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Autore: Gold93    04/12/2012    9 recensioni
Per volere di un folle autore, quale io sono, Morgana e Merlino si ritrovano costretti a parlare di loro due.
Il tutto sfocia in un'ammissione imbarazzante di Morgana seguita da uno scambiò di battute in un'antica lingua...
Genere: Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merlino, Morgana | Coppie: Merlino/Morgana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Satira Merliniana'
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You two need to talk

 
Non poteva accettarlo.
Lei, la strega Morgana Pendragon, signora oscura rinomata in tutte le terre, nonché sacerdotessa dell’antica religione, messa nel sacco da un folle autore di fan fiction.
Aveva già osservato quelle bizzarre magie dei comuni mortali moderni e capì subito che da esse non aveva di che fidarsi.
Per una volta il destino non le fu avverso, poiché nessuno scriveva chissà quali grandi cose su di lei e sebbene lo nascondesse, la cosa le rodeva un po’.
Ma visti i risultati e il declino della virilità dei cavalieri di Camelot, si rilassò, infondo tutto andava a suo favore e forse qualcuno sarebbe andato da lei –strisciando e implorando pietà, ma questi sono dettagli- chiedendole di assumere il comando.
E mancava davvero poco, fino a quando anche lei venne inserita nel circolo di follia.
Tutto ebbe inizio quando qualcuno ebbe la malsana idea di accoppiarla niente poco di meno che con Merlino, una certa Morganalastrega … come osasse poi codesta autrice portare il suo nome, Morgana stessa non riusciva a spiegarselo.
Ma tornando al punto principale: Lei e Merlino? Sarebbe stato come mettere insieme Uther e la magia.
Rifiutava di capacitarsi il perché lei dovrebbe essere innamorata di quel codardo di mago, un traditore di amico, la rovina del suo destino.
Fatto sta che adesso, lei e Merlino, sedevano di fronte, presi di forza da un autore.
E questo sconvolgeva ancora di più la strega, fin’ora in quelle storie aveva trovato solo il marchio femminile, l’impronta del gentil sesso, la presenza delle belle fanciulle.
Che un maschio si dilettasse in tali attività, risultava fuori luogo, come un pesce fuor d’acqua.
Inseguito, conoscendolo a suo malgrado, la strega decretò che il suddetto autore non aveva semplicemente nulla da fare.
Ed eccoli: luce e tenebre, odio e amore, masochismo e sadomaso, su quest’ultimo parallelismo avrebbero avuto entrambi da ridire ma ahimè, la volontà di un autore eguagliava l’arroganza di Uther.
“Dunque, siamo qui oggi riuniti per celebrare … “.
“Osa sposarci in una delle tue assurde fan fiction e giuro che sarai costretto a passare al rating rosso!”
“Santo cielo quanto poca pazienza, se vuoi portartelo subito a letto bastava dirlo!”
“NO! Non in quel senso!”
“Allora quale?”
“Rating rosso … rosso come il sangue! Capisci?”
“Vorrei non poterlo capire …”
“Ti è arrivato il messaggio allora?”
“Assolutamente, sposarvi? Chi mai vi ha voluto sposarvi? Escludendo milioni di fan impazzite ovviamente”.
Il dialogo appena sostenuto snervava Morgana sotto ogni punto di vista e l’autore -cioè io- ritenne opportuno non mettere alla prova la pazienza della strega, anzi, non doveva proprio metterla alla prova se voleva reggersi con le proprie gambe!
Pensò dunque di appellarsi al più saggio dei due, non che di fronte a Morgana Pendragon in quanto saggezza si potesse essere di meno.
“Voi due avete bisogno di parlare …” iniziò l’autore, tenendo un occhio di riguardo su quelli di Morgana, non sia mai che passassero dal verde al dorato.
“Merlino, tu cosa ne pensi?” domandò infine.
“Per una volta sono d’accordo con lei” concordò purtroppo il mago “Escludendo l’ucciderti ovviamente!” aggiunse rasserenando il cuore del bravo –ma anche no- autore, il quale non si perse comunque d’animo e studiò i due con occhio da psichiatra che molti avrebbero definito folle.
Da una parte lui, il mago: in disagio e un po’ confuso, probabilmente ci aveva capito poco e nulla di quella situazione.
