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Autore: ThePirateSDaughter    02/12/2012    2 recensioni
Yeeee, la storia è intrisa di nonsense, il titolo mi fa seriamente pena, ma l'idea mi ha fatto alquanto puccioseggiar :3
Tutti i credits per l'ispiraziA vanno alla signora Amor31
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Geoff, Trent
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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“Sei…?”.
“Amico, buttati! Non c’è nessun problema, l’ho fatto un disastro di volte e la mia sanità e salute sono evidenti”.
Geoff cercò di rassicurarlo sfoderandogli il più smagliante dei sorrisi ma, chissà come, Trent non era del tutto convinto. Se non altro, non della sanità di cui l’amico andava vociferando.
Strinse incerto la tavola che l’amico gli aveva prestato, sentendola troppo ingombrante e scomoda per adattarsi al suo corpo, una volta in acqua. Il forte vento che soffiava sin da quella mattina, gli sparava i capelli in tutte le direzioni, ma al capannello di ragazze in bikini accovacciatesi sul bagnasciuga non sembrava dispiacere; ridacchiavano tra loro, gli occhi scintillanti, mentre osservavano i due famosi ex-concorrenti del reality –soffermandosi specialmente su quello che aveva avviato una carriera musicale che prometteva benissimo- alle prese con il surf. Geoff rivolse loro un sorriso quasi abbacinante e una di loro fu lì lì per urlare.
“Wow! Alla mia piccola non piacerà di sicuro” ridacchiò, gettando un’occhiata a Bridgette, che sfidava i flutti più alti con una maestria che avrebbe depresso chiunque. Almeno, a Trent faceva quell’effetto. Non aveva esattamente voglia di rendersi ridicolo con una tavola con cui combatteva da ore. Specie sotto gli occhi di tutte quelle ragazze. E se ci fosse stato un paparazzo, nascosto da qualche parte?
… O forse aveva solo paura?
Con la coda dell’occhio, vide un’onda più alta e brutta delle precedenti, abbattersi sulle altre con una foga inquietante. Deglutì.
“Allora, Trent, vuoi rimanere qui tutto il giorno?”.
Il ragazzo si riscosse. “Sì. Ah, sì. Ehm…”.
Diede un’altra occhiata al mare e, infine, si decise.
Del resto, era tutta la mattina che ci provava.
La voce di Geoff che gli ripeteva la tecnica era ormai penetrata nel suo cervello in pianta stabile.
Perché quella non poteva essere la volta buona?
 
Due secondi prima era sdraiato su quella maledetta tavola, le braccia in acqua per portarsi più al largo.
Nemmeno due secondi dopo, Dio solo sapeva come, era in piedi su quel pezzo di legno smaltato.
Era riuscito ad alzarsi.
E quasi non sentì le urla di giubilo di Geoff o lo strillo compiaciuto di Bridgette, in lontananza, perché stava vivendo qualcosa di esclusivamente esaltante e terrificante allo stesso tempo.
L’onda sotto di lui era il sostegno più labile eppure più potente che avesse mai potuto pensare di avere e…
E poi qualcosa si spezzò e Trent, mulinando invano e assai poco elegantemente le braccia, cadde in acqua.
 
Riemerse sotto gli occhi e le risatine ammaliate delle ragazze a riva. Quando respirò a fondo e si spostò i capelli dagli occhi, un sospiro estasiato fu udibilissimo.
“Trent!” Geoff arrancò placidamente al suo fianco, trascinandosi dietro la tavola “E allora? Come è stato?”.
Il chitarrista non emise una sillaba; scrutava l’acqua limpida che gli lambiva le gambe, come se cercasse di leggerci dentro qualche messaggio. Il sorriso di Geoff si inclinò.
“… Ti… senti bene?”
È stato superlativo!” sbraitò Trent, gli occhi accesi. Afferrò la tavola “Muoviti, voglio provare un’altra volta!”.
“Questo è il mio ragazzo!” abbaiò Geoff, sbattendo in acqua la tavola e cercando di superare l’amico. Il tutto sotto nuovi urletti e le ennesime risatine. E, anche se non l’avevano sentita, una di loro aveva sussurrato all’orecchio della vicina “Però… quei due starebbero benissimo insieme, non credi?”*
  
Ormai asciutta e comodamente accoccolata sulla spiaggia, Bridgette azionò la fotocamera del cellulare.
Zoomò, seguì i movimenti di Trent e Geoff tra i flutti e, infine, scattò una foto al chitarrista sorridente, i capelli bagnati attaccati al volto acceso di allegria, gli occhi verdi scintillanti e spensierati.
Già si immaginava la faccia che avrebbe fatto Gwen, l’indomani, all’osservarla.
 
 
Non ho la minima idea di che dovrebbe essere, non mi convince appieno, specie il finale… Ma dettagli, quando l’ispirazione chiama, la si segue –w-
Ringrazio, a questo proposito, la signora Trentuno, aka Amor31, la cui pucciosa fic “Sulla cresta dell’onda” mi ispirò… Non avete ancora letto la fic di questa donna? ANDATE!! COSA FATE QUI?!
*= Qualcuno (Bonnie, Kuro, Elle, BiGGì and so on <3) comprenderà :D TRENTOFF!

   
 
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