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Autore: _Reita_    21/06/2007    1 recensioni
Hello!^^ nuova fic!!^^ Questa non mi piace poi così tanto a dire la verità...ma sta a voi giudicare ^^ Mi piaceva sconvolgere un pò il tutto,quindi ho lasciato perdere le solite coppie AoixUru e ReixRuki e ho pensato a una trama un pò particolare (che non mi piace poi così tanto,a dire la verità). La situazione è strana,così come i caratteri dei personaggi:entrambi sono cresciuti in strada,ma mentre uno è riuscito a guadagnarsi uno stile di vita agiato,l'altro è rimasto povero e si è trovato coinvolto in una situazione abbastanza difficile!! Ammetto,ho pensato a Beautiful per scriverla xD il livello è quello... WARNING: Fan Fiction senza lieto fine. Se vi aspettate un finale dolce e bello...bè, la crocetta bianca sul quadratino rosso in alto a destra aspetta solo voi. xD Grazie a coloro che hanno avuto la pazienza di leggerla...Rei <3 CREDITS: I personaggi citati non mi appartengono, pertanto appartengono a loro stessi. La storia non è stata scritta con fine di lucro, ed è puramente creazione di fantasia. Non intendo offendere i protagonisti in alcun modo.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nome:Takashima Kouyou

Nome:Takashima Kouyou.

Età:18.

Bè...due anni meno di me.Cosa potrà aver combinato questo ragazzo?A 18 anni è finito il tempo delle bravate.Già,ma inizia quello delle cazzate.Vere e proprie.Andiamo a vedere che ha combinato...

 

 

Sono in gabbia.Alla finestra ci sono le sbarre.La porta è blindata.Non sono una bestia.E poi so cavarmela da solo.Tra pochi mesi avrò 19 anni.Ormai so andare avanti.Non avevano il diritto di portarmi qui.E nemmeno di impicciarsi degli affari miei.A loro non deve importare se mia madre è morta quando avevo dieci anni di tumore.A loro non deve importare se da quel giorno in poi mio padre ha cominciato ad ubriacarsi,a stare fuori tutta la notte,se le mie sorelle hanno cominciato a vendere il loro corpo quando erano ancora bambine per poter mangiare un pezzo di pane al giorno e per poter vivere nella lurida soffitta dove sono cresciuto.A loro non deve importare.

 

 

Arrivo davanti la porta blindata.Dietro c'è il ragazzo.Un caso abbastanza difficile mi hanno detto...omicidio volontario...estraggo le chiavi da una tasca della mia giacca.Prendo un bel respiro prima di entrare.E' il mio primo caso...non ho che 20 anni,ho studiato tantissimo per poter laurearmi in psicologia in poco tempo...ma la soddisfazione ripaga la fatica,i sacrifici...

Infilo la chiave nella toppa e apro la porta.Mi appare un ragazzo dai lineamenti dolci,che guarda verso la finestra.Ha indosso una cannottiera bianca,leggermente sporca...

E' seduto ad una sedia dietro il tavolo.Vado verso lui.

 

 

Mi ripeto da ore che non devo piangere.Io l'ho fatto per le mie sorelle.La mamma mi diceva che dovevo proteggerle,e io l'ho fatto.Ho obbedito a mia mamma.E' un reato tenere fede ai ricordi...?

All'improvviso sento la porta che si apre.Continuo a guardare la finestra.Mi hanno detto che devo parlare con uno psicologo... non sono mica così complessato...

Sento dei passi che si avvicinano a me.Mi giro verso il rumore e vedo un ragazzo che avrà più o meno la mia età.Non può essere lui lo psicologo.E' troppo giovane.Bah,non mi interessa.Mi giro di nuovo verso la finestra,cercando di guardare oltre le sbarre...lì dove vi è il mondo vero...qui dentro sembra tutto finto...è tutto così irreale...

 

 

Mi siedo davanti il ragazzo.Lui continua a guardare verso la finestra.Prima si è girato un attimo verso me,e non ho potuto fare a meno di notare che ha un viso davvero molto dolce...e bello...

