La lotta agli infestanti va condotta fuori casa!

«... E quindi?» conclude Gintoki, infilandosi il mignolo in una narice.
«E quindi cosa?»
«Intendo dire... E quindi? Cosa ti ha detto?»
Shinpachi sospira. E' abituato a ripetere ogni discorso per almeno tre volte (perché quando Gintoki ha un numero di Jump in mano è come dialogare con il muro, e Gintoki ha quasi sempre un numero di Jump in mano), ma in quel momento Gintoki non ha proprio nessun numero di Jump in mano, e il dialogo che aveva tentato di instaurare con lui non è nemmeno particolarmente difficile da sostenere, perciò ha pensato che sarebbe riuscito a seguirlo facilmente. Forse è stato davvero troppo, troppo ottimista.
«Niente che non avessi già immaginato. Il veterinario l'ha visitato e ha detto che Sadaharu ha le pulci, tutto qui.»
«Sadaharu tentato di mangiare dottore?»
«No.»
«Tu essere gran bugiardo.»
«Ok, ok, ci ha provato, ma il veterinario è riuscito a fermarlo. Ci sa fare con gli animali.»
«Meglio così. Tutto sistemato» conclude di nuovo Gintoki, infilandosi il mignolo nell'altra narice.
«Tutto sistemato un corno!» sbotta Shinpachi. «Se c'è qualcosa che non va bisogna aggiustarla! E' come se ti dicessero che nei tuo udon c'è poco sale e tu continuassi a mangiarli così come sono!»
«Possono essere buoni lo stesso...»
«Come aggiustare Sadaharu?»
«Aggiustare?»
«NON POTERE AGGIUSTARE SADAHARU?»
«Shinpachi, sei senza cuore! E' solo una bambina, e questo è uno di quei traumi che ti segnano a vita!»
«Povero mio piccolo Sadaharu! Noi trovare cura, noi trovare! Tu continuare a vivere, amico!»
«Ce la faremo, Kagura!»
«BRUTTI DEMENTI, NON SI PUO' MORIRE PER DELLE PULCI!»
L'attenzione dei tre si catalizza per un attimo sul viso di Shinpachi - ma è solo un attimo, e subito si rivolge altrove. Gintoki si gratta sopra l'orecchio, poi ricomincia con l'ispezione certosina del proprio naso.
«Questo è molto sollievo, piccolo mio» dice Kagura. «Noi aggiusteremo. Ma come?»
«Basterà un normalissimo collare antiparassitario.»
«Noi troveremo. Noi compreremo.»
 
 
«Signore, noi volere collare antipulci per nostro cane.»
«Taglia piccola, media o grande?»
«Grandissima, signore.»
«Ragazzina, grande quanto? Arrivo al massimo a trentacinque centimetri di lunghezza.»
«Trentacinque essere pochissimo.»
«Spiacente. Questo è il massimo a cui posso arrivare. Prova a cercare altrove.»
Kagura non risponde più. Gli volta le spalle, nascondendosi dietro l'ombrello parasole.
«Sadaharu. Tu potere mangiare anche questo signore.»
 
 
«Te l'avevo detto che non sarebbe stato facile. Sadaharu è bello grande.»
«Povero Sadaharu. Lui morire solo perché tutti negozi avere esaurito collari.»
«Ti ho già detto che non si può morire per delle pulci. E poi non è che li abbiano esauriti... non li hanno mai avuti. E' diverso.»
«Risultato è uguale. Pulci ancora vive e noi ancora disperati.»
«Ci sono altri metodi. Lo shampoo antiparassitario, le gocce da applicare al pelo, e cose così.»
«Dottore ha detto che noi dovere comprare collare. Quindi noi comprare collare.»
«Ehi, che succede qui? Smettetela di fare casino, stavo dormendo...» mormora Gintoki dal divano, grattandosi qualcosa di non meglio identificato con la mano scomparsa dentro i suoi pantaloni.
«Gin, noi disperati!»
«Più tardi vi aiuterò. Ora lasciatemi dormire.»
 
 
«Signore, io volere collare antipulci per mio cane.»
«Ragazzina, ti ho già detto prima che non ce l'ho, e comunque poco fa il tuo cane mi ha quasi divorato. Non ho intenzione di aiutarti.»
«Io avere trovato un modo. Tu aiuta e noi non mangiare te.»
«Cosa intendi dire con noi?»
«Tu non volere sapere. Io sicura.»
Il negoziante non sa, è vero, eppure capisce. Lo sente. Il pericolo ha sempre lo stesso odore, e la sua puzza è precisamente quella.
«Ti aiuterò. Dimmi cos'hai escogitato.»
«Noi usare questa.»
«Qu... Questa?»
«Sì. Noi usare.»
«O-ok.»
 
