo?" chiese la biondina, si voltò e vide che dietro c'era il Dottore con lo sguardo un po’ pentito stampato sul volto.

"Sono riuscita convincerlo finalmente" disse Donna senza smettere di camminare, andando verso la console.

"Convincerlo a fare cosa?" chiese sempre più confusa Rose, mentre i tre arrivavano alla console.

"Sarà solo per un giretto veloce ed io ti starò vicino" disse il Dottore superandole, Rose iniziò a capire.

"Non mi dire che …" iniziò a parlare fermandosi, mentre Donna non perse tempo e si mise accanto al Dottore.

"Ahaha ci sarà da divertirsi" disse Donna sfregandosi le mani.

"Davvero sei riuscita a convincerlo" continuò la biondina avvicinandosi ancora incredula.

"Si può sapere perché sei così sorpresa?" chiese il Dottore indispettito.

"Perché sei talmente geloso della tua nave, che devo faticare molto prima di riuscirti a convincerti " si giustificò Rose mettendosi seduta.

"Io non sono geloso della mia nave" brontolò il Dottore, prendendo il martello da sotto la console, mentre Donna si sistemava eccitata accanto a lui.

"Te ne starai lì?" chiese Donna a Rose.

"Sì, mi godrò il viaggio comodamente seduta qui" le rispose sorridendo.

Il Dottore istruì Donna con molta attenzione, e un po’ di preoccupazione nella voce, mentre Rose sghignizziava nel vederlo così teso e nervoso, poteva anche negarlo, ma lui era sempre molto geloso della sua vecchia amica.

"Non riesco a crederci" disse Donna felicissima, mentre manovrava con attenzione, la macchina, il Dottore un po’ più distante la osservava.

"No, nemmeno io" aggiunse lui mordicchiando il labro nervosamente.

"Su Dottore, non vedi quant'è brava la nostra Donna" aggiunse Rose divertita.

"Oh-oh attenta" si affrettò il Dottore colpendo con il martello e spostando una leva.

"La mano sinistra portala giù" disse osservando lo schermo, la nave tremò un po’ sballotandoli, Rose ben salda sul sedile.

"Sei troppa vicina agli anni ottanta" avvertì il Dottore tenendo il martello sempre in mano.

"E che può succedere, li rovino?" chiese ironica Donna.

"C'è chi l'ha fatto" rispose il Dottore, facendo scattare Rose.

"Ohi, non ricominciamo con quella storia" si difesa fingendosi offesa.

"Sei stata tu?" chiese Donna girandosi di scatto verso di lei.

"Lunga storia" rispose, poi il cellulare iniziò a squillarle, lo prese di fretta pensando si trattasse della madre, ma il numero sul display la sorprese.

"Qualcosa non va?" chiese il Dottore notando la sua espressione e avvicinandosi.

"Non lo so ancora" Disse alzandosi dal sedile.

"Pronto?" rispose con calma.

"Ciao Rose" la voce di Martha la salutò con allegria.

"Ciao Martha, non vorrei sembrare sospettosa o ingrata ma a cosa devo l'onore?" chiese la biondina.

"Devo parlare con il Dottore" le rispose.

"Ok, te lo passo" continuò Rose.

"No, dovrei parlarci di persona è importante" le rispose ancora l'altra, Rose guardò il Dottore accanto a lei e sorrise.

"Stiamo arrivando" le disse semplicemente per poi staccare.

"Scusa Donna, ma la tua lezione di guida dovrà essere rimandata, ci tocca lavorare" disse il Dottore avvicinandosi ai comandi.

"Il Tardis rintraccerà il segnale del telefono, almeno siamo sicuri di non sbagliare stavolta" continuò il Dottore manovrando il Tardis, Donna si avvicinò a Rose un po’ delusa.

"Chi era?"chiese curiosa

"La nostra vecchia amica Martha, è simpatica, ti piacerà" le rispose Rose.

"Non riuscirò più a convincerlo, vero?" chiese poi.

"No!" le rispose senza mezzi termini.

