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Autore: _Zexion_    07/12/2012    1 recensioni
Eppure, era sicuro di essere uscito semplicemente per un video. Per fare un video per Anna, per il suo compleanno.
Stava andando tutto bene, sino a che non aveva incontrato lui.
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Questo capita perché non ascolto me stessa e mi dico di ignorarmi.
Cavolata scritta in poco meno di dieci minuti. Volevo scrivere qualcosa MikoTotsu, lo ammetto, ma alla fine mi sono ritrovata a scrivere semplicemente, a parer mio, un punto di vista di Totsuka dietro tutto questo.
E' colpa delle canzoni angst che ascolto e della giornata di per sè, scusatemi Anyway, vi lascio alla lettura, sperando comunque qualcuno posso apprezzare ciò.

 

Gomen. 


Eppure, era sicuro di essere uscito semplicemente per un video. Per fare un video per Anna, per il suo compleanno.
Stava andando tutto bene, sino a che non aveva incontrato lui.

 

Non fa troppo freddo?
Ah. Ma d'altronde è Inverno.
Devo dire ad Anna di coprirsi di più, quando esce..

 

Chissà perché poi, non riusciva ad alzarsi. Era sicuro che se lo avesse fatto avrebbe sentito meno freddo, si sarebbe riscaldato muovendosi.
Ah, doveva controllare anche la videocamera. Prima era sicuro gli fosse caduta, ecco, poco lontana da lui.

« TOTSUKA-SAN! »

La voce di Misaki giunse alle sue orecchie infreddolite, mentre sentiva qualcosa di caldo sul petto, proprio li.
Era doloroso, muoversi.
Per questo non ci provò, restando fermo ad aspettare.

« TOTSUKA-SAN, CHI TI HA FATTO QUESTO? »

 

Yata-kun, ti preoccupi sempre troppo, vero?

 

« Va... tutto bene.. »

Vide Izumo, dietro di lui. Anche lui aveva un'espressione preoccupata. Sorrise, pensando che si preoccupavano sempre per lui. Kosuke glielo aveva detto, d'altronde. "Abbi più cura di te stesso o un giorno finirai male."
Forse era in previsione di quello?
Ma, lo avrebbe giurato, non aveva idea che sarebbe accaduto qualcosa di simile, uscendo, quella sera.
Cos'avrebbe pensato Anna? Non voleva rovinargli il compleanno.

« Totsuka-san, non addormentarti! Totsuka-san!»

 

Non posso lasciarlo solo..
Tutti voi, non voglio abbandonarvi.
Non posso.

 

« Non preoccuparti... »

Eppure che non ce l'avrebbe fatta ancora a lungo. Gli faceva male, respirare. Sentiva che quella cosa calda si infreddoliva sotto di lui, finendo per farlo rabbrividire ancora di più. O forse, non sentiva più niente?
Portò la mano al volto di Yata, per rassicurarlo. Quello era... sangue...?

 

A quanto pare, non ce la farò, eh?
Alla fine me lo sono meritato, forse.
Chissà che cosa penserà lui.
Sarà arrabbiato, sicuramente.
Ahhh, non voglio lasciarlo andare.

 

« Totsuka-san! Andiamo! Non puoi farci questo! »

Sorrise flebilmente, come sempre. Non avrebbe più potuto rassicurarli, stargli accanto, ridere, scherzare.
Eppure l'aveva promesso, a Mikoto.
Ci sarebbe sempre stato, fino alla fine. Per vederlo diventare quel Re che era sicuro sarebbe divenuto. Per poter sorridere e rinfacciargli un "Te lo avevo detto!". Ed ora, invece, chi si sarebbe preso cura di loro? Di lui?
Pesante.

« Scusa... »

Perché anche se gli veniva da piangere non ci riusciva? Eppure era sicuro di volerlo fare, in quel momento.

 

Yata-kun, Kusanagi-san. Non fate quelle espressioni.
Andrà tutto bene.

Non preoccupatevi.

 

Nulla. Non sentiva più niente.
E la mano divenne troppo pesante per poterla tenere alzata. La lasciò cadere, guardando Misaki senza vederlo davvero. Eppure poteva perfettamente immaginarsi le loro espressioni e sentirsi in colpa per aver fatto si che vi fossero.
Avrebbe voluto resistere.
Avrebbe voluto tornare a casa con loro.
"A casa", già.

 

Scusa, King.
Non potrò mantenere la mia promessa, dopotutto.

  
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