Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Hyrim    05/12/2012    0 recensioni
Epoca d'oro della colonizzazione Americana, inglesi e Spagnoli che non fanno altro che sfidarsi nel tentativo di affermarsi come i più potenti.
Ed è proprio in questo tempo di corsari e Pirati che il giovane Spagna, Antonio Fernández Carriedo, si trova a dimostrare il suo lato più crudele e spietato... almeno così pare voglia mostrarsi.
peccato che un giorno a raggiungerlo è una sua vecchia conoscenza... Una conoscenza che non ha alcuna esperienza in tutto ciò che riguarda il mare.
Con l'intento di riportarlo in Europa, finirà per perdersi insieme a lui in questo mondo completamente alieno alle sue abitudini, divenendo comunque il suo compagno di avventure... e forse anche qualcosa di più.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Accidenti  a te princesa! Certo che potevi anche avvertirmi prima che non sapevi nuotare!! -
Sbuffo lo Spagnolo mentre si strizzava la camicia imbevuta d’acqua. Aveva ancora il fiatone per la nuotata e in circolo l’adrenalina a mille per l’alto salto.
Esatto: salto. Era saltato di sotto dopo aver preso una buona rincorsa per evitare la roccia sottostante praticamente subito dopo che la Prussiana era finita in acqua dopo aver ricevuto la spinta.
Già arrivare e riemergere tutto intero non era stato facile, figuriamoci il dover trascinare la ragazza fino alla sponda più vicina combattendo acqua fredda e corrente!
Ma che diavolo, possibile che dovessero capitare tutte a lui!? Da quando era arrivata quella ragazza sembrava davvero essere così. Il marinaio che l’aveva spinta giù adesso lo avrebbe sentito.
Il filo dei suo pensieri fu interrotto da un altro paio di colpi di tosse provenienti in direzione della ragazza.
- Todo… Todo bien ? – Le chiese avvicinandosi, leggermente apprensivo.
- J-Ja… Sto bene. – Tossicchiò lei, alzandosi piano a sedere lì sulla roccia grigio chiaro. – L’acqua era più fredda di quel che sembrava… - Commentò.
- Ti sembrerà incredibile… ma si da il caso che l’abbia sentita anch’io, ti ringrazio. – Fu la risposta del castano, prima di alzare lo sguardo verso l’alto, in direzione della cima dell’alta gola di pietra, dalla quale i suoi uomini lo stavano ancora osservando.
- Bien. – Disse ad alta voce, quasi urlando per farsi sentire.  - Ahora teneis un hombre aquì. Potete scendere, ci penserò io a darvi le indicazioni necessarie, està bien? –
 E detto questo così fece, mentre l’albina dietro di lui si riprendeva lentamente dal volo appena fatto, gli occhi persi a scivolare distrattamente sulla superficie dell’acqua turchese che scorreva davanti a lei finchè non le parve notare qualcosa di strano.
Un’ombra. Un’ombra che scorreva poco sotto la superficie.
Vinta dalla curiosità raccolse le forze e si alzò in piedi, ma nello stesso momento in cui lo fece ci fu un guizzo e l’ombra scomparve.
Julchen si passò una mano sul viso, scuotendo la testa. Certo che doveva averla data davvero forte la botta all’impatto con la superficie dell’acqua.
- Entonces, si può sapere cosa ti può mai essere saltato in mente!? Dove hai la testa!?
Potevi ucciderla! E di conseguenza matar a mi también , dato che sono stato abbastanza pazzo dal gettarmi in suo soccorso!! -
- M-Ma… Capitano, non avevate l’obbligo di buttarvi! Anzi…!
Non avevo valutato neanche minimamente l’ipotesi che si sarebbe tuffato subito dopo di lei! – Si giustificò il marinaio alzando le mani in segno di resa. - Lo siento. Non intendevo provare a ferirvi. -
Lo Spagnolo sbuffò – Claro, tu miravi ad uccidere soltanto lei! – Lo accusò di nuovo. – E va bene, basta. Statemi a sentire tutti quanti adesso!! Per quanto questa donna possa essere petulante, insopportabile e fastidiosa…  Da questo momento è stata ufficialmente posta sotto la protezione Spagnola, claro!? E se qualcuno dovesse anche soltanto pensare di venir contro a questa legge… - Negli occhi color smeraldo del giovane pirata saettò per un attimo un appena visibile riflesso di rabbia - …Ne pagherà le dovute conseguenze. Sono stato abbastanza chiaro!? -
Il coro di marinai rispose immediatamente. – Sì capitano! -
Antonio incrociò fisso lo sguardo con l’uomo che aveva avuto la grande idea di liberarsi in quel modo dell’albina, l’unico che non aveva ancora risposto.
- He dicho… Sono stato abbastanza chiaro!? – Chiese nuovamente sibilando.
- Trasparente. – Rispose l’altro con tono di chi è tutt’altro che d’accordo, tuttavia non poté fare altro.
Una persona sotto la protezione della Spagna era una persona per legge intoccabile per legge.
Non che Julchen ne avesse davvero bisogno… a parere di lei.
Si portò le mani a strizzarsi i capelli fradici e tornò verso gli altri.
Notò subito che qualcosa non andava negli sguardi di tutti. Cosa c’era che non andava adesso!?
