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Autore: nyanXnyan    07/12/2012    5 recensioni
"Faccia a terra e ali spezzate,
ali rotte e strappate, abbattuto
da tutto un mondo di lotte armate, un'altra
tra le tante vite sotterrate e addormentate
in questo
Lungo sogno di una notte di mezz'estate,
uomo
Non so volare ma devo provarci"
-Mondo Marcio, Non so Volare [2006]
Genere: Malinconico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Probabile Spoiler: Se non avete visto il film, sconsiglio di leggere. Poi, gamer avvisato mezzo salvato!
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"Faccia a terra e ali spezzate,
ali rotte e strappate, abbattuto
da tutto un mondo di lotte armate, un'altra
tra le tante vite sotterrate e addormentate
in questo
Lungo sogno di una notte di mezz'estate,
uomo
Non so volare ma devo provarici"

Jack Frost ogni giorno moriva, in silenzio, da solo, dentro di se'. Riempiva le sue giornate facendo scherzi a chiunque. Alle volte scherzi amichevoli, altre volte veri e propri dispetti. Dispetti per sfogare la sua rabbia, la sua tristezza che nessuno poteva sentirlo, parlagli, vederlo. Tutto questo nascosto dai suoi bellissimi sorrisi apparentemente sinceri. Ma bastava guardarlo meglio, per scorgere nei suoi occhi quella tristezza.
Gli piaceva sfogare la sua rabbia torturando il povero Bunnymund, spesso provocando bufere di neve durante la pasqua o, se ci riusciva, inondando la sua tana di neve.
Era raro, quasi impossibile, che Jack Frost desse fastidio agli altri guardiani: spesso aiutava Nord a natale; alla notte gli piaceva osservare la polverina dorata piena di sogni di Sand; quelle poche volte che riusciva a vederle, osservava meravigliato la velocità con cui le fatine dei denti prendevo e lasciavano monetine ai bambini.
L'unico con cui aveva una guerra aperta era Bunnymund: rivalità, caratteri troppo simili, oppure sia il coniglio sia l'umano erano troppo orgogliosi per ammettere che, in fondo, erano amici.
Le sue giornate per lui erano lente e, strano ma vero, noiose.
La cosa che alleviava un pochino il suo dolore erano le grida felice dei bambini, quando gridavano "Scuola chiusa! C'è troppa neve!", oppure gli piaceva far partire delle guerre di palle di neve.
Ma, appena tornava a casa, appena entrava nella sua caverna, appena si sdraiava sotto le sue coperte, iniziava a piangere lacrimefredde e amare. Non erano lacrime vuote, come, pensava lui, la sua vita, bensì erano lacrime piene di emozioni, di dolori, che iniziavano appena aveva un ricordo felice della sua giornata.
Ogni tanto capitava che non si alzasse nemmeno dal letto, che non mangiasse e non bevesse nemmeno per intere giornate, Ma che differenza poteva fare? Tanto lui era uno spirito invisibile e immortale, non sarebbe cambiato nulla.
E queste giornate passavo come se lui non esistesse.
Piangeva per ore e, stanco, dormiva.
Spesso malediva sia Sand che Pitch, che non gli facevano fare nè bei sogni nè brutti sogni.
"Sono un essere inutile, non posso essere visto e non faccio nemmeno dei sogni. NON ESISTO! -Gridava nella sua mente- Perchè, allora, l'Uomo della Luna ha deciso di darmi questa vita? Non ho nemmeno dei ricordi per cui vale la pena vivere..."
E, con questo pensiero, si addormentava.
E quando il dolore era troppo forte, un ometto scintillante gli faceva visita, e restava là ad osservarlo, finchè non vedeva nel sonno del futuro Guardiano, un sorriso...
~



Angolo Autrice:
Spero vi piaccia! Ovviamente per chi non ha mai visto il film, con questa one-shot, ho rovinato tutto il film xd per questo l'ho messo all'inizio della fanfiction... almeno non vi rovinate tutto il film!
La frase all'inizio l'ho trovata su un diario della Comix, credo, ed è di -Mondo Marcio, non so volare (2006)
   
 
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