06/12/2012
3 recensioni*Flashback*
-Tay, lui è Justin!- disse mia madre felice, di potermi far conoscere il bambino della sua migliore amica.
Mi spostai dalle gambe di mia madre, e mi avvicinai a quel bambino dagli occhi grandi e nocciola. Aveva un grosso sorriso stampato in faccia. Mi avvicinai a lui -Ciao, io mi chiamo Taylor!- dissi sorridendo e invitandolo a giocare -Vuoi venire a giocare?- dissi prendendolo per mano. Andammo all'altalena e iniziammo a dondolarci, a ridere e a scherzare.
*Fine flashback*
Da quel giorno io e Justin non ci separammo più. Eravamo come inseparabili, lui era il mio migliore amico, sapeva tutto di me, era l'unico che riusciva a capirmi. I nostri genitori avevano sempre capito la nostra amicizia, perchè noi dormivamo insieme, stavamo sempre insieme e sapevamo tutto l'uno dell'altro.
Alle medie io soffrivo di bulimia, perchè mia sorella morì di cancro, e il cibo era l'unica cosa, oltre Justin che mi faceva stare bene. Sono guarita all'ultimo anno e solo grazie a lui. Quando mi prendevano in giro Justin mi difendeva sempre e mi stava sempre vicino, faceva di tutto per me. Noi ci dicevamo "ti amo" anche, ma non perchè tra noi c'era qualcosa, io amavo Justin come si ama un fratello, un migliore amico e una parte di te. Perchè, si! Lui era una parte, forse la più importante di me! Le nostre mamme avevano la stessa storia. Rimaste incinte a 18 anni, mollate dai rispettivi mariti e sole. Ma non si abbattevano mai, a noi non mancava niente, fortunatamente avevano due lavori che ci facevano stare in una situazione economica agiata. Avevamo i soldi, anche perchè i nostri padri lasciavano ingenti somme di denaro alle nostre madri, anche se se ne sono sempre infischiati sia di me che di Justin. Loro non ci volevano, eravamo considerati "gli sbagli di una scopata".
27 Novembre 2009
-Tay, Justin!-ci chiamò Pattie da sotto in cucina. Noi ci precipitammo giù ridendo come due coglioni perchè Justin poco prima era inciampato nello sketeboard cadendo come un sacco di patate...
-Allora siete pronte per partire?- dissi io appoggiandomi al muro.
-Si, se ci venite a salutare poi andremo via-disse mia madre venendo ad abbracciarci.
-Ok, allora, sicure che non volete che vi accomagnamo?-ribattè Justin sciogliendo l'abbraccio con la madre.-No, abbiamo chiamato un taxy, è qui fuori. Vi raccomando resterete da soli per 2 settimane, non combinate casini, a scuola tutti i giorni, non incendiate casa, niente feste e niente di cui non siate consapevoli di non dover fare!-rispose Pattie sulla soglia della porta, per poi mandare un bacio e chiudersela alle spalle.
-Dai Justin, andiamo a mangiare, sono stanchissima e domani dobbiamo anche andare a scuola!- dissi trascinadolo dalla maglietta finchè non andai a sbattere contro il mobile.
-Che ti sei fumata oggi? Stai praticamente rincoglionendo!- disse lui tenendomi
-Il cervello è andato a puttane, sono stanchissima- dissi io salendo in camera.
-Che fai non mangi?- disse urlando dalla cucina -No! Io vado ti aspetto in camera mia, e se dormo non svegliarmi-
-Come se mi hai chiesto di dormire con te!-urlò ancora
-Diresti di no?-dissi con nonchalance
-Mai! Vai che arrivo!-
Entrai e mi spogliai, mi dimenticai di mettere anche il pigiama, restai in intimo, ma non me ne importava ero con Justin, sapeva anche quando mi è venuto per la prima volta il ciclo.