Più aspro che dolce.

Sylvie era così coraggiosa, pensò Sharon con un sospiro, mentre leggeva di come la sua eroina preferita aveva appena ordinato al proprio servo di baciarla, con una semplice parola.

Le loro labbra erano così vicine e l'atmosfera così perfetta e a Sharon mancava il respiro, quando sentì la porta dello studio aprirsi con un debole cigolio.

La giovane non alzò lo sguardo, facendo finta di non averlo notato, ma stava fingendo anche di leggere. Prestava tutta la sua concentrazione ai passi dell'uomo, fissando una parola tra le tante scritte in quella pagina senza vederla.

Break le si avvicinò. Era appena tornato a casa in carrozza da Pandora, aveva portato con sé aria di boschi e di nebbia e di cavalli, e Sharon notò brevemente che non aveva ancora cambiato camicia.

“Cosa leggete, milady?”, il suo tono non era stanco, e Sharon si rilassò appena sul divano, buttando fuori l'aria che aveva trattenuto senza rendersene conto, preoccupata come sempre per il suo fratello maggiore e le sue escursioni segrete.

“Un libro”, fu la sua risposta scontata, e Break ridacchiò e si avvicinò di più, sbirciando dall'alto i fogli biancastri.

“Che libro?”, insistette, e Sharon si portò il volume al petto istintivamente, guardandolo in volto per la prima volta. Break mancò di notare che lo sguardo rosato si era soffermato troppo sulle sue labbra, le iridi colme di luce mielata mentre lo scrutavano in volto assorte, passando dagli occhi color papavero alla bocca delicata.

“Baciami”, mormorò, e Break si sedette accanto a lei. “E' il titolo del libro”, si affrettò ad aggiungere, sgridando il proprio cuore per aver accelerato il battito senza il suo consenso.

Break allungò un braccio lungo lo schienale alle spalle di Sharon, avvicinandosi a lei per sbirciare tra le righe del romanzo.

Adesso!, la incoraggiò Sylvie dall'alto della sua coscienza, e la presa della ragazza sulla copertina del libro si irrigidì.

“Oh? E' per caso uno di quei famosi romanzi inappropriati?”, disse Break con un ghigno incosciente, e il suo respiro era troppo vicino, e la sua voce così calda che le orecchie di Sharon presero fuoco, e non ce l'avrebbe mai fatta a guardarlo negli occhi e no, non era in grado di affrontare il suo unico pensiero costante in un dialogo a quattrocchi così ravvicinato. La coscienza di Sharon sbandò quando Break appoggiò il mento sulla sua spalla, l'occhio vermiglio che vagava tra le pagine del libro, così distratto, e il suo dolce profumo di cannella le inondò i sensi e santo cielo, sarebbe svenuta a momenti.

Sharon si alzò goffamente, senza voltarsi indietro, blaterando qualche scusa insensata con il volto così in fiamme che il rossore le arrivava fino alla fronte e alla punta delle orecchie. Si lasciò alle spalle un Break confuso, che osservava la gracile figura della sua principessina allontanarsi, mentre quest'ultima malediceva tra sé e sé l'adolescenza, e Sylvie, e il proprio cuore che ancora non si calmava, e quel dannato Cupido portatore di disgrazie agrodolci.

Naito's corner 

Mi dispiaaace. Oggi mi sono accorta che non ho mai scritto niente sull'adolescenza di Sharon e quindi ho rimediato immediatamente.
Beh, sì, penso che abbia 13 o 14 anni, intorno a quell'età insomma. E Break è mona.
Grazie per aver letto fin qua, Naitomeru.