Buonasera a tutti. Mi rendo conto dell'ora pazzesca, ma questo anime è la mia fissazione ultimamente e quindi chiedo venia.
Questa piccola one-shot è ambientata anni dopo il manga e l'anime. Qui c'è un Yukio ancora più maturo. Sò che può sembrare incredibile ma è così.
Buona lettura! <3

 

TALKING ABOUT LOVE

Piove.

Piove così forte che a momenti non si vede nemmeno la strada. 

Ma alla persona che sta sotto un ombrello nero pece, questo non importa. Che piova, nevichi, ci sia il sole, per lui è lo stesso.

Continua a camminare con passo sicuro e deciso, verso una gigantesca costruzione, che da fuori potrebbe sembrare una villa, in realtà è un dormitorio.

Un dormitorio speciale.

Un dormitorio dove ci stanno solo lui e suo fratello gemello.

Ha fretta di rincasare, Yukio.

Vuole vedere Rin. Suo fratello gli ha lasciato un messaggio in segreteria nel cellulare. La voce era quasi sconvolta. E' da un pò di tempo a questa parte che, non smette di pensare che lui e Rin si siano allontanati. Adesso è come se ci fosse un muro invisibile.

E dire che una volta, era tutto così semplice.

Ma lui lo sà, che la colpa è soprattutto sua. Non dice mai nulla a Rin e quindi per forza il gemello è agitato.

Mentre l'acqua disegna strane righe in terra, Yukio entra in quella grossa "casa". Sale rapido, fino ad arrivare alla loro stanza.

La luce della scrivania di Rin è ancora accesa. Si vede che il fratello ha provato ad aspettarlo. 

Sospira. 

Rin dorme quasi come un bambino. Ha la pancia scoperta, un fumetto che è per terra, e Kuro che dorme beato in fondo al letto.. Un sorriso dolce si delinea sul suo volto. Si toglie il soprabito, facendo poco rumore, per non disturbare il gemello. Poi, con la mano destra afferra le coperte, e lo copre per bene.

Spegne la sua piccola luce della scrivania e accende la propria. Si mette a sedere a pensare. Fà sempre così quand'è confuso, quando psicologicamente non si sente tranquillo. Non si infila nemmeno a letto, tanto sà che non riuscirebbe a dormire. Si incammina verso il bagno. 

Mentre si lava i denti, nella profondità di quel silenzio e tenebra, Yukio si sente a suo agio, seppur un pò agitato.

Con calma, scende fino in mensa. E' in momenti come questi, che quasi gli dispiace di non saper fumare. Almeno adesso avrebbe qualcosa da fare. 

Con educazione entra nella cucina e porge un gentile saluto al famiglio di Mephisto. 

Apre il frigo e trova un piccolo bento, anzi due. La calligrafia è quella di Shiemi. 

Yukio sorride, e chiude il frigo. 

-Tutto bene?- la voce di suo fratello arriva all'improvviso, e lo fa sobbalzare appena.

-S..sì. Rin che ci fai sveglio?- sbotta il minore, vergognandosi un pò per esser sobbalzato così.

-Yukio…io…- Yukio guarda negli occhi Rin. Ecco. il gemello ha esattamente l'espressione di uno che deve confessare una marachella. Uno sguardo colpevole.

Uno sguardo triste… quasi.

Yukio prende del caffè. Forse la notte sarà più lunga del previsto.

-Tu… cosa? Niisan?- chiede Yukio, mentre si serve una tazza, ringraziando Ukobach per il caffè appena fatto.

Rin è agitato. Se è bastato così poco che si svegliasse, è segno che è nervoso. Cosa può avere combinato da farlo riflettere così?

Il famiglio di Mephisto, dice qualcosa ma Yukio non capisce. Anche Kuro è al fianco di Rin e si muove, come se stesse comunicando con lui.

-A…adesso lo dico!!! State buoni!!- fà il gemello maggiore, con le gote che si tingono di un porpora acceso.

Yukio si sistema gli occhiali. Si mette a sedere, e fissa il gemello negli occhi.

-….Hai intenzione di farmi perdere tutta la notte?- chiede, sorseggiando la bevanda calda.

-Y..yukio… ehm… s…sai che… ecco… Shiemi è.. arrivata per.. sai, ci ha.. preparato il bento per domani! E' stata carina, vero?- dice Rin, agitato. Yukio annuisce.

-Ho visto è nel frigo. Sì, è stata…… carina. Ma Shiemi lo è sempre con noi, no?- forse Yukio ha capito.