Poso il mio materiale sul tavolo mentre continuo a guardarlo.E ora...?Cosa dirgli...?

"Ehm!" Dico piano,tossendo leggermente.Lui si gira verso me con un'aria abbastanza scocciata e scettica.Non dice nulla.Scruto il suo viso lentamente.Deve esserci un errore...questo ragazzo non può aver commesso un reato...ha un viso troppo dolce... sembra quasi una ragazza...è davvero bellissimo...

 

 

Il ragazzo mi fissa.Cattura ogni singola parte del mio viso con lo sguardo.Alzo lentamente un sopracciglio prima di parlare.

"Bè?Che c'è?Cos'ho di strano?Mai visto un ragazzo prima d'ora?"

 

 

Arrossisco.Non mi ero reso conto di guardarlo così intensamente.Scrollo la testa e tento un sorriso.

"Scusa...pensavo"

 

 

Però ha un bel sorriso.E anche una bella voce.E' un pò rude...forte...mi dà un senso di sicurezza che non avevo più provato da dopo che la mamma era morta...

Ma non abbasso le difese.Questo qui appartiene alla mischia che vuole solo farsi gli affari miei.Ma non hanno una vita?A loro non accade mai nulla?Perchè non possono impicciarsi di quello che accade a loro?

Perchè devono dare una spiegazione a ciò che ho fatto?Ho ucciso una persona,e allora?Stava picchiando mia sorella.Se lo meritava.

 

 

Ora il ragazzo mi guarda.Devo parlare.Devo.

"Tu...sei Kouyou,vero?"

Lui annuisce leggermente.

"Io...sono Ryo Suzuki,sono...lo psicologo incaricato di occuparsi del tuo caso...dovremo...stare insieme quasi ogni giorno fino al giorno dell'udienza,tra tre mesi...io posso aiutarti,se mi riterrai degno di conoscere la tua storia...e se te la sentirai di parlare di te,della tua famiglia...e di cosa ti ha portato qui..."

 

 

Il ragazzo comincia a parlare.Sembra davvero impacciato e in imbarazzo...ma chi se ne importa...non ho tempo per pensare a lui e a quanto possa essere incapace nel fare il suo lavoro.Io devo pensare ad uscire di qui.Io devo tornare a casa.Se non lavoro mio padre non può prendere le medicine.E Akane è costretta a tornare in strada,di notte...ora che Saciko non può lavorare perchè si deve prendere cura del papà...

Rabbrividisco come sempre al pensare alle mie sorelle sul marciapiede.Puttane.Le mie sorelle sono delle puttane.Di giorno lavorano in una piccola fabbrica di tabacco a Ginza...di notte indossano minigonna e tacchi a spillo e non sono più persone.Non sono più delle giovani donne belle,allegre,spensierate.Di notte diventano oggetti di uomini che non sono degni di essere chiamati come tali.

 

 

Vedo il ragazzo irrigidirsi improvvisamente.Insintivamente gli prendo una mano.

"Te la senti di parlarne...?"

 

 

Al contatto della mia mano con la sua il mio corpo è attraversato da un brivido.Lo guardo negli occhi.Ha degli occhi bellissimi,nocciola,di una forma strana.Degli occhi che mi piace guardare.Degli occhi nei quali mi piace perdermi...

Scrollo la testa e ritiro la mano.

"No.Non me la sento.E poi perchè dovrei parlarne con te?Nemmeno ti conosco."

 

 

"Sai il mio nome,il mio cognome.Cos'altro vuoi sapere...?"

Mi chino vero lui,il mio viso e il suo sono vicinissimi ora,tanto che posso sentire il profumo della sua pelle.Lo guardo serio negli occhi.

"Non devi parlarne per fare un favore a me.A me non interessa di quello che è successo.E' solo il mio lavoro.Ma per te è qualcos'altro di più importante.Rischi di passare buona parte della tua vita in carcere,Kouyou.Se vuoi farlo...per me fa pure.Io non perdo niente.La vita è la tua,non la mia"

 

 

Il mio viso e il suo sono vicinissimi.Lo guardo freddamente.Però...davvero niente male lo psicologo.E poi sembra avere anche un bel caratterino.Ma non mi faccio certo mettere i piedi in testa da uno come lui.