 

Appena atterrati Rose si precipitò fuori dalle porte, erano in un vicoletto e alla fine di esso Martha Jones li attendeva con un sorriso sulle labbra, le due si guardarono e si corsero incontro abbraciandosi.

"Oh quanto è bello ritrovarti" disse la biondina sciogliendosi dall'abbraccio, il Dottore nel mentre le aveva raggiunte.

"Anche per me, mi siete mancati" disse l'altra ragazza sorridendo a entrambi, si avvicinò al Dottore e si abbracciarono.

"Ahah non sei cambiata affatto" disse lui sollevandola da terra, Rose sorrise di questo slancio d'affetto riservato a Martha.

"Neanche tu, sempre lo stesso" disse lei sciogliendosi da quell'abbraccio.

"Allora come procedono le cose?" chiese Rose.

"Tutto bene, grazie" rispose lei.

"La tua famiglia?" chiese il Dottore.

"Non così male, molto meglio" rispose, poi il suo sguardo si posò dietro le spalle dei due.

"Oh, vedo che mi avete già rimpiazzata" disse e i due si voltarono trovando Donna che era rimasta davanti alle porte del Tardis.

"Non dire sciocchezze" disse Rose spingendola di fianco scherzando.

"Martha Donna, Donna Martha, vi prego non litigate" le presentò il Dottore.

"Sì, ti piacerebbe" disse Donna superandolo e andando a stringere la mano di Martha che sorrise.

"Oh finalmente posso conoscerti, con questi due iniziava a starmi stretto il Tardis" scherzò, stringendole la mano e sorridendole.

"Ohi" la richiamò Rose risentita.

"Beh siete sempre appiccicati" le rispose scherzando la rossa.

"Capisco bene" continuò Martha, spostandosi il ciuffo dagli occhi, Rose le prese la mano notando che portava un anello di fidanzamento.

"Oh mio Dio è splendido" disse la biondina.

"Chi è il fortunato?" chiese invece Donna.

"Il fortunato, quale fortunato?" chiese confuso il Dottore.

"E' fidanzata, stupido" lo richiamò Donna.

"Oh beh quel Tom Milligan" disse rivolta verso Rose che aveva sentito parlare dell'uomo.

"E' in Africa adesso" continuò lei.

"Sì, lo so un dottore che sparisce nei luoghi più lontani" disse rispondendo allo sguardo scettico di Donna.

"E' scheletrico?" chiese Donna.

"No, lui è così forte" le rispose ammiccando.

"Lui è così pelle e ossa che se lo abbracci rischi di tagliarti" scherzò Donna indicando il Dottore.

"Per non parlare della sua mania di coccolare il Tardis più dei suoi compagni" aggiunse Rose divertita dal dissenso del Dottore.

"Preferirei se litigasse", aggiunse esasperato.

"Dov'è Mickey?" chiese poi cambiando argomento.

"Ti senti in minoranza, vero?" chiese Rose scherzando.

"E' con il Torcwood di Jack avevano non so che emergenza" rispose la ragazza, poi un fruscio attirò la sua attenzione, qualcuno la stava cercando via radio.

 

Martha li condusse all'interno di un enorme Van nero con lo stemma dell'Unit, il Dottore una volta le aveva accennato alla sua collaborazione con loro, ma non avevano mai approfondito il discorso.

"Operazione cielo blu completa, grazie per avermi lasciata il commando" disse a Martha entrando in una sala operativa piuttosto fornita, ad attenderla un uomo con la divisa verde.

"E lui è il Dottore" disse la ragazza voltandosi verso di loro.

"Dottore, il colonnello Mace" disse Martha, l'uomo si mise sull'attenti e fece il saluto militare, infastidendo sia Rose sia il Dottore.

"Ohh non faccia il saluto" disse quasi disgustato.

"Ma è un onore signore, ho letto tutto su di lei" disse il colonnello, Rose sorrise divertita voltandosi verso il Dottore che annoiato scuoteva la testa guardandosi attorno, non le serviva il collegamento mentale per capire che era infastidito da tutta quella formalità , voleva mettersi semplicemente a lavorare sulla faccenda.

"Tecnicamente fa ancora parte dello staff, non si è mai dimesso" aggiunse l'uomo.

