Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
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Autore: RainySky    03/12/2012    0 recensioni
*Credo di stare per impazzire è la 3 volta che non mi prende l'intro*
Comunque! Ecco la seconda serie di Revolution Time. Se vi ricordate chi era Lens Ryuga allora fareste bene a dimenticare tutto quanto, poichè i due personaggi sono agli estremi opposti.
"Una guerra che sembrava essere finita dopo la morte di Ryuga Lens viene riportata in vita dal suo stesso figlio. La strage degli A.S. ha inizio ed io, sono l'unico rimasto."
___
Se avete presente la celebre frase del Gladiatore, "E avrò la mia vendetta in questa vita o nell'altra", molte cose vi verranno spiegate in un batter d'occhio :D.
Buona lettura.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tempo di Rivoluzioni'
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Quella stessa notte gli incubi mi fecero compagnia fino a quando non fui costretto a svegliarmi nel panico più totale.
Ansimavo sul letto, tenendo stretto il lenzuolo ed eventualmente facendomi male perfino al polso. Feci il respiro più profondo che potessi permettermi e mi alzai cautamente dal letto. Prima mettendo giù un piede e dopo 10 abbondanti minuti di esitazione misi giù anche l’altro, una volta in piedi avanzai traballante verso il bagno solo per vedere poi il mio volto completamente pallido ed esausto. Mi diedi una veloce sciacquata e tornai in camera.
Le tapparelle erano ancora tutte chiuse, non che avessi intenzione di aprirle in ogni caso era solo che non potevo vedere all’incirca che ore erano.. Raggiunsi a tentoni il comodino e presi in mano l’orologio cercando di trovare il pulsantino per farlo illuminare. Non sono mai stato un grande esperto di tecnologie.
Quando finalmente riuscì a vedere l’ora sobbalzai: erano le 11.47, avevo saltato alla grande le lezioni ma nonostante questo il mio stomaco si lamentava e non potei fare altro che scendere e assecondare i suoi bisogni, anche se voleva dire affrontare la vecchia signora che teneva a bada tutti i ragazzi del dormitorio, e se dico tutti intendo davvero TUTTI quanti senza eccezione. Che vecchietta arzilla, di sicuro.
Appena ebbi finito di vestirmi scesi giù, cercando di fare il meno rumore possibile e tentando di arrivare fino al frigorifero in cerca di cibo. Oh, cibo!
Fortunatamente per qualche strano miracolo la vecchia signora non era in giro, quindi riuscì a farmi un panino con la marmellata e a scappare fuori dal dormitorio prima che capisse cos’avevo fatto.
 
Tenevo la fetta di pane e marmellata fra i denti mentre saltellavo sul vialone cercando di sistemarmi i jeans che stamane proprio si rifiutavano di rimanere dove dovevano stare, ovvero sopra la vita e non alle mie ginocchia!
Sempre saltellando come un dannato, una volta sistemati i pantaloni cercai di mettervi dentro la canottiera ma dopo un paio di tentativi sfumati e dopo aver quasi rischiato di perdere la mia colazione decisi di rimanere così com’ero: un ribelle.
Avevo parecchia voglia di farmi un giretto dietro gli edifici scolastici, dove tutto era così dannatamente calmo ma per farlo ovviamente prima ci dovevo passare davanti. Fu quando lo pensai che mi prese un pensiero, mi prese dall’angolino più ignaro della mia povera testa.. Ebbene sì, davanti alla scuola c’ero già e tutto lo spettacolino del < Non riesco a vestirmi e sembro un cretino > è attualmente avvenuto davanti ad una schiera di ragazze che per un attimo si erano completamente che ero Rain – The hated One.
Sgranocchiai il panino intento a guardare alle finestre, dopotutto rimango un ragazzo e, dopotutto ho sempre il mio debole per le belle ragazze che qui non sembrano mancare. Sperai solo che contrariamente qualche ragazzo non decidesse di andare a dire ai professori che stavo benissimo ed avevo semplicemente marinato le classi.
Preoccupato mandai giù la mia colazione e mi incamminai verso la fine della struttura ma giusto un secondo prima che svoltassi l’angolo nella mia forsennata corsa i miei occhi incrociarono quelli di Kagura, doveva sicuramente essere lei. Come facevo a dirlo?
Attualmente, solo quella stupida staff era capace di guardarmi con così tanta esasperazione, no anzi, estrema delusione. Rende meglio l’idea.
Me ne infischiai letteralmente e proseguì per la mia strada.
Volevo svagarmi e l’avrei fatto, in un modo o nell’altro.
 
 
Fu poco dopo aver avuto questo pensiero che accadde qualcosa di estremamente bizzarro..
Mentre correvo a perdifiato verso il laghetto che avevo scorto il giorno prima mi parve che qualcuno o qualcosa stesse correndo insieme a me, affianco a me … Ma di rimando non vidi nessuno.
 


Spazio Autrice:
Essendo un po' tardi ed avendo domani una full immersion di ore, fra cui l'emozionantissimo DIRITTO, non posso stare tanto a dilungarmi sulla storia.
Però mmh vediamo.
Questa credo sia una classica scena che più o meno in ogni manga/anime del tipo school slice of life possiamo trovare.
Quando mai non abbiamo visto uno studente in ritardo correre in giro tutto scombussolato e con la fetta di pane della colazione in bocca? :D

Baci!
  
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