"E allora se non perdi niente lasciami stare.Fammi andare in carcere per 30 anni.Fregatene di me.La vita è la mia,non la tua,l'hai detto tu."

 

 

Gioca a fare il duro questo ragazzino.Mi alzo da lui e appoggio la schiena alla sedia.

"Me ne sarei già fregato,credimi.Ma dato che è il mio lavoro,e devo per forza seguire il tuo caso almeno per i prossimi tre mesi, devo provare a cavarti di bocca qualche parola."

 

 

Mmm...mi piace davvero questo qui.E' deciso.Ostinato.

"Tanto per quanto io possa parlarne non capirai mai davvero cosa è successo.Li conosco quelli come te.Sono nati al Saint Luke,sono cresciuti in un bel quartiere del centro,tutte le domeniche shopping a Shibuya con la famiglia,scuola privata,a 20 anni già laureati grazie alle buone parole del papà."

 

 

Questo è davvero troppo.Scatto in piedi,sbatto le mani sul tavolo che ci divide.Lui sussulta leggermente.

"Ma cosa ne vuoi sapere tu?!Mio padre ha abbandonato me,mia sorella e mia madre quando io non ero ancora nato e mia sorella aveva appena tre anni!Mia madre è morta quando io ero appena bambino!Io e Sakumi siamo cresciuti in orfanotrofio!E quando avevo 13 anni ero già per strada a vendere sigarette per pagarmi gli studi!L'ho fatto fino a pochi mesi fa!Se sono laureato e già lavoro a 20 anni è solo merito mio!"

 

 

Il ragazzo respira irregolarmente.Io lo guardo appiattito contro lo schienale della sedia.Vedo che abbassa lo sguardo e il suo bellissimo viso si incupisce.Probabilmente gli fa male parlare di sè stesso.Abbasso lo sguardo anche io.Forse potrei parlare con lui.In fondo non è messo molto meglio di me...

 

 

Mi siedo con lo sguardo basso e le mani ancora poggiate sul tavolo.Scrollo quasi impercettibilmente la testa mentre cerco di riprendere la calma.

"Kouyou...dovresti parlarne.Io non ho mai ucciso nessuno,ma credo di poter capire come ci si sente"

 

 

Alzo lo sguardo su di lui,poi guardo verso la finestra.

"Quello è solo l'ultimo dei miei pensieri"

Rivedo mia sorella Akane,i vestiti scomposti,il trucco sbavato,su quel letto,che cerca di ribellarsi dalla presa di quel mostro,che le sta sopra a cavalcioni,le tiene i polsi,le succhia avidamente la pelle sul collo.E poi le grida di Akane...

"Kouyou!Non piangere..."

E' la voce del ragazzo a riportarmi al presente.Sto piangendo?Mi porta una mano al viso,raccoglie qualche lacrima con la punta delle dita,accarezzandomi lievemente.

"Non piangere..." ripete,dolcemente.E' scomparsa ogni minima traccia di ira dalla sua voce.

 

 

Gli sfioro piano una guancia con le dita.Vuole fare tanto il duro...ma invece è solo molto fragile.Gli sorrido dolcemente.

"Ascolta,Kouyou...ho visto di persona come tengono le celle qui dentro,e non mi sembra giusto tu debba vivere in un posto del genere...non ancora...se vuoi...puoi venire a vivere a casa mia e di mia sorella,puoi occupare la sua stanza per i prossimi mesi, lei sta frequentando uno stage in Europa...se vuoi,puoi venire a casa mia già dalla settimana prossima...chiederò in direzione,ma non credo ci siano problemi..."

 

 

Lo guardo con gli occhi velati dalle lacrime.E' l'unica persona che si sia mai presa cura di me.Nemmeno alle mie sorelle in fondo importava davvero di me...e poi mi conosce da appena 10 minuti...

Annuisco piano.

"Grazie..."

