“Death, death, death the little pig, death, death, death ,death the little pig….”
Questa canzone risuonava cupa nel bosco dove un coniglio, un enorme coniglio con un sorriso folle e due occhi scintillanti nell’oscurità fissava il maialino che si dimenava tra le sue zampe rosse e bianche, strepitando e gemendo dalla paura.
“Fermo piccolo maialino” il sorriso si allarga sul suo volto, prende il pugnale dal fodero nella maglietta colorata a mosaico “buono piccolo non urlare” ride malvagio, non ci pensa due volte e gli fa uno squarcio sullo stomaco con un urlo del animale, il temporale iniziò imperioso e continuò tutta la notte….
Casa di Jake
“Maaaaaaaaa!!!! ESCO!!!”
“Si va bene caro”
Un ragazzo di 16 anni, capelli castani, ciuffo a coprirgli gli occhi neri ,cappuccio costantemente calzato e cuffie a tracolla.
Esce sotto la pioggia passando per il bosco dietro casa sua, dopo dieci minuti a terra vede una palla poco più grande della sua mano, bianca e pelosa. “Ma che…???” lo sollevò, la palla si schiuse, due occhietti neri dolci e coccolosi, in un musetto sporco di sangue lo fissano calorosi, sotto di lui il corpo mezzo mangiucchiato di un maialino.
“Ma che cazzo?!” si allontana portando con sé il coniglio torna a casa e corre in camera, poggia l’animale sul letto, che si guarda in torno sorridendo. Il ragazzo lo pulisce ma una macchia permanente rimane sul orecchio sinistro.
“Tzè è impossibile toglierla, chi sa cos’avrai passato piccoletto!”
Lo mette in una gabbia , “Tesoro è pronta la cena!”
“Arrivo” chiude la gabbia e se ne va.
‘Oh simpatico questo umano’ apre la gabbia con le zampe leste e ormai abituate ad usare lame di vario tipo, esce inquadrando male i pupazzi. Essi lo fissano con i loro occhi neri e freddi.
Un sorriso sadico sfigura il viso del coniglio che sta dritto sulle zampe posteriori, sfila un coltellino da una fodera nascosta e inizia a “squarciare” più che aprire i pupazzi, preso da una malsana follia ‘smile bunny, smile, smile, smile bunny!!!’