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Autore: Whity    07/12/2012    0 recensioni
- Pensavo a te, alle tue braccia, al fatto che a giorni ci rivedremo e voglio solo che passino in fretta ‘sti dannati giorni… - Kurt ridacchiò – E ho una marea di cose da raccontarti, una soprattutto. Ma voglio aspettare di averti davanti, o al mio fianco -.
ACHTUNG! Fanfiction ambientata alla fine di "Swan song". La trama - però - tiene conto della mia one-shot pubblicata recentemente (So give our hearts a break). La lettura di questa storia senza l'altra potrebbe creare qualche fraintendimento, insomma. Lettore avvisato...
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stavano ancora chiacchierando quando il telefono di Blaine aveva preso a vibrare. L’immagine di Kurt lo sorprese e lo fece sorridere.
- Ti pare l’ora? – lo prese in giro, sorridendo all’immagine di Kitty che rincorreva Artie con l’intento di colpirlo con una palla di neve.
- Scusa scusa scusa – iniziò l’altro cercando di tenere un tono di voce fermo.
Fallendo miseramente, per il resto.
- Stavi dormendo? Ti ho svegliato? Oddio scus… -.
Blaine lo interruppe soffocando una risata.
- Ero sveglissimo. Siamo nel cortile del MKH, a dire il vero. Comunque che è successo? Tutto bene? -.
Poteva sentire distintamente Rachel mormorare “diglielo diglielo diglielo!”.
- Mi hanno preso – buttò fuori Kurt – Sono uno studente della NYADA -.
Blaine non si rese nemmeno conto di aver iniziato a saltellare sul posto, incurante delle occhiate perplesse di Jake e dello stesso Finn.
- Dio, ma è fantastico!!! Quando cominci i corsi? -.
- Dopo Natale – rispose Kurt – E ho un sacco di cose da recuperare, proprio un sacco! E… - il moro lo interruppe un’altra volta.
- Andrà tutto bene. Ora niente fermerà Kurt Hummel!!! -.
Alla velocità del fulmine arrivò anche un altro pensiero, dolceamaro questa volta.
Vorrei essere lì… vorrei essere a New York ad abbracciarti, portarti un mazzo di fiori e congratularmi di persona. Poi mandare Rachel a cercare qualche dolcetto dei suoi per chiuderci in camera da letto e fare l’amore…
Da quando si erano rivisti per la prima di Grease, lui e Kurt avevano preso a sentirsi di nuovo quotidianamente, facendo letteralmente slalom tra gli impegni di entrambi. La sera delle Provinciali era stato il biondo a chiamarlo per augurargli buona fortuna, e qualche ora dopo era sempre lui ad ascoltarlo mormorare frasi sconnesse e a cercare un modo per tirarlo su nonostante la vittoria dei Warblers.
Stavano costruendo una nuova quotidianità, fatta di skype e telefonate ad ore impropabili. Quali che fossero i mezzo – in ogni caso – ce la stavano facendo.
- Blaine? – lo chiamò Kurt – Tutto bene? Sei silenzioso da due minuti buoni… -.
Il moro si riscosse.
- Scusa, stavo pensando… - mormorò – Sono così fiero di te… -.
- Ma? – lo incalzò l’altro.
Anche quella volta il biondo lo aveva stanato.
- Ma niente! – tentò Blaine, tentando di passarsi una mano tra i ricci castani, salvo poi ricordarsi di stare indossando un cappello.
- Blaine… - lo interruppe l’altro – Ti prego!!! -.
Un sospiro.
- Vrrssrlcnt – borbottò quindi il moro, odiandosi per quel momento di debolezza.
- Tesoro non ho capito – Kurt era sinceramente perplesso.
Forza, Blaine, sputa ‘sto dannato rospo…
- Vorrei essere lì con te – borbottò quindi.
Dall’altra parte del telefono potè distintamente avvertire un sospiro.
- Ecco non avrei dovuto dirtelo e… -.
- E anche io ti vorrei qui – lo interruppe il biondo – Vorrei averti vicino perché quando cantavo quella canzone non pensavo solo a me e a quanto dannatamente sbagliato fosse quel paio di jeans, sai? -.
Blaine sorrise d’istinto.
- Pensavo a te, alle tue braccia, al fatto che a giorni ci rivedremo e voglio solo che passino in fretta ‘sti dannati giorni… - Kurt ridacchiò – E ho una marea di cose da raccontarti, una soprattutto. Ma voglio aspettare di averti davanti, o al mio fianco -.
Il moro non riusciva a smettere di sorridere. Anche a volerlo – e non lo voleva – gli riusciva proprio impossibile.
- Ti amo – mormorò, senza nemmeno rendersene conto.
Era talmente radicato in lui, quel sentimento, che esternarlo ormai gli usciva spontaneo.
- Ti amo anche io – rispose l’altro, cercando di soffocare uno sbadiglio – E’ meglio che vada… buonanotte Blaine -.
- Buonanotte – rispose l’altro.
La passerò a sognarti, stanne certo.


Note dell'Autrice: io avevo bisogno di un po' di fluff e la puntata me ne ha dato una mezza occasione. Insomma, perché non approfittarne? =P
Non è ASSOLUTAMENTE nulla di che, una flash-fic che vuole anche essere uno slice of life. Una pillola di dolcezza prima di andare a dormire.
   
 
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