Una sera della settimana dopo.Sono seduto sul letto della mia cella,la valigia pronta poggiata accanto a me.Mi guardo le scarpe.Io e Ryo ci siamo visti ogni giorno per tutto il giorno dalla settimana scorsa...mi sono accorto di provare un'attrazione fortissima per lui...Alzo la testa di scatto quando sento la porta aprirsi.E' lui.

 

 

"Salve Kouyou!"

Lui mi sorride.Dei quanto è bello...sono davvero attratto da lui...chissà,magari potrebbe nascere qualcosa tra noi,prima o poi...Usciamo insieme dal carcere.Arrivati a casa mia mangiamo velocemente,gli mostro la stanza dove dovrà stare e vado in camera mia per prepararmi per la notte.

E' notte fonda ormai.Sono già tre settimane che Kouyou sta a casa mia.Sono stanco ma non riesco a dormire.Penso a lui.Lui è nella stanza vicina alla mia,cazzo...e io non posso far finta di non aver voglia di andare da lui e farlo mio...deglutisco e chiudo gli occhi.All'improvviso sento una porta che si apre e dei passi che vengono verso la mia stanza.Apro gli occhi e mi volto verso la porta aperta.C'è Kouyou.Mi alzo a sedere.

"Kouyou...cos'è successo...?"

 

 

Deglutisco piano.Lui è lì,seduto su quel letto.Sento il bisogno di dormirgli accanto... solo questo...per sentirmi al sicuro...oggi,8 anni fa,la mia vita crollava inevitabilmente...

"Ryo posso...posso dormire con te...?"

 

 

Arrossisco leggermente mentre mi protendo per accendere la luce.Socchiudo leggermente gli occhi e noto che ha gli occhi lucidi.

"Hai...hai pianto,Kouyou...?"

Lui annuisce impercettibilmente.Io batto due volte sul letto accanto a me.

"Dai...vieni qui."

 

 

Vado verso lui con il cuore in gola.E' inutile che continuo a negare.Non voglio dormire con lui solo perchè mi sento insicuro...voglio stare semplicemente un pò a contatto con lui...

Lui scosta le coperte e mi fa spazio sul letto.Mi siedo accanto a lui...

 

 

Gli sistemo le coperte addosso,sfiorandogli leggermente il corpo e rabbrividendo a ogni minimo contatto.

"Kouyou...perchè hai pianto?"

Lui si limita a guardarmi e a scoppiare in lacrime di nuovo.

Dopo un attimo di indecisione lo abbraccio e lo stringo forte a me.

"Kouyou...cosa succede?Me lo dici cosa succede?E cosa è successo,magari..."

Mentre parlo gli accarezzo leggermente la schiena.Lui si stringe forte a me e sento il suo corpo tremare lievemente.

 

 

Mi lascio stringere dalle sue braccia forti e mi tengo stretto a lui.Non ho voglia di parlarne ora.Forse domani mattina.Ma ora no.Alzo il mio viso verso il suo.Siamo così vicini...

 

 

Vedo il suo viso davanti al mio,vicinissimo.

"Kouyou..."

Gli metto una mano su una guancia,raccolgo con il pollice una lacrima accarezzandolo.

"Sei bellissimo..."

I nostri visi si avvicinano piano.Il contatto fra le nostre labbra è minimo...è un bacio lieve...timido...dolce...

Mi guarda intensamente prima di poggiare di nuovo le sue labbra sulle mie,e io questa volta sono deciso a non farlo scappare via...allora gli schiudo le labbra con la lingua...

 

 

Spalanco gli occhi quando sento la sua lingua dentro la mia bocca...ma presto lo stupore lascia spazio al piacere...le nostre lingue si toccano,si ritraggono,lisciano il palato,poi si incontrano ancora,e ancora,e ancora...mentre ci baciamo porto una mano sulla sua nuca e lo gratto piano con le unghie...

 

 

Quando è finita l'aria ci stacchiamo,anche se a malincuore.Sorrido senza dire nulla.Sento che sono caldo sulle guancie.Anche lui è rosso...è così bello...

 

 

Gli sorrido.

"Lo volevo da morire questo bacio..."

 

  
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