"Tu lavoravi per loro?" chiese Donna sorpresa.

"Sì, tanto tempo fa, negli anni settanta o erano gli ottanta, era tutto più amatoriale" spiegò senza smettere di guardandosi attorno.

"I tempi sono cambiati, signore" aggiunse il colonnello.

"Basta con il "signore"" lo riprese il Dottore.

"Oh andiamo Dottore, lo hai visto anche tu, sei stato sulla Valiant" disse, Rose rabbrividì a quel ricordo.

"Rose tutto bene?" chiese Donna accanto a lei.

"Sì, solo un brivido di freddo, niente di grave." Le mentì scacciando via quei ricordi tremendi, si avvicinò nuovamente al Dottore che controllava sempre più attento i monitor attorno a loro, come se cercasse qualcosa.

"Abbiamo ricevuto molti soldi dalle nazioni unite, è tutto in nome della sicurezza mondiale".

"Una nuova Unit per il mondo moderno" aggiunse il colonnello.

"Giusto, è questo significa arrestare dei comuni operai per strada e in pieno giorno" ruggì Donna contro il colonnello.

"Sembra di stare a Guantanamo la fuori" continuò la rossa senza fermarsi.

"Donna, a proposito, visto che non l'ha chiesto e gradirei il saluto" continuò ancora, il colonnello confuso si voltò verso il Dottore e poi fece il saluto a Donna

"E' una che sa il fatto suo" disse Martha verso Rose.

"Non sai quanto" aggiunse la biondina.

"Tutto bene?" chiese il Dottore avvicinandosi e distraendola.

"Sì, tranquillo" gli disse sorridendo timidamente.

Il loro collegamento mentale era ancora debole, ma Rose sapeva che lui poteva capire quando qualcosa non andava in lei, e viceversa, e non sempre era una cosa positiva.

 

Mentre Martha e Donna si occupavano del personale della fabbrica, il colonnello spiegò al Dottore e Rose chi era il creatore dell'Atmos, un ragazzo Luke Rattigan, che aveva attirato l'attenzione del Dottore per via della sua genialità.

"Deve aver avuto una vita molto solitaria" disse Rose osservando le foto del ragazzo, come se cercasse di leggere attraverso quelle immagini, tipico della sua Rose, cercava sempre un'empatia con le persone.

"Beh ha tutto ciò che un ragazzo può desiderare signorina" le rispose il colonnello.

"Non significa che lo rende felice o meno solo" rispose la ragazza.

"Rose è il mio nome, mi chiami così, la prego" gli disse con gentilezza voltandosi a guardarlo.

"Rose, che ne dici di una gita fuori porta?" chiese il Dottore avvicinandosi e sorridendole, la ragazza ricambiò il sorriso.

"Accetto molto volentieri" rispose.

"Andiamo a conoscere questo genio" disse stringendole la mano e conducendola fuori.

"Vengo con voi" disse il colonnello seguendoli.

"Lei non verrà con noi, voglio parlare con Luke Rattigan non puntagli contro un'arma" disse il Dottore senza fermarsi, Rose si schiarì la voce richiamandolo per la sua scortesia.

"A sedici chilometri da Londra, come ci arriverete?" chiese quasi infastidito il colonnello.

"Avete delle jeep, ne potremo avere qualcuna anche noi" aggiunse Rose con più gentilezza.

"Secondo i registri lei si sposta con il Tardis" continuò l'uomo ignorando Rose.

"Quando ci sono alieni ostili è meglio tenere la super macchina del tempo lontana dal fronte" spiegò con calma il Dottore.

"Quindi ha delle armi, ma preferisce tenerle nascoste" rispose ancora l'altro, Rose e il Dottore si guardarono quasi infastiditi da quell'affermazione.

"Il Tardis non è un'arma" rispose Rose.

"Jenckins" chiamò a grande voce, un ragazzo in uniforme si avvicinò a loro.

"Signore?" chiese.

"Accompagnerà il Dottore e la sua compagna, prenderà gli ordini direttamente da lui" ordinò al ragazzo.

