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Autore: MissdontMissaWord    09/12/2012    0 recensioni
E se Blaine e Sebastian si fossero già conosciuti, prima che il ragazzo, di ritorno dalla Francia, si iscrivesse alla Dalton?
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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And all the past is just a lesson that we've learnt
I won't forget, so please don't forget us.


“Io devo andarmene, Blaine. Domani parto per la Francia.”
“Mi mancherai...”
“Anche tu.”
“Me la fai una promessa?”
“Certo, dimmi!”
“Tra dodici anni ci ritroveremo qui, in questo parco, su queste altalene. Va bene?”
“Perché proprio fra dodici anni, Blaine?”
“Perché siamo entrambi nati quel giorno, anche se in mesi diversi... E ora è dicembre.”
“Te lo prometto, B. Ci ritroviamo qui il nove dicembre 2012 alle quattro di pomeriggio.”
“Me lo giuri?”

 

***


Blaine Anderson si chiedeva perché si trovava lì, a dondolarsi su quella vecchia altalena. Il parco era stato abbandonato a favore di uno più nuovo nel quartiere accanto. Da anni i bambini non si recavano più lì, eppure era quello il luogo della sua infanzia. Non ricordava nemmeno il volto del suo grande amico, e ancor meno il nome. Più rivangava nella memoria, più tutto gli sembrava confuso. Era quella l'ora dell'appuntamento? Il giorno? L'anno? Non credeva sarebbe arrivato nessuno.
“Anderson, che fai qui?” domandò una voce conosciuta quanto antipatica.
“Ho un appuntamento, Sebastian.” rispose brevemente.
“Con faccia-da-checca-Hummel?” chiese l'altro, immaginando un'ovvia risposta.ì
“No, non con lui.” lo stupì, facendolo rimanere muto per qualche istante.
“E tu, cosa fai qui?” continuò.
“Ho un appuntamento anch'io.” disse indifferentemente accendendosi una sigaretta.
“Con colui con il quale dividerai il letto stanotte? E' ancora presto per i tuoi standard, mi sembra.” insinuò impertinente il moretto.
“No.” fu la secca replica.
I due ragazzi attesero silenziosamente per quasi un'ora quando Sebastian, spenta l'ennesima sigaretta, si avviò in direzione della sua automobile.
“Ehi!” lo richiamò Blaine. “Dove vai?”
“A casa.” spiegò quello. “Sono stato uno scemo a credere che sarebbe venuto.”
“Chi stavi aspettando?” lo interrogò con interesse.
“Un vecchio amico. E tu? Mi sembra abbiano tirato pacco anche a te...” lo derise.
“Io aspettavo un bambino di cui non ricordo nome né volto.”
“Interessante.” sbuffò il ragazzo.
“Quando sei nato, Sebastian?” postulò.
“Il 12 marzo 1995, perché?” domandò a sua volta quello, incerto sulle facoltà mentali dell'altro.
“Io sono nato il 12 luglio.” proferì il moro.
“Dovrebbe interessarmi?” chiese sgarbatamente.
Come poteva non comprendere? Nella mente di Blaine ora era tutto così chiaro.
“Cambiano le cose in dodici anni, eh?”
“Aspetta!” esclamò l'altro. “Tu sei...”
“Io sono.” affermò pacatamente.
“Stai cercando di dirmi che ho aspettato dodici anni per incontrare te?” sbuffò.
“Così sembrerebbe.”
“Non me l'aspettavo.” proclamò sinceramente.
“Nemmeno io.”
“Me la fai una promessa?” domandò con insolita timidezza.
“Cosa c'è?”
“Tra dodici anni. Io e te, di nuovo qui. Tanto per sapere come va la vita.” si espresse.
“Ci sarò.” fu la risposta che ricevette in cambio. Era una promessa.
“Non dimenticare.”
“Non lo farò.” sorrise Blaine. “Oggi sono venuto, no?”
“Non dimenticarti di me.”

L'ultima frase uscì dalla bocca di Sebastian quasi come una supplica.



Angolo Autrice
Okay, volevo scrivere una Seblaine. E non ce l'ho fatta, ovviamente!
Troppe idee, tutte cadute in disgrazia per l'estrema banalità.
E poi questo colpo di genio, probabilmente ancor più banale degli altri.
Boh, spero comunque che l'abbiate apprezzato, per quanto improbabile sia.
Lasciatemi un commento, anche negativo: fa bene!
Un bacio,
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