Stavo per  finire il secondo drink della serata quando qualcuno mi tocca la spalla, era Alice. “Ehm, io vado. Davide ha detto che sarebbe disposto a darmi un passaggio…” mi dice pregandomi con gli occhi di lasciarla andare, “ Va bene, troverò qualcuno che mi riaccompagni a casa” rispondo mentre lei si fa scappare un urletto  “ Ma ricordati di usare i preservativi. Sesso sicuro, sempre!!” le dico con fare da donna vissuta e lei risponde lanciandomi un’occhiataccia.
Quando lascia il locale accompagnata da quell’energumeno mi sento felice per lei. Finalmente ne aveva trovato uno giusto! Dopo la rottura con il suo ex era caduta in una depressione più nera della pece e tutti gli appuntamenti che le avevo organizzato erano andati in fumo perché “Quello è troppo brutto”, “Quello è troppo alto”, “Quello è troppo grasso”, “Quello è troppo…quello”. Ma grazie al cielo, grazie all’aiuto di mio fratello e dei suoi amici, ero riuscita a trovarle un ragazzo adatto che non fosse né troppo alto, né troppo basso, né troppo grasso ma neanche troppo magro, il tipo giusto insomma. Davide era quello che le ci voleva un tipo muscoloso, dolce, protettivo e non approfittatore.
Mentre sono immersa in questi pensieri il barman mi rivolge la parola “Allora, alla fine se riuscita ad assolvere il tuo compito?” Mark, il barman dello Stardust, un genio e dispensatore di consigli sempre utili. Diciamo che frequento quel posto praticamente tutti i sabati e da tre mesi a questa parte mi ritrovo sempre seduta al bancone a parlare con lui di un po’ di tutto e naturalmente, come mio confessore ufficiale, gli ho raccontato della faccenda di Alice. “Si” gli rispondo con un sorriso sornione, “E quando troveremo un bel principe azzurro anche per l’ubriacona qua davanti?”  fa di rimando. Non faccio in tempo a pensare ad una risposta a tono che il ragazzo che si è appena accomodato di fianco a me risponde “Finché frequenta gentaglia come te, caro Mark, questa povera ragazza non troverà nessun principe azzurro…” , mi lascio scappare una risata mentre il mio caro mentore se ne va, fintamente offeso, a servire gli altri clienti.
“Penso che sarebbe capace di provarci con tutto il genere femminile, indipendentemente dall’età, pur di parlare con una ragazza” dice lo sconosciuto rivolgendomi un mezzo sorriso, “Bé,a sua discolpa posso dire che è un tipo molto socievole” rispondo non nascondendo una risatina. “ Comunque piacere, Lorenzo” “Elisa” rispondo. Iniziamo a chiacchierare e scopro che anche lui è un assiduo frequentatore di questo locale anche se non l’avevo mai visto prima, ha 21 anni e che dopo aver passato un anno d’inferno a medicina ha deciso di andare a filosofia. “Cambiamento radicale” affermo sorseggiando il mio drink, “Si, i nomi delle ossa sono troppi da poter essere ricordati” “Mentre tutti i patemi che si fanno tutti i vari filosofi, no?” “Sai com’è, amo complicarmi la vita” “Contento tu” rispondo scoppiando a ridere.
Dopo più di un’ora e mezza passata a ridere come una scema e a parlare con Lorenzo, riesco a farmi riaccompagnare a casa dopo che Alice mi aveva dato buca “Eccoci, questa è casa mia” “Sai che qua ci abita un mio amico?” “Davvero? Come si chia..”. Non riesco a terminare la frase che mi squilla il telefono “Pronto? Ciao mamma, si sono sotto casa, si si, arrivo subito. Scusa devo scappare, ci vediamo e grazie ancora per il passaggio!” urlo catapultandomi fuori dalla sua macchina. “Figurati!” sento urlare di rimando.
A letto penso che in fin dei conti, anche se Alice mi ha abbandonata al mio triste destino, la serata non è stata così malvagia e che con tutte le risate che ho fatto potrei campare per cent’anni. Lorenzo è proprio simpatico.