"Io non do ordini" aggiunse il Dottore

"Non abbiamo bisogno di una balia" disse Rose un po’ infastidita per essere ignorata.

"State per agire sotto un'operazione dell'Unit, quindi sarete accompagnati da qualcuno dei nostri, signorina" rispose, Rose stava per rispondere, ma il Dottore le fece segno di lasciar stare.

"Dottore, buona fortuna" disse il colonnello facendo il saluto militare.

"Ho detto niente saluto" lo richiamò nuovamente il Dottore.

"Adesso sta dando degli ordini" disse infastidito andando via.

"Un po’ sfacciato eh?" disse il Dottore sorpreso.

"E' il tipo più odioso che abbia incontrato" Aggiunse Rose, il Dottore le sorrise e le prese la mano.

"Andiamo, non pensarci, vediamo invece di capire come fa un ragazzo del XXI secolo a possedere una tecnologia come questa" disse conducendola verso la jeep, a loro di corsa si avvicinò Donna.

"Ehi piccioncini" li richiamò a gran voce, Rose arrossì sentendosi imbarazzata.

"Oh giusto in tempo" le disse il Dottore sorridendole e andandole incontro trascinandosi anche Rose.

"Vieni, andiamo in campagna, aria fresca e geni" disse tirandola con la mano che aveva libera, ma Donna lo costrinse a fermarsi.

"Non vengo con te" disse di fretta costringendolo a fermarsi.

"Come mai?" chiese Rose.

"Ci ho pensato molto, mi dispiace" continuò la rossa seriamente.

"Torno a casa" disse poi, sia Rose sia il Dottore rimasero stupiti da questa affermazione, non si aspettavano nulla di simile.

"Davvero?" chiese il Dottore quasi speranzoso.

"Devo farlo" continuò la rossa, Rose iniziò a capire cosa Donna volesse davvero dire.

"Beh se è questo che vuoi" rispose il Dottore senza nascondere la delusione.

"Insomma è un po’ presto, c'erano tanti posti in cui volevo portarti" continuò lui tranquillamente, Rose lo guardò confusa, il Dottore senza dubbio aveva capito male.

"La 15° Luna della cascata della Medusa, i cieli saettanti di Cotten Pulluni, i banchi di corallo di diamante di Kataa Flo Ko" continuò. Rose e Donna si scambiarono uno sguardo divertite.

"Grazie." disse ancora il Dottore seriamente.

"Grazie Donna Noble, è stato fantastico, tu mi hai salvato la vita in così tanti modi"  continuò imperterrito, ma poi si fermò un attimo.

"Tu vuoi solo passare a casa per un saluto" realizzò infine, e Donna sorridendo annuì.

"Ti prego Rose, spiegami ancora quanto sia intelligente il Dottore" scherzò guardando la biondina.

"E … e poi ritorni?" chiese il Dottore imbarazzato.

"Lo sai cosa sei? Un bel spacemen somaro" continuò Donna, il Dottore si grattò il mento e il collo imbarazzato.

"Questa volta te la sei proprio cercata Dottore" aggiunse Rose dandogli delle pacche sulla spalla.

"Tu lo avevi capito?" chiese il Dottore.

"Yep" rispose lei sorridendogli.

"Quando vuole signore", intervenne Jenckins che aspettava pazientemente.

"Avanti, potete anche darmi un passaggio" disse Donna, i tre si avvicinarono alla jeep, Donna e Rose salirono per prima dietro il Dottore.

"Ma lo hai sentito, Luna spezzata" rise ancora Donna.

"Credimi Donna, tutti quei posti che ti ha nominato non ti ci porterà mai" scherzò la biondina.

"Ohi" si difese il Dottore mettendosi seduto.

"Sto ancora aspettando che tu mi porti a Barcellona" lo richiamò la biondina.

"Ma che mal e ho fatto" borbottò il Dottore voltandosi dalla parte del finestrino, mentre le sue compagne si scambiarono uno sguardo complice.

 

Fine

Capitolo I

 

Note finali: Allora che ve ne sembra? Spero sia davvero buono e migliore dell'ultimo capitolo di "Il canto degli Ood".

Alla prossima, spero sia prestissimo.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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