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Autore: akyoko_86    22/06/2007    8 recensioni
Ho deciso di pubblicare una songfic a capitoli. Ranma decide di partire per tornare ad essere un vero uomo, ma come la prenderà Akane? E quando tornerà lei sarà lì ad aspettarlo?
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un attimo di pace

Un attimo di pace

Una song-fic sulle note della famosa canzone di Ramazzotti. I personaggi invece appartengono alla Divina Takahashi e agli aventi diritto. A me va solo il merito (se di merito si può parlare) di averli legati insieme.

-Ho deciso di partire per la Cina- questa volta il mio volto serio deve aver convinto tutti delle mie intenzioni, perché i loro sguardi si sono fatti pesanti mentre mi scrutano. La colazione ancora

intatta sul tavolo.

-Non so quanto starò via, potrebbe volerci molto tempo- ammisi.

-Ma... e il tuo fidanzamento con Akane?- Soun mi fissa preoccupato, questa volta però non posso rassicurarlo, non ora. Mi alzo senza rispondergli. Devo fare una cosa prima.

La guardo.

E' rimasta seduta, confusa dalla mia rivelazione.

-Ti devo parlare, in privato- mi avvio verso la palestra. Sento i suoi passi leggeri che mi seguono, mentre ripasso il discorso preparato per quest'occasione.

Seduta di fronte a me aspetta che io parli, forse che le dia una spiegazione.

Prendo un respiro più profondo per farmi coraggio.

-Voglio tornare normale, lo capisci vero?

Lei annuisce silenziosa continuando a fissarsi le mani appoggiate sulle gambe.

-Ma non lo voglio solo per me- non riesco più a guardarla e volto il viso. Riesco a percepire il rossore che deve avermi già invaso le guance.

Sento i suoi occhi su di me.

-Partirò questa sera, ma non so quando tornerò... perciò...- la mia gola è secca, non so come dirglielo.

-Vuoi lasciarmi?- lo sussurra appena.

-Non ho detto questo!- mi agito, non voglio che fraintenda, non questa volta.

-Volevo... ecco, io volevo sapere... - maledizione, devo dirglielo! -...se tu te la senti di...aspettarmi- ci sono riuscito, ora però sento il cuore che preme contro il petto in maniera quasi dolorosa.

Cosa farei se mi dicesse no?

Mi guarda stupita, ma non accenna a rispondere.

A cosa starà pensando?

-Puoi anche non rispondere subito- sono codardo o masochista?

Voglio veramente rimandare per paura di ciò che mi dirà allungandomi da solo la pena?

-Me lo dirai questa sera- in fondo è meglio così, deve avere il tempo per riflettere.

Mi alzo.

-Ci vediamo più tardi- per il momento non le dirò di più.

-Nabiki, vorrei parlarti- mi guarda incuriosita mentre entro nella sua stanza.

-Cosa c'è Ranma?

-Vorrei chiederti di non dire a nessuno della mia partenza, almeno fino a domani- questa volta nessuno deve disturbarmi.

-Perché dovrei farlo?

-Ho bisogno di chiarirmi con Akane prima di partire, senza che qualcuno si intrometta.

Rimane in silenzio per qualche secondo.

-D'accordo, fino a domani mattina- non mi degna più di uno sguardo segno che per lei la discussione è conclusa.

Mi allontano sorridendo. Pensavo di doverla comprare, ma evidentemente vuole molto bene a sua sorella.

"oggi io non ho proprio voglia

di vedere gente intorno

chiudi tutte le porte

oggi dico no a chi mi imbroglia

chi manovra ogni giorno

verità capovolte..."

Non voglio vedere nessuno, perché so già che Shan-pu, Ukyo e Kodachi cercherebbero di fermarmi o tenterebbero di ingannarmi in qualche modo. E noi finiremmo per litigare un'altra volta.

Ho passato il giorno con la mia famiglia e con i Tendo. Cerco di imprimermi tutto nella mente prima di andarmene.

Akane è stata quasi sempre in disparte, ma non importa, avrò tempo per parlare con lei.

