Dedicata alla Giu, perché ha sempre capito e mi è stata accanto nonostante tutto. Con questa coppia, con hetalia, e con tutto il resto. <3 Davvero, il regalo di compleanno te lo farò. La PruHun te la scriverò. E intanto spero ti piaccia questa, che sei una delle poche che apprezzano la coppia. Ti voglio un bene immenso , pancake <3
Correvano veloci in corridoio, guardandosi intorno per evitare di essere scoperti da qualche bidello troppo diligente. Speravano entrambi che la scusa del bagno, casualmente contemporanea, non fosse troppo ovvia, ma in fondo era per nascondersi che ogni giorno litigavano, scambiandosi occhiate in cagnesco. Anche nel momento in cui avevano chiesto al professore il permesso per uscire, si guardavano male, quasi a dirsi “Ma io in bagno mentre ci sei tu proprio non ci voglio andare”. Era un’altra delle loro mille menzogne giornaliere, bugie necessarie per stare insieme.Uscirono in giardino velocemente, nascondendosi tra un albero e il muro posteriore della scuola. Non fecero in tempo neppure a nascondersi per bene, prima che le loro bocche si scontrassero dolorosamente, facendo sbattere i denti tra loro. Non che importasse, non in quel momento, non quando potevano stare insieme senza giudizi altrui. Tutto ciò che aveva senso, era il loro bacio, e con disperazione pregavano qualche divinità lassù che esso non finisse mai.
Purtroppo, la campanella suonò ed entrambi si resero conto che per oggi, il tempo era finito. In pochi minuti il cortile si sarebbe riempito di altri studenti stanchi della giornata, e non potevano farsi trovare così, insieme. Antonio si staccò e lo fissò per qualche istante, prima di parlare.
“Allora, questo pomeriggio sei libero? A casa mia i miei non ci sono oggi.”
“Non posso… devo andare a vedere la partita di Al. Sai, oggi c’è il match di football.”
Antonio trattenne una battuta sarcastica; era ovvio che ci fosse Alfred. C’era sempre in mezzo lui.
“Ah… non ti preoccupare, ora che ci penso, è da qualche giorno che io e Lovi non andiamo a letto insieme. Rischia di iniziare a sospettare qualcosa…”
“Ok, capisco…”
Si guardarono per un po’; nessuno dei due voleva allontanarsi per primo e spezzare quel loro breve momento magico, nessuno voleva distruggere quell’illusione di rapporto che si creava lì fuori tra gli alberi. Lo smeraldo si rifletteva nella giada, in due sguardi rassegnati. Come i loro occhi, essi erano un’uguaglianza imperfetta, due facce della stessa medaglia. Troppo uguali per amarsi, troppo diversi per lasciarsi andare. Troppo orgogliosi per ammettere che forse il loro amore era l’unica cosa reale, e troppo codardi per dargli una possibilità.
Maybe I'm your shot in the dark and you're the morning light.
Maybe this is so sad but true, baby, maybe you've got nothing to lose.
You could be the best of me while I'm the worst for you.