 
Gintoki si sveglia grattandosi il collo. La casa è silenziosa, così silenziosa che si potrebbe sentire anche un cane che respira. Ma non c'è nessun cane, e nessun respiro, e c'è solo Shinpachi che lava i piatti e che ha imparato a farlo più silenziosamente di un cane che respira.
«Ehi, dove sono gli altri?»
«Kagura è ancora alla ricerca di un collare per Sadaharu.»
«Ah.»
Gintoki si alza dal divano e si gratta la testa.
«Che c'è per cena?»
«Nulla. Non abbiamo soldi.»
«Ruberemo qualcosa alla vecchia Otose.»
«Non sono sicuro che-» inizia Shinpachi, bloccandosi subito, gli occhi sbarrati. «Essere squattrinati è una cosa, e dopotutto anche gli squattrinati possono avere una dignità, ma DA QUANDO SEI DIVENTATO UN MANIACO SESSUALE?»
Gintoki abbassa gli occhi, seguendo lo sguardo di Shinpachi fino a notare i pantaloni calati sopra gli stivali e le proprie gambe che spuntano dall'orlo dello yukata. Effettivamente, è uno spettacolo brutto e decisamente ambiguo.
«Ma... come sono arrivati lì?»
 
 
«Con aiuto di commerciante, noi avere risolto situazione! Sadaharu non morire!»
Kagura è raggiante, e anche Sadaharu sembra dello stesso identico umore. E' così felice che è persino disposto a rimanere composto attaccato al suo guinzaglio; così contento che riesce a stare fermo senza stringere nessuna testa tra i denti.
«Bene! Come ci sei riuscita?»
«Noi creato collare con vecchio e inutile pezzo di cuoio imbevuto di veleno per parassiti»
«Ehi, ma quella è la cintura dei miei pantaloni!» sbotta Gintoki dopo aver controllato la situazione. La parola "cuoio" ha risvegliato in lui sufficiente interesse da fargli addirittura sollevare lo sguardo dal nuovo capitolo di Bleach.
«No. Questo è collare di Sadaharu.»
«Ti dico di no! Quella è la mia cintura antiparassitaria, e io non posso stare senza, altrimenti prenderò le pulci e...»
Gintoki non riesce a completare la frase. Inizia a grattarsi furiosamente la testa, le gambe, il viso, le braccia e tutti gli altri posti possibili ed immaginabili, anche quelli che non si possono nominare in un anime trasmesso in fascia protetta.
«Le pulci! Le pulci!» grida, inutilmente.
 
 
«Signore, vorremmo comprare un collare antipulci.»
«Oh... L'altro metodo non ha funzionato? L'avevo detto alla signorina, ma non mi ha voluto ascoltare.»
«No, signore, l'altro metodo ha funzionato benissimo. Anche troppo, a dire il vero.»
Shinpachi inizia a grattarsi le gambe. Kagura si rotola a terra, tra la polvere. Sadaharu, dall'esterno del negozio, li guarda e si lecca il bel pelo lucido.
«Tre. Ce ne dia tre, o anche quattro. Una misura media dovrebbe andare bene.»
«Pulci! Pulci dappertutto!» grida Gintoki, cercando di strusciare i capelli sulla schiena di Sadaharu per restituirgli i suoi parassiti. Lo sforzo, però, è del tutto inutile.
 
 

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«Certo che questa novità non è niente male.»
«Tu trovi?»
Anche se fa parte della Shinsengumi, squadra per definizione rappresentante delle novità, Hijikata è sempre perplesso quando si tratta di cose nuove - o, per meglio dire, quando si tratta di cose nuove ma destinate a non diventare definitive.
«Certo che sì» risponde Kondo.
«Chissà chi è stato il primo a lanciare questa moda del collare per cani...»
«Non saprei. Però a me piace» conclude Kondo.
«Ehi, Hijikata, perché non provi ad indossarne uno anche tu...?»
«Non lo farò mai, maledetto re del pianeta dei sadici.»
Poi, senza poter controllare l'impulso, Hijikata si gratta dietro l'orecchio.
«Lo vedremo, oh, lo vedremo» gli risponde Okita, ghignando.




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04.12.2012
L'ennesima storia su questo fandom perché ormai non riesco più a fermarmi XD E' qualcosa come... tutto il crack che ho sempre sognato. :°D
Scritta per la Quinta sfida della Staffetta in Piscina @ Piscina di prompt, squadra Calzelunghe, con il prompt Gintama, Sadaharu, collare antiparassitario XXXL.
E' per Alister perché lei l'ha commissionata, betata e tutto il resto. :°D
Grazie per aver letto XD
Kuruccha