Sto finendo di preparare lo zaino, quando sento la porta scorrere e mi interrompo.

Akane.

-Posso entrare?- probabilmente vuole darmi una risposta.

-Ehm, possiamo parlarne dopo?- mi alzo guardandola.

Ora è turbata, non capisce, così mi avvicino e le sussurro in un orecchio che sarei andato in camera sua dopo aver salutato tutti per poterle parlare in pace.

-Lasciami la finestra aperta- non posso impedirmi di arrossire, ma oggi non mi farò sconfiggere dalla mia timidezza.

La vedo annuire prima di lasciarmi nuovamente solo.

Questa sua serietà mi spaventa, ma andrò fino in fondo anche se mi dovessi condannare da solo.

-Ciao a tutti- sorrido guardando ognuno di loro.

Mi mancheranno.

Soun mi mette una mano sulla spalla commosso, Kasumi sorride e sua sorella mi fa l'occhiolino.

Mia madre mi abbraccia, mentre mio padre si limita ad una pacca affettuosa.

Poi c'è lei.

So che la rivedrò tra poco, ma questo momento è comunque pesante per entrambi.

-Ciao Ranma... torna presto- sorride, ma i suoi occhi sono tristi.

-Sì- preferisco non aggiungere altro perché tutto il resto dovrà sentirlo solo lei.

Me ne vado. Aspetterò al parco che tutti si addormentino.

La finestra è aperta.

Chissà se è ancora sveglia... non dovrò attendere molto per scoprirlo.

-Pensavo non venissi più- è seduta sul letto nella penombra della sua stanza.

-Sciocca, lo sai che mantengo sempre le promesse- poso a terra l'ingombrante zaino.

Non so se riuscirò a dirle ciò che vorrei. Forse con questo viaggio la perderò per sempre, potrebbe dimenticarmi o semplicemente rifiutarmi.

So però che devo partire e questa volta le dirò tutto, è la mia unica possibilità.

"me ne sto qui da solo con te

e il pericolo che c'è

lo terremo a distanza

me ne sto qui da solo con te

voglio farlo prima che

il cielo crolli sulla stanza..."

Mi siedo a terra aspettando in silenzio la sentenza.

Lei scivola piano dal letto per mettersi di fronte a me.

-Io ti aspetterò- il suo tono è deciso mentre mi guarda.

Tu-tum.

Dio, non mi ero accorto di aver trattenuto il fiato.

Agisco senza pensarci e l'abbraccio.

Il calore del suo corpo contro il mio mi dà sicurezza e questa volta nessuno potrà interrompermi.

"fammi respirare solo un attimo di pace

questo sorso d'aria pura fin che c'è

voglio dedicarmi solo agli affetti a me più cari

specialmente se si tratta di te"

Respiro profondamente per sentire la sua presenza contro il mio petto. Anche lei mi stringe, le sue mani sulla mia schiena afferrano il tessuto della mia casacca.

Teme forse che scappi?

Mi sciolgo dall'abbraccio per prenderle una mano, ma non le lascio il tempo per parlare perché le infilo un anello nell'anulare.

Una semplice fedina bianca.

Si guarda la mano stupita e confusa. Le sorrido imbarazzato mentre alzo la mia per mostrarle lo stesso identico anello.

Ha capito.

Si porta l’altra libera alla bocca continuando a guardare prima la sua mano e poi la mia.

Piange.

-Posso...baciarti?- quanto mi costano queste parole, ma lo desidero troppo.

Mi sorride tra le lacrime avvicinandosi leggermente a me. Le prendo il volto tra le mani guardandola negli occhi. Non mi è mai sembrata così bella.

La bacio.

Dopo tanto tempo, finalmente ci siamo trovati, ora posso tenerla tra le braccia senza la paura che mi rifiuti.

Rimaniamo stretti senza parlare, godendo solo del calore dell'altro.

La sento trattenere un singhiozzo, poi un sussulto finché le sue spalle cominciano ad agitarsi visibilmente.

