Innalzai un muro per proteggermi, uno spazio tutto mio dove l'unica persona al mio livello ero io, gli altri erano solo esseri inferiori condannati a rimanere fuori dalla mia vita.
Non capivo che così facevo del male solo a me stesso.
Ero convinto che tu saresti rimasto sempre al mio fianco e so che lo volevi ma io credevo di non aver più bisogno di un'ombra, credevo che la mia luce fosse abbastanza forte da riuscire a farcela da sola.
Ho mandato via anche te e sono rimasto solo, abbandonando perfino la passione per ciò che amavo di più al mondo.
Ti accusavo , ti odiavo per la tua debolezza che non ti aveva permesso di abbattere quel muro, non avevi fatto nessuno sforzo per rimanermi accando ed aiutarmi a superare gli ostacoli. Detestavo il modo in cui mi guardavi rassegnato senza dire una parola senza chiedermi di tornare indietro. I tuoi occhi erano come sassolini che si sbriciolano in mille pezzi contro il muro, non avrebbero mai potuto infrangerlo ma servivano a infastidirmi , costringermi a pensare, indossare la maschera dell'indifferenza e vestirmi di superbia danneggiando ciò che mi circondava.
Ma non ero perfetto come mi sforzavo di pensare,il mio modo di pensare, di agire,di reagire alla rapida crescita del mio talento, tutto era sbagliato. Dovevo credere in te, dovevo sapere che avresti cercato un modo per guarirmi dalla solitudine, che non mi avevi abbandonato perchè tu eri il solo che sapeva come farmi tornare a sorridere, che mi amasse a tal punto da prendersi la responsabilità di aiutarmi anche dopo essere stato cacciato.
E adesso anche se non sei più al mio fianco ti sento vicino che mi dai coraggio e che raccogli i mattoni del muro che sei riuscito finalmente a distruggere.
Per tutto ciò io vorrei ringraziarti ma non so se sia possibile ripagare tutto l'affetto che mi hai dato ma ci proverò,sarò con te ogni volta che ne avrai bisogno.
Non ti perderò, non un'altra volta.