“Dai Inuyasha!” “Dai che sei il più forte!” Sango e Kagome stavano urando dalle tribune. Inuyasha arrossì e si voltò verso le due tifose. Il viso allegro di Kagome gli strappò un sorriso.Il magnifico combattente si riconcentrò sull’avversario che stava entrando nell’arena sabbiosa da una porta di legno. Il viso dello sfidante non si distingueva molto bene, ma ancora qualche passo e.... Koga, Koga entrò orgoglioso con passo deciso e fissò il contendente dritto negli occhi. Inuyasha fece qualche passo avanti, le mani pronte a sguainare la sua potentissima spada lo sguardo attento, il viso concentrato, lui era pronto. La tensione era al massimo all’interrno dell’arena. Koga, che sperava di ricevere in premio un bacio da Kagome, si gettò furioso sull’avversario. La polvere avvolse i due sfidanti. Ci fu un lungo momento di silenzio. Quando il muro di sabbia si fece più sottile, gli spettatori poterono vedere Koga disteso sul campo di battaglia ferito e dolorante. Inuyasha lo aiutò ad alzarsi, uno scroscio di applausi invase l’arena, sugli spalti, tutti urlavano il nome del vincitore. Aveva sconfitto il suo rivale, aveva finalmente messo in chiaro che Kagome era la sua donna. Inuyasha si fece strada tra i concorrenti con facilità, li sconfisse uno ad uno e arrivò in finale. C’era solo uno sfidante adesso tra lui e il premio misterioso. Inuyasha, in verità, era più curioso che ambizioso, desiderava molto rricevere quel premio, ma desiderava di più scoprire cosa fosse. Il portone si aprì di nuovo, questa volta più lentamente. Inuyasha era nervoso, ma non spaventato, si voltò di nuovo a cercare lo sguardo di Kagome, in quel momento sentì che non poteva sbagliare, non gli erano concessi errori, doveva vincere, per lei. La porta finalmente si aprì, Inuyasha indietreggiò un passo alla vista del suo avversario “No...” si disse “Non posso...” Sesshomaru non gli diede molto tempo per riflettere, afferrò la spada e... “Guarda che l’incontro è gia tuo, fratellino” “Come?“ ”Con la mia spada non posso ferirti, ne’ ucciderti. Hai gia vinto... purtroppo.” “Ecome hai fatto ad arrivare in finale, scusa?” “Ha combattuto senza armi, ma con te... preferirei un incontro leale” “Paura?” “Pietà.” Sesshomaru uscì dall’arena sogghignando, suo fratello se ne accorse. “Bene,” cominciò Naraku “come giudice di gara sta a me il dovere di premiare il campione. E’ Qui con noi oggi una bellissima donna, un sacerdotessa, una valorosa guerrieria, che darà in premio, al vinctore, un bacio. Vieni Kikio, entra pure nell’arena e premia il nostro vincitore” Inuyasha non sapeva che fare, si girò di nuovo verso Kagome, era preoccupata, cercava di nasconderlo sotto un sorriso. Dietro la porta di legno non apparì uno sfidante, Kikio camminava lentamente verso di lui, Inuyasha indietreggiò. Erano entrambi indecisi e confusi, per farla breve... non sapevano che pesci pigliare. To be continued...