La stringo maggiormente come per proteggerla.

-Non partire- mi supplica.

-Devo farlo- so che questo la farà soffrire.

-Allora portami con te- mi guarda speranzosa, ma so di doverla deludere.

-No Akane, potrebbe essere pericoloso- non voglio più che rischi la vita.

-Non mi importa!- è decisa, apre l'armadio e tira fuori uno zaino.

-Stupida, non voglio che tu venga!- mi alzo anch'io. La vedo bloccarsi evitando il mio sguardo.

-Già, ti sarei solo d'intralcio... E' questo che pensi di me?!- stringe i pugni dalla rabbia.

-Non riesci a capirlo? Non voglio che tu torni in Cina!- anch'io alzo la voce.

Riusciamo a litigare anche in questo momento, è assurdo.

Mi volto frustrato evitando di aggiungere altre parole che potrebbero peggiorare la situazione, ma lei si butta contro di me abbracciandomi da dietro facendomi quasi perdere l'equilibrio.

-Perdonami Ranma- mi stupisco che sia così remissiva nei miei confronti, sarà dovuto al fatto che non ci vedremo per un po’.

Le stringo la mano appoggiata sul mio petto con la sinistra. I nostri anelli si urtano con un leggero rumore metallico.

Torno a guardarla scivolando tra le sue braccia e la bacio nuovamente. Devo essere arrossito, ma non mi fermo. Sento il suo respiro confondersi con il mio.

Separo le nostre labbra per incontrare i suoi occhi.

-Ora non è tempo per stare insieme, ma tornerò... te lo prometto- il suo stupore mi fa sorridere.

Non credeva sarei mai riuscito a dirle una cosa del genere?

"fammi assaporare questo attimo di pace

per sentirlo fino in fondo dentro me

oggi che anche i sogni atterrano e chiudono le ali

perché tempo di volare... non è... non è..."

Mi fermo ad osservare Nerima, con lo zaino che mi pesa leggermente.

O forse è il mio cuore?

"vista la città dalla collina

sembra un gigantesco flipper

con tutte quelle luci...

anche se questo un gioco non è

le palline siamo noi

schizzate in una folle danza..."

La mia vita è sempre stata incasinata da questa mia maledizione, ma ora cercherò di porvi rimedio.

Per lei.

Chiudo gli occhi respirando la brezza leggera di questa notte ripensando al calore del suo corpo stretto al mio. Ne sento già la mancanza, ma devo resistere.

Le immagini dei momenti appena trascorsi tornano alla mia mente facendo rivivere quelle sensazioni...

-Rimani con me stanotte- lo sussurra piano e vedo il suo viso diventare di un rosso acceso, stupita della sua stessa audacia.

Io non devo essere da meno, sento bruciare le guance.

-Ma.. tu vuoi...- cerco di chiedere, ma lei mi poggia un dito sulla bocca per farmi tacere.

-Non aggiungere altro, sono già abbastanza imbarazzata!- si agita.

Si alza in punta di piedi per baciarmi, la stringo per la vita ed elimino la distanza che separava le nostre labbra. Questa volta però le nostre lingue si incontrarono con più necessità, quasi temessero di non ritrovarsi più.

Le accarezzo la schiena attraverso il sottile pigiama mentre sento il suo tocco caldo contro il mio petto. Le sfioro la vita insinuando due dita sotto la leggera maglietta di cotone per sentire il tepore della sua pelle.

Sospira contro le mie labbra.

Con l'altra mano l'avvicino maggiormente a me premendo sulla sua schiena per poi lasciare che scivoli sotto il suo braccio accarezzandole la base del seno con il pollice.

Se non dovessi lasciarla tra poco, probabilmente non avrei mai trovato il coraggio di stringerla così.

La sento tentare incerta di slacciarmi la casacca. Le lascio le labbra per aiutarla mentre mi concentro sul profumo della sua pelle e dei suoi capelli.

La sua carezza sulle mie spalle mentre spinge il tessuto per liberarmene mi fa impazzire.

