Fanfic su attori > Alex Pettyfer
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Autore: AC_Vicolo    08/12/2012    1 recensioni
Il bel giovane Alex, con uno spiacevole passato alle spalle, riceve una misteriosa lettera dalla zia italiana che lo invita ad indagare sulla sua morte...
Spero vi piaccia :3
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Catching the unknown, capitolo 4: Hetarià!
Arriviamo in aereoporto verso le tre di notte, secondo il fuso orario italiano. Da quando abbiamo raggiunto la frontiera, io e Daniel non abbiamo più parlato. Siamo rimasti rapiti dal panorama. Una delle esperienze più belle della mia vita, davvero.
Durante le lunghissime nove ore di volo mi ha raccontato un pò di lui; è nato in Italia, poi la madre è partita per gli Stati Uniti per amore del padre. Poco fa sono morti entrambi in un incidente stradale e ora sta tornando nel suo paese per stare da un suo amico d'infanzia. Sfortunato quanto me, direi.
Siamo molto simili nei modi, siamo diretti e un pò rozzi. Direi che l'unica differenza è stato il nostro tenore di vita dopo la morte delle nostre famiglie: lui sta tornando a casa, io ho tirato avanti a furia di spaccio e spari. Mi sento male solo a pensarci.
A proposito di sentirsi male, adesso ci aspetta l'atterraggio. Come da copione, rigurgito pranzo e cena mentre quel figlio di mignotta ride.
Gli chiedo il suo numero, ma lui risponde con uno sguardo sgomento, come se l'avessi preso di sorpresa.
- Ehm... scusa... ehm, non ho il telefono, mi dispiace!
L'ho urtato. Sì, anche lui ha qualcosa di molto importante da fare qui. Alla faccia dell'amico d'infanzia, questo non vuole essere rintracciato. Come ne sono sicuro? Quando si è alzato per andare al cesso aveva qualcosa nella tasca dei pantaloni e il portafogli l'aveva lasciato qui.
Arriva l'ora di scendere e decido di sguirlo per scoprire dove deve andare. Come mi aspettavo, mi stinge la mano quando dobbiamo ancora scendere, dicendomi che ha fretta e deve correre via.
Purtroppo, il metal-detector mi ha fregato. L'allarme suona e i fanno togliere i pantaloni. Bene, devo stare in mutande davanti agli italiani e dietro ho una quattordicenne arrapata che mi fissa il culo.
Prendo la valigia e corro fuori, ma di lui non c'è traccia. Merda!
Mi ricordo di ciò che devo fare e mi metto a cercare chi mi è vanuto a prendere. Dopo mezz'ora che giro per l'aereoporto non ho ancora trovato nessuno. Mi siedo al tavolino di un bar con la testa tra le mani.
Mentre mi do del pirla, sento il tocco di una mano sulla spalla. Mi giro e rimango senza fiato.
A toccarmi la spalla è stata una ragazza, non deve avere più di diciassette anni. Non ho mai visto nulla del genere, davvero. I suoi lineamenti marcati e i suoi occhi azzurri mi ipnotizzano, i suoi lunghi capelli castani sembrano seta. Ha la faccia tirata e il fiatone.
- Senta, sa se è atterrato il volo 33?
Il mio volo! Cerco di riprendermi e rispondere nel modo più sexy possibile.
- Si, è atterrato mezz'ora fa. Desidera qualcuno?
Lei sbatte il pugno sul tavolo e scoppia in un piantino isterico. Minchia, se è emotiva!
- Noo!! Adesso come devo fare?! Come?!
- Mi dica come posso aiutarla...
- Ormai non so cosa fare...
- La prego!
Devo averlo detto con foga, perchè ha smesso di piangere e mi guarda un pò stranita. Si rende conto del mio imbrazzo e sorride. Quanto è bella con quelle fossette.
- Tanto vale... Sto cercando un certo Alex, Alex Pettyfer. Sua zia mi ha mandata a prenderlo, ma mi hanno detto che i passeggeri sono già usciti tutti...
- ALEX PETTYFER SONO IO!!