Abbassando lo sguardo notò chiaramente come la sottile e scollata camicia bagnata le rimanesse appiccicata al corpo e fosse semi trasparente, cosa che la spinse a coprirsi con le mani restituendo a tutto il gruppo un’occhiataccia. Tsk, uomini schifosi.
- Bueno… por lo meno adesso abbiamo l’acqua. Muovetevi a bere, voglio trovare qualcosa da mangiare e tornare alla nave per cominciare le riparazioni il prima possibile. Vamos a caminar aquì, vicino al fiume. Le rocce sono levigate e ci rendono la vida decisamente più semplice rispetto a quella dannata giungla. –
Da notare fu il fatto che uno dei marinai aveva portato giù con loro il cappello dello Spagnolo, il quale aveva avuto l’accortezza di toglierselo un secondo prima di saltare. Stessa cosa non si poteva dire per la bandana bordeaux, che una volta catturata dal fiume all’impatto era stata trascinata via dalla corrente.
“Pazienza” aveva concluso lo Spagnolo senza curarsene più di tanto, e si era rimesso in cammino, costeggiando come da piano, le rive del fiume, camminando verso l’alta cascata.
Arrivati a quel punto si sarebbero dovuti fermare per forza e risalire, ma ci avrebbero pensato più tardi.
In oltre ad un certo punto più su il corso d’acqua sembrava essere alimentato da un altro affluente oltre che dall’acqua che precipitava da quell’alta parete levigata di roccia grigia. Al massimo avrebbero seguito quello, nulla di che.
La prussiana seguiva lo Spagnolo facendo il suo meglio per ignorare i commenti degli uomini dietro di sé sul suo conto.  A quanto pareva non si sarebbe potuta fidare di nessuno, no? Bene. Non lo avrebbe fatto.
Aveva stupidamente commesso quell’errore ed era finita di sotto da un’altissima parete rocciosa: grazie a questo ormai aveva imparato.

Sul veliero si respirava un’aria fastidiosa ormai.
Tutti i marinai erano pronti a ricevere qualunque genere di rimprovero anche senza aver commesso nulla.
Era una particolarità tipica del loro capitano quando era di cattivo umore… Ed in quel momento lui era davvero di un orribile e decisamente pessimo umore.
- Ma allora!? Dove possono essere finiti!? It’s impossibile!! Non possono essersi volatilizzati nel nulla, merda!! – Gridò l’alto ufficiale Britannico sull’orlo di chissà quale livello di isteria.
- Milord, nessuna vedetta ne ha notizia! Non sono stati avvistati neanche una volta, nemmeno un piccolo accenno di bandiera in lontananza. -
Gli spiegò nuovamente il povero primo ufficiale, costretto a subire tutta quella faccenda in prima persona.
- Taci tu, idiota!! – Fu pertanto l’acida risposta, risposta dopo la quale l’Inglese si girò di colpo e tornò nella sua cabina, sbattendo dietro di sé la porta con una violenza inaudita.
- That fucking Spanish!! – Ringhiò sbattendo il pugno sul tavolo da carteggio.
- Voglio sapere come diavolo ha fatto a sparire così!! Per come era messa la sua ridicola nave dovremmo già averlo preso ormai!! Eppure… Gone! Sparito!! Puff!! -
Spostò la decorata poltrona con il piede, con un movimento da definirsi un vero e proprio calcio guidato dalla rabbia e ci si sedette, riprendendo a studiare con tutte quelle carte, appunti, calcoli su vento e velocità, vento e correnti, maree e risacche...
- Qualcosa mi sfugge… ma cosa!? Dovrebbe essere non lontano da noi, eppure di lui nessuna traccia!! Questo ovviamente a meno che… -
Una voce appena percepibile gli arrivò dall’esterno della cabina proprio in quel momento, come per confermare quei dubbi.
- TERRA!!  -
- … -
Arthur sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo.
- B-But… It’s impossibile! -
Si alzò di colpo ed uscì in fretta. Tutti i disciplinati marinai sembravano curiosi quanto lui in quel momento.
Il primo ufficiale lo raggiunse quasi subito.
- Milord, è stata avvistata un’isola non molto distante a tribordo! -
Un’isola… possibile!? Possibile che i suoi dubbi fossero davvero fondati!?
- B-But… It’s impossibile! Abbiamo superato l’ultima isola dell’estremo ad est ore fa!!  Qui dovrebbe esserci soltanto fottuta acqua salata, maledizione!! -
Ribatté il capitano ad occhi sbarrati.
- I know, Sir… Ma con tutto il rispetto i miei occhi sono veri, ed anche i suoi. E quell’isola è davvero lì. -
L’inglese si voltò proprio in quella direzione, e la vide.
Seguirono attimi di silenzio. Attimi interminabili per il povero primo ufficiale costretto a restare lì.
- Prepariamoci ad approdare. -
Fu infine l’unico ordine.
- …Prego? -
L’uomo socchiuse gli occhi, ben poco sicuro di aver inteso correttamente.
- Approdiamo.-
Ripeté il biondo.
-  Se Spagna ha davvero deciso di non voler morire da uomo in mare allora lo scoverò sulla terra… e quell’isola sarà la sua tomba. -  Sibilò.
Si tirò su le maniche, si diede una sistemata al cappello da capitano, e prese in mano il timone.
Nulla doveva andare storto questa volta.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Hyrim