Piano piano le alzo la maglietta non interrompendo mai il contatto con il suo corpo continuando a fissarla per accorgermi di qualsiasi sua incertezza, ma il suo sguardo è sereno.

Gliela sfilo completamente osservandola per un attimo, sorridendo quando lei si porta imbarazzata le braccia contro il seno per coprirsi.

Mi avvicino al suo orecchio raccogliendo tutto il coraggio come se dovessi combattere contro un nemico potentissimo.

-Sei..sei bellissima- glielo sussurro quasi fosse un segreto che le svelo.

-Dici davvero?- cerca i miei occhi.

Annuisco grattandomi la nuca, probabilmente ora sulla mia fronte si potrebbe cuocere un uovo.

Mi sta baciando.

"fammi respirare solo un attimo di pace

questo sorso d'aria pura fin che c'è

voglio dedicarmi solo agli affetti a me più cari

specialmente se si tratta di te"

Che strana sensazione sentire il suo corpo nudo sotto il mio mentre sussurra il mio nome.

-Sei sicura?- sento che ha paura.

-Sì

"fammi assaporare questo attimo di pace

via da ogni guerra che anche tu non vuoi

dalle raffiche di immagini e spargimenti vari

d'inchiostro velenoso intorno a noi..."

Non credevo che l'avrei mai ammesso, ma adoro stare con lei. Senza litigi e stupide discussioni, ma semplicemente noi.

La guardo lì al mio fianco, con il viso abbandonato sul cuscino, i capelli disordinati e gli occhi chiusi. Le asciugo le ultime tracce di lacrime con un dito, accarezzandole le guance.

Non volevo farle male.

I suoi occhi lasciano scivolare altre gocce di pianto mentre si aprono nuovamente per guardarmi.

-Scusa- le dico imbarazzato.

-Non piango per quello.

Lo so.

-Ma quanto sei frignona oggi!- fingo di essere seccato -Mi pare di averti già detto che sei più carina quando sorridi, no?- ora sono serio.

Tra poco me ne andrò.

-Già- ride tra le lacrime. Appoggia la testa sul mio petto accarezzandolo piano.

Questi sono gli ultimi attimi di pace prima di salutarci.

"un momento così

chissà quando poi ritornerà

un momento così

io vorrei davvero fosse la normalità"

La stringo per infonderle un po’ di coraggio. Entrambi vogliamo godere di questa sensazione di tranquillità.

"fammi respirare solo un attimo di pace

questo sorso d'aria pura fin che c'è

voglio dedicarmi solo agli affetti a me più cari

specialmente se si tratta di te"

Mi sollevo piano mentre lei si siede coprendosi con il lenzuolo. Velocemente mi infilo i boxer nel letto per potermi alzare.

Ancora ci imbarazza la nostra nudità, ma avremo tempo per abituarci un giorno.

Le passo la maglietta del pigiama e finisco di vestirmi. Entrambi rossi evitiamo di guardarci fino a quando raccolgo lo zaino e mi avvicino alla finestra.

Un ultimo bacio triste e disperato .

"fammi assaporare questo attimo di pace

per sentirlo fino in fondo dentro me

oggi che anche i sogni atterrano e chiudono le ali

perché tempo di volare... non è... non è...

oggi che anche i sogni atterrano e chiudono le ali

perché tempo di volare... non è... non è..."

Le accarezzo la guancia cercando di imprimermi bene nella mente ogni più piccolo particolare del suo viso.

-Ti aspetterò Ranma- dice come per confermare la nostra promessa.

Le bacio la fronte per cercare un ultimo contatto con lei.

-Tornerò da te.

Salto dalla finestra e mi allontano veloce nel buio della notte.

Tornerò e da quel momento potremo finalmente stare insieme.

Per sempre.

NOTA AUTRICE:

Questa canzone mi ha ispirato e la vicenda può concludersi così, però sarebbe mia intenzione continuarla per raccontare il ritorno di Ranma. Voi cosa ne dite?

Un bacione,

Aky

  
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