E da un’altra parte lei, la strega: imbronciata e le braccia conserte, in un’espressione che faceva tanto ‘Mamma, non voglio!’.
Perché Morgana sapeva bene cosa ci faceva lì e per questo si opponeva per quanto potesse e gli fosse concesso.
“Non importa quali parole tu usi, io e Merlino abbiamo chiuso!”
“Ma quindi tra voi c’è stato qualcosa!?”
“NO! Non ho detto questo, smettila di fraintendere e concentrati!”
“Okay …”
Merlino vagò il suo sguardo da Morgana al folle autore, gli occhi si spalancarono, la mascella quasi sul punto di schiantarsi a terra: sì, aveva compresso cosa stesse succedendo.
“Io e Morgana!? Sei forse impazzito? Chi vorrebbe una strega psicopatica!?”
“EHI!” esalò Morgana indispettita “Ci sono molti che mi vorrebbero!”
“Sì, probabilmente degli stolti che devono ancora conoscerti o dei masochisti!”
“E chi vorrebbe mai te! Un servo! Sei ambito solo dai cavalieri” esclamò lei maliziosa. La frecciatina centro in pieno Merlin.
In suo soccorso, venne l’autore.
“A dire il vero, ci sono molte fan che lo vorrebbero”
Morgana spalancò gli occhi, la bocca semi chiusa.
“Come?”
“Ma sì, delle fan, pensa te: una certa Katie Mcgrath* -che tra l’altro ti somiglia molto, sai?- ha detto che lo vorrebbe come animale!”
“Appunto, lo vorrebbe ma non le appartiene!” esclamò lei convinta e l’autore poté solo soppesare sulle sue parole fino a giungere ad una più che valida conclusione.
“Oh certo, appartiene ad Artù!”
“Artù!? No! Lui lo tratta sempre male!” affermò ancora convinta e stavolta l’autore non le diede corda, poiché detto dalla strega suonava molto ipocrita.
“Ha parlato la strega che più volte stava per ucciderlo!”
“Se solo non gironzolasse intorno al suo re, invece di essere fedele a me, non lo maltratterei!”
“Morgana …?”
“Che c’è adesso?”
“Ti ricordi che Merlino è qui e sente ogni tua parola, vero?”
Silenzio a quelle parole, l’immobilità di Morgana farebbe concorrenza a una statua di marmo, ovviamente la vincitrice sarebbe lei!
“Me l’hai appena fatto ricordare … “
“Felice di esserti stato d’aiuto!”
La luce omicida e i denti così scoperti da incutere al povero autore il timore di ritrovarsi davvero ad alzare il rating dal verde al rosso, intanto, Merlino, dapprima li aveva seguiti spostando lo sguardo da uno all'altro.
Poi, dopo l'improvvisa esclamazione di Morgana, aveva avuto occhi solo per lei.
Come sempre fu il pensiero della mente deviata del folle autore.
“Morgana … è così …?”
“ … certo che è così! Hai sempre preferito Artù a me!”
“Morgana, non essere sciocca, io avevo e tuttora ho degli obblighi”
“Obblighi! Sempre il dovere! La tua lealtà dovrebbe essere riposta su di me!”
“E lo sarebbe se tu non fossi così legata al tuo immotivato odio!”
“Immotivato!?”
L’autore sospirò, guardandoli litigare, sentiva che stavolta i due avrebbero chiarito, forse non del tutto ma almeno un po’.
Anzi, sicuramente solo un po’ o proprio nulla quando vide il coltello di Morgana, lanciato dalla strega stessa, deviato dalla magia di Merlino.
A momenti colpiva lui! Ritenne quindi opportuno battere in ritirata.
E sì, c’è ne sarebbe voluto di tempo per far sì che i due tornassero quelli di una volta, tuttavia, si doveva iniziare a piccoli passi e il primo di tutti è il dialogo.
Che poi lo stessero facendo in un’antica lingua, lanciandosi le peggio magie, era solo un dettaglio di poco conto.







Angolo dell’autore:

*Per chi non lo sapesse, si tratta dell’attrice che interpreta Morgana.
Detto questo, vorrei ringraziare:
- Fredlove, poiché è stata lei a linkarmi l’immagine ispiratrice, ovvero quella di sopra (Ovviamente quello non sono io, se a qualcuno dovesse venire questa malsana idea, lo sappia adesso).
- Morganalastrega, la quale mi ha permesso di citarla.
- Me stesso, per avere una mente tanto deviata quanto brillante da scrivere storie tra l’assurdo e il geniale.
Detto questo, spero abbiate apprezzato!

  
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