Ero chiusa in camera a piangere,guardando fuori dalla finestra.
I miei genitori non potevano capire, l'unica persona a cui tenevo tantissimo era morta e il mondo mi stava cadendo addosso.
Mio nonno era morto da una settimana io da quel giorno non parlai più con nessuno.
A scuola sembrava che io ascoltassi, ma in realtà ero nel mio mondo perchè quello reale mi faceva solo paura.
Un sabato la professoressa annunciò che sarebbe arrivato un nuovo ragazzo nella nostra classe ma io non stavo ascoltando,quindi non capii fino in fondo quello che stava succedendo fino a che il nuovo ragazzo non entrò in classe.
-Allora ragazzi lui è Marco ed è il nuovo studente,fatelo sentire a suo agio.-
-Certo,professoressa- rispose Jasmine,la ragazza più antipatica che io abbia mai conosciuto.
-Bene marco, vai a sederti accanto a Federica,sempre se a lei va bene!-
-Scusi prof.?- risposi io
-Marco può sedersi accanto a te?-
-Ehm... certo!-
Marco si sedette e mi sorrise ma non ci feci caso più di tanto e tornai a fissare fuori dalla finestra.
Passarono le settimane e vedevo che quando Jasmine si avvicinava a Marco,lui mi guardava e la allontanava e notai anche che lui cercava di avvicinarsi sempre di più a me così decisi che forse era ora di essere felice e vivere con il ragazzo che effetivamente mi piaceva.
Allora un giorno Marco mi si avvicinò mentre ero seduta nel giardino della scuola.
-Ciao Marco-
-Ciao Federica... come stai?-
-Non mi lamento e tu?-
-Wow,non ci posso credere mi hai parlato!Sai è da un po' di settimane che cerco di parlarti,ma hai sempre lo sguardo perso nel vuoto!-
-Scusa- dissi, mentre una lacrima scendeva sulla mia guancia.
-Ei piccola!Che succede?-
Allora Marco mi abbracciò e io sentii che potevo dirgli tutto e lui mi avrebbe ascoltato e consolato.
-Ei vuoi parlarne?-
-Beh...non è una cosa molto complicata,mio nonno un po' di settimane fa è morto ma io non posso vivere senza di lui perchè lui è tutto il mio mondo!-
-Piccola,mi dispiace. Ma queste cose succedono e non si può fare niente. Sai perchè io e mio padre ci siamo trasferiti qui?-
-No-
-Perchè una settimana prima di venire qui mia madre ha avuto un incidente in macchina ed è morta. Sono stato male ma poi me ne sono fatto una ragione-
Allora vidi che guardava fisso il muro ma si capiva che stava pensando alla madre.
-Non eri obbligato a dirmelo-
-Io mi fido di te, anche perchè mi sei piaciuta fin dall'inizio!-
-Beh...devo dire che anche tu mi sei piaciuto il problema è che l'ho capito dopo quello che è successo oggi. Ho capito che con te io riesco ad essere felice e che tra le tue braccia io sono al sicuro!-
Così lui mi strinse a sè e mi baciò.
Fu un bacio lungo ma tenero, come se fosse stato un grazie per tutto quello che gli avevo detto poco prima.
Da quel giorno io fui felice e mio nonno era solo un ricordo, perchè sapevo che essere triste non sarebbe servito a niente.
Da quel giorno Marco diventò il mio tutto e quando diventammo maggiorenni ci sposammo e diventammo mamma e papà.

"Tutte le cose sono possibili se lo si vuole,e se,alcune volte qualcuno ci da una mano"