Film > Sherlock Holmes
Segui la storia  |       
Autore: Dark_shadows 04    03/12/2012    1 recensioni
Se quando Sherlock Holmes fu informato della morte di Irene,ella era ancora viva ? Dove si trova adesso? Come mai si trova lì?Riuscirà a fuggire? Perchè lui non è lì a salvarla? Vi dirò solo che non si sfugge alla morte due volte,o forse si.... Se non vi siete annoiati/e a leggere l'introduzione e/o vi siete incuriositi ,vi consiglio vivamente di leggere questa storia.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole era calato già da un pezzo,mentre la luna si rifletteva sulla Manica. Tra i vari elementi del paesaggio si insinuava, delicata, una brezza d’aria .Quel luogo ispirava un senso di calma e un inspiegabile senso di vigore. Certo , quella località era troppo lontana dal tipico quartiere di Beker Street e, di sicuro, anche se una persona avesse usato il treno avrebbe impiegato un giorno di viaggio. Erano uno di fronte all’altro…… Era una donna troppo astuta per commettere un errore. Non aveva mai fatto uno sbaglio in vita sua. Mai. Fino a quel momento. Ma ,infondo, l'errore che aveva compiuto era stato voluto. “Allora, finalmente ci incontriamo faccia a faccia.” disse l’uomo con un tono divertito. Aveva degli splendidi occhi marroni. Ti potevi perdere cercando di prevedere la sua prossima mossa ,attraverso un cenno rivelatore di quest’ultimi. In quel momento tali occhi la squadravano scrupolosamente, tentando di tracciare la storia della persona che gli si trovava davanti.”Oh mio caro ,anche lei qui? Che coincidenza” Ribatte la donna con una sfaccettatura di ironia nel suo tono. In realtà ,già sapeva perché era si trovava lì. Era venuto per riprendere un importantissimo gioiello. Si trattava di una pietra di inestimabile valore, incastonata in una splendida collana d’oro. “Suvvia Irene, non faccia storie e consegnami la collana” il suo timbro di voce assunse un carattere più autoritario del solito, quasi riuscì ad indurre la ragazza a consegnargli l’oggetto. “Mi dispiace, ma dovrebbe sapere che io non eseguo gli ordini senza avere un profitto personale.” Così dicendo si avvicinò all’uomo, accarezzandogli la guancia con il dorso della mano. Lui nell’immediato sorrise. “Beh! Pensi che il suo profitto sarà quello di non finire in galera” Era sempre così fedele alla legge. Seguiva sempre le regole ,se non gli erano di intralcio per fare giustizia. “Non le darò il gioiello e vivamente le consiglierei di andarsene. Sa com’è, il mio cliente sarà qui tra breve ed è un tipo a cui non piacciono gli ostacoli.” Assunse un tono di superiorità mescolato a quello di sfida .La giovane si voltò ,in modo da dargli le spalle. “Mi dia il gioiello, glielo ripeto per l’ultima volta . Non mi costringa a ….” “A cosa? L’ho battuta una dozzina di volte ,da quando ci siamo scontrati per la prima volta ,e non avrò problemi a batterla ancora.” Era sempre così decisa e irremovibile quando si fissava su qualcosa. Maledettamente irremovibile. Di scattò l’uomo le prese un braccio per far si che la Donna si potesse voltare e guardarlo negli occhi. Il colore degli occhi di quest’ultima era così intenso . Esprimevano un senso di sfida assieme a tenerezza? Non avevano mai manifestato tale sentimento. L’uomo di ghiaccio si sciolse a quella vista. Si avvicinò al volto della donna . Ne poteva sentire il respiro sul volto. “Sherlock tu che vedi tutto. Cosa sai dire di me?”. “Non c’è niente da dire. Ogni parola che userei ti sminuirebbe soltanto.”La donna arrossì. Holmes era diventato tenero. Solo lei era in grado di suscitare qualche stimolo in lui. Solo lei ne era capace. Irene si ricompose e, repentinamente ,si girò iniziando a correre. “Avanti Sherlock corra non mi faccia fuggire come l’ultima volta” Tra le sue varie sfaccettature c'era l'allegria. Non parlando della sua perspicacia, intelligenza e cultura. Erano simili ,ma allo stesso tempo diversi. Giunsero in una strada. Man mano che procedevano essa si diramava in vicoli sempre più piccoli e isolati. La donna impallidì vedendo che dinanzi a lei sorgeva un muro. Decise di voltarsi e , quando Holmes avanzava , lei indietreggiava. “I miei complimenti .Questa volta non si è fatto seminare.” Si accorse che era giunta alla fine di quella pazza corsa .Era con le spalle al muro. Il battito di lei si fece più irregolare. Si sentiva sempre più agitata. Un sentimento estraneo a lei. Odiava essere agitata o a disagio. Sicurezza e fermezza erano gli unici sentimenti che provava davanti a un ragazzo. “ Ha vinto , può riavere la collana. “ Così dicendo se la tolse dal collo. Ottimo nascondiglio. L’uomo non avrebbe mai pensato una simile collocazione…… “ La può tenere se vuole” Prendendola in mano gliela porse. Ci pensò, su tale decisione, ma questa soluzione gli parve più adeguata . La donna incerta annuì rindossando il gioiello. L’uomo accorciò la distanza tra le loro figure e, di scatto , appoggiò le mani sul muro non lasciando alcuna via di fuga alla ragazza. “Holmes le dispiacerebbe lasciarmi andare? Non vorrei far aspettare il mio cliente.” L’uomo assunse un aria seria e con il medesimo tono , decise di parlare. “ Irene a me non la dà a bere. So perfettamente che il gioiello non lo ha rubato per conto di qualcuno .Lo ha fatto per il semplice motivo che le piaceva” A quel punto Holmes sorrise e Irene ricambiò. “Come ha fatto a intuirlo?” . ”Non seguiva lo schema che usava quando rubava per commissione. Inoltre, avrebbe usato una custodia per contenerla e non lo avrebbe portata al collo, correndo il rischio di smarrirla.”Ci fu un momento di silenzio ove si sentiva solo il cantare dei grilli. “ Il prossimo martedì ci sarà una festa danzante . Un mio cliente per dimostrarmi la sua riconoscenza mi ha pregato di prendervi parte.”Irene sapeva dove voleva arrivare. Tutto quel giro di parole per chiedere una semplice cosa. La notte ispirava man mano sempre più calma. Il cielo era così limpido e la luna risplendeva più che mai .La donna gli si avvicinò ulteriormente . Era talmente vicina da potergli sfiorare le labbra. Irene gli diede un bacio sulla guancia ,con delicatezza. Holmes ne era certo. La amava. Era un sentimento che non aveva mai provata. Non sapeva nemmeno come ci si sentisse fino a quel momento. Per lui quella notte assomigliava sempre di più a un sogno dal qual non si voleva svegliare. Dopo quel bacio Irene voleva parlare , ma aspettò qualche secondo. Si era persa guardando in quegli occhi. “Lei ci vada, magari incontra qualche persona che potrebbe attirare la sua attenzione.” Detto questo gli pestò il piede. Così facendo si creò una via d’uscita e scappò via “Mi scusi ,ma devo andare”. Era rimasto ammaliato dalla sua persona. Delicata ,ma al contempo , più astuta di una volpe. “Alla prossima” sussurrò lui restando con lo sguardo nella direzione dove era fuggita la donna. “Irene”.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Sherlock Holmes / Vai alla pagina dell'autore: Dark_shadows 04