Ahhh ecco. C'entra Shiemi.

Bene. 

Forse.

-Era questo che volevi dirmi?- 

Rin abbassa lo sguardo. Prende una grossa boccata d'aria, e…

-E'-venuta-qui-abbiamo-cenato-assieme-poi-mentre-lavavamo-i-piatti-lei-è-scivolata-io-l'ho-afferrata-per-non-farla-cadere-e-poi-l'ho-baciata..- e tutta questa frase detta in meno di un secondo. Quasi gridata. Il rossore si è allargato, dalle gote è passato a tutta la faccia, orecchie a punta comprese.

Un sussulto delle spalle di Yukio.

Un secondo.

Un terzo, un quarto.

E poi il ragazzo scoppia a ridere. Una risata liberatoria, tranquilla. 

E' sollevato. Guarda il gemello che non sà più cosa dire, e cerca di tornare serio.

Forse, non sono più così lontani. Forse, non esiste nessun muro tra di loro. Forse sono ancora fratelli come sempre.

Yukio sorride.

-Tutto qui?- Rin arrossisce ancora di più.

-Ahhh! Non prendermi in giro! Non sò cosa devo fare! Cosa faccio?? Lei è scappata, io ero sconvolto quasi quanto lei, io… lei…. co….cosa devo fare ora? E se piangesse?- Rin spara una frase dopo l'altra, un pensiero dopo l'altro.

-Se… io… co..cosa faccio se non mi rivolgerà più la parola?- Yukio vede le pupille di Rin stringersi quasi come quelle dei gatti. Torna serio.

-S..se lei fosse innamorata di.. te?…. Tu… - il gemello spalanca gli occhi e si alza di scatto, facendo cadere la sedia.

-Lei ti piace!?- più che una domanda sembra un'affermazione. Un'affermazione accusatoria. Yukio lo osserva. Per Rin questo discorso dev'essere molto importante. Non era così sconvolto nemmeno quando era rinchiuso nei sotterranei con la pena di morte sulle spalle.

Si sistema gli occhiali mentre si alza in piedi e appoggia la tazza ormai semi vuota di caffè..

-Le voglio molto bene. Lei è.. la mia più dolce e cara amica. E' la mamma che non abbiamo mai avuto. Lei mi piace sì. Ma non come intendi tu. Le voglio molto bene, le voglio un bene simile a quello che provo per te. Con la sua dolcezza e il suo affetto mi ha fatto sentire felice molto volte.- conclude Yukio. 

-Ma non è lei la persona con cui sto. Non preoccuparti.- aggiunge.

Rin pare rilassare le spalle. Adesso è più tranquillo. Lui non capisce niente di queste cose. Per questo si è arrovellato tutta la sera in preda a ripensamenti vari.

-…Io.. penso di essere innamorato di lei.. Anzi. Io sò.. che sono innamorato di lei..- Ukoback e Kuro si muovono, come se lo stessero prendendo in giro, ma Rin ha lo sguardo fermo sul gemello.

-Ne sono contento Rin..- Yukio non sà bene cosa dire.

-Ma… io adesso cosa devo fare? Domani le rivolgo la parola come se niente fosse? Oppure l'ho ferita? Non l'ho nemmeno seguita! Se l'avessi fatto! Cazzo!- Yukio torna a sedere, e riprende la tazza del caffè in mano.

-Prova a dichiararti, no? Magari stavolta a voce..- Yukio finisce il caffè, e si rialza. Meno male, non era nulla di troppo grave. Yukio sospetta già da... mesi che i due ragazzini si piacciano l'un l'altro. Se non addirittura anni. ;a in fondo Rin è Rin. E questo non cambierà mai.

Il gemello annuisce.

-Io vado a letto, che domani avremo molto lavoro da fare…-

-Vengo anche io!-

I due fratelli salutano Ukoback, e si dirigono nella loro stanza.

Mentre Yukio spegne la luce, Rin grida all'improvviso.

-EHI! Aspetta un momento!!!! Hai detto che adesso stai con una ragazza?????????- nell'oscurità Yukio ride.

-Buona notte Niisan. Adesso dormi, sono stanco, ne parliamo un'altra volta…-

Rin sbotta a lungo, prima di lasciar riposare Yukio, ma sono sereni.

Stanno ritrovando quella complicità che credevano perduta.

A volte basta parlare per avvicinarsi a una persona.

Forse.