-Le storie cominciano spesso con "c'era una volta.." E finiscono sempre con "...vissero felici e contenti"... posso dire che questo non è sempre così.
In origine i miti e le leggende non venivano considerate favole, ma verità...
la nostra storia ebbe inizio al nascere del mondo...o almeno quella degli Dei più anziani...
I racconti di grandi battaglie ci furono tramandate da questi..le lotte contro i titani degli elementi..e i giganti di ghiaccio...ma di queste battaglie alcuni punti ci sono stati negati.
La verità è nascosta perché considerata troppo pericolosa..ma..se siamo noi i buoni...che abbiamo da nascondere? - queste erano le preoccupazioni del piccolo Loki, che non si sentiva uguale agli altri..era sempre stato considerato diverso, a occhio suo, dai ragazzi della sua età, e la sua sensazione di non appartenere ad Asgard faceva male...


Una mattina, i giovani principi si alzarono presto per andare a imparare l'arte della caccia, Thor andò avanti, aveva mirato un cervo..Loki rimase indietro.
Ad un tratto sentì qualcosa alle sue spalle, il freddo si impossessava dell'aria dei dintorni, nel buio di una grotta degli occhi rossi lo guardavano, la creatura venne avanti rivelando una figura femminile dalla carnagione azzurra.
Il principe Loki cadde a terra, era turbato dalla figura che avanzava verso di lui.
"Cosa vuoi fare strana creatura?" Disse il ragazzo, "non aver paura piccolo, io mi chiamo Laufey, non intendo farti del male" disse la dea mascherata da jotun.
"Perchè sei qui!? Cosa vuoi da me!?" Disse spaventato..."volevo solo conoscerti, alla fine verrò quando sarai pronto piccolo mio" la creatura scomparve.
Loki scappo via, le parole risuonavano nella sua mente..tante cose coincidevano... ora cercava delle risposte.
Si ricongiunse a suo fratello, Thor aveva preso un bellissimo cervo e vedendo il fratello minore agitato chiese il motivo...Loki non proferì parola era ancora scosso, i due ritornarono al palazzo, Thor fu elogiato per la buona caccia, Loki si ritirò in biblioteca.
Il piccolo principe prese dei testi antichi, trovò delle pratiche magiche che consentivano di nascondere, Seiðr.
Era stata usata su di lui? Se tutti i suoi dubbi fossero fondati? Lui sarebbe stato quello che tutti chiamavano "mostro"....doveva far luce sulla situazione., Nell'armeria c'erano delle armi di jotunheim, forse una di quelle poteva rivelargli chi era veramente.
Scivolò dalla biblioteca sino all'armeria, si guardò intorno.
Il suo occhio cadde sullo scrigno di jotunheim, quello che Odino aveva sottratto ai giganti di ghiaccio..... appena toccò lo scrigno, cominciò ad assumere un colorito azzurro, le unghie diventavano nere, dei strani segni apparivano sulla pelle e gli occhi si iniettavano di sangue.
"Loki!" Il ragazzo si girò, dietro di lui il padre degli dei,Odino.
Loki abbassò lo sguardo e balbettando disse "Io non volevo entrare,volevo solo...solo..." Si interruppe per un momento, per poi alzare lo sguardo rabbioso "come mi spieghi questo, cosa sono io?" Guardò il padre degli dei con le lacrime agli occhi, Odino prese il ragazzo e lo portò in biblioteca, chiudendo la porta a chiave..."Loki.....tu sei stato adottato, sei figlio di un gigante di ghiaccio eri stato abbandonato...io ti ho accolto ad Asgard, sei diventato mio figlio adesso dovrai fare una cosa per me...vivrai qui dentro, Thor come anche gli altri non dovranno sapere..." Disse serio "perché questo?... non sono un mostro sono quello che hai cresciuto no? sarò stato adottato ma mi avete considerato come un figlio...perché relegarmi qui?!" Disse con tono alto Loki "perché sei un mostro!!!" Urlò Odino. Il ragazzo stette in silenzio, tutto quello che aveva.. la sua famiglia adottiva era falso, il padre degli dei uscì dalla stanza chiudendo la porta a chiave, Loki intanto esplorò la biblioteca e trovò dopo una rampa di scale una stanza.
Dopo delle ore un servitore aprì la stanza e portò coperte, cibo e gli effetti di Loki per poi riuscire e richiudere la stanza con un grande boato...il ragazzo scoppiò in lacrime.
Loki era vicino alla finestra, sulla grande sporgenza dove aveva posizionato dei cuscini che gli fungengeva da divanetto..."perché devo essere recluso qui.."disse singhiozzando.
Aveva passato tutta la notte a piangere, fu svegliato dagli sghignazzi che venivano da fuori la finestra. Guardò, erano Thor e i suoi amici che combattevano e ridevano "quanto vorrei essere li" disse Loki con voce lieve.


E così giorno per giorno fino all'età matura.

L'infanzia è ciò che ci caratterizza, che ci forma...chi non ha avuto un'infanzia serena soffrirà per la vita.