Mi salta al collo, - ALEEEEXXXX!!!! Ti ho trovato, non ci credo!! Sono io quella che tua zia ha mandato per portarti casa. Che maleducata! Ti devo fare le condoglianze!
Le poggio delicatamente le mani sulla schiena, è proprio minuta... ho paura di romperla. Si stacca e mi sorride.
- Grazie, ma credo di essere io a doverle fare a te... sembra che la conoscessi bene.
Diventa di colpo triste e dice: - Sì, è come se mi avesse allevata. Ha accolto me e mia madre in casa sua quando avevo due anni. Era una persona bellissima, non doveva morire.
- Capisco... senti, come sei arrivata fin qui?
- Con l'auto che mi ha lasciato Antonia.
Guida? Ma quanti anni ha?!
- Credo sia meglio se guidi io, mi sembri stanca. Non mi hai detto il tuo nome.
- Lidja.
Musica. Musica, come il suo volto.
Avevo ragione, che crollava dal sonno. Appena entriamo nel suv, infatti, si addormenta. Sarà anche maggiorenne, ma per il resto non è nient'altro che una bambina. Fortunatamente c'è il navigatore.
Ci vuole un pò prima che l'insopportabile voce registrata mi ordini di girare e addentrarmi in un viottolo scosceso e poco illuminato. Ormai stavo cominciando a chiedermi se sarei mai andato a dormire stanotte.
Mammano che mi addentro tra gli alberi il vicolo si fa sempre più illuminato. Le meraviglie oggi non sembrano finire mai.
Davanti a me si para lo spettacolo di una gigantesca villa ottocentesca sul cucuzzolo di un colle che da su un bellissimo lago. Possibile che ero così rincoglionito da non accorgermi di un lago? Capisco una casa, ma un lago?
Continuo per il bellissimo viale alberato che porta all'immenso garage. Parcheggio e prendo Lidja in braccio. Proprio mentre realizzo che non ho come aprire la porta, mi accorgo di una luce che permea da un piccolo finestrella. Busso alla porta e viene ad aprire una signora molto somigliante a lei; la madre. All'inizio è un pò scandalizzata nel vedere che ho in braccio sua figlia, poi le dico che sono e tenta di saltarmi addosso anche lei.
- ALEEXX!! C'E' ALEEEXXX!
Tante voci sentono dall'interno: -Alex?
- Alex è arrivato?!
- Alex!
- Finalmente è arrivato...
- Era ora che arrivasse Alex.
Mi faccio spiegare dov'è che devo portare Lidja e la madre mi dice di salire al primo piano. Questa villa è un sogno, c'è l'ascensore! Predo la prima porta a destra e la metto delicatamente sul suo letto. Apro l'armadio, prendo una coperta e gliela metto addosso.
Scendo per dare la buonanotte e per farmi indicare dov'è che devo dormire io. Adesso insieme alle signora di prima c'è una decina di persone. Tutti mi baciano sulle guance e la cuoca, una signora dall'aspetto amabile e ben messa, si offre di accompagnarmi nella mia camera. Saliamo fino all'ultimo piano e mi apre la porta. Mia zia mi tratta veramente bene: la mia camera è la più bella che io abbia mai visto! La vista sul lago e dintorni è da mozzare il fiato. Se solo sapessi di che lago si tratta...
Il tempo di mettere a posto i miei modestissimi vestiti e mi butto sul letto. Credo che sia la prima notte in cui mi addormento tranquillo.

ANGOLO DI ENNIE
Sono molto felice di postare dopo ben due settimane, anche se il capitolo no è molto lungo...
Volevo solamente mettere la lista degli attori che ho scelto per interpretare i personaggi più importanti che abbiamo incontrato fino ad ora:
ALEX: Alex Pettyfer
DANIEL: Andrew Garfield
LIDJA: Claire Danes ( com'era nel film Romeo+Juliet )
ANTONIA: Kate Winslet
Per quanto riguarda il titolo, è l'esclamazione che fanno ogni tanto i vari chibi nell'anime Axis Power Hetalia... Mi piace troppo ♥
Per ora è tutto, alla prossima ^-^

   
 
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