Note dell’autore: Salve gente! Sono sempre Josie.
Non ho molto da dire sinceramente su questa storia.
Ovviamente come è facile capire è dal punto di vista di
Kangin sulla partenza di Leeteuk
e cosa ancora più stupida da dire credo è che mi sono ispirata al testo di It’s you dei Super Junior.
Grazie a Plubuffy
come sempre che con santa pazienza e nonostante lei non ami leggere cose deprimenti
ha betato la storia.
Grazie a Umpa_lumpa per averla aiutata!
Grazie a chi mi segue, spero non rimarrà deluso dalla storia e grazie a chi la
leggerà e ancora di più commenterà.
Chi vuole può fare un salto alle storie vecchie ;)
Josie <3
IT’S YOU
Leeteuk mi ha sorriso. Leeteuk
ha detto che sono speciale. Leeteuk deve partire per
il servizio militare.
Erano questi i pensieri che ormai affollavano la mente di
Kangin.
Era da poco tornato dal suo di servizio militare allora, separarsi dall’amico già era stato difficile, ma una seconda volta sarebbe stata sicuramente più difficile da affrontare.
Più difficile perché ora sapeva cosa gli provocava questa distanza da lui.
L’atmosfera non era delle migliori. Nell’auto tutti insieme, o quello che era diventato una patetica imitazione del tutti insieme, accompagnarono il leader verso la sua nuova vita per i prossimi due anni.
Donghae sembrava perso. Hyukjae tentava di non piangere. Kyuhyun ancora non aveva detto nessuna parola.
L’aria che si respirava era un’altra.
Lo stesso Leeteuk che in quel
periodo aveva ostentato una certa serenità sembrava tutto d’un tratto angosciato
nel vedere i suoi “bambini” in quello stato d’animo.
Rivolse uno sguardo a Kangin.
Cercava una muta consolazione nei suoi occhi che però non arrivò.
Kangin era spento, Kangin
non reagiva.
Era li da ore a fissare il vuoto, avrebbe voluto dire qualche parola per farlo sentire meglio,
un “E’ tutto ok, staremo bene. Starò bene”, ma non ci riuscì. Non sapeva mentire.
Perché la verità era più dolorosa di quanto si aspettasse.
Avrebbe voluto ricordare solo lo sguardo allegro che aveva incontrato il primo giorno in cui lo aveva conosciuto nella sala prove.
Erano passati anni da allora, ma in quel momento di una cosa era stato sicuro:
quello sguardo non l’avrebbe dimenticato mai.
E così era stato. Lo aveva adorato segretamente, giorno dopo giorno,
e la lontananza non aveva fatto altro che accentuare la sua bellezza, anche se il tempo era passato.
-Kangin Hyung… vieni a mangiare?- -Sono già passati due mesi fatti forza!- - Vedrai che questo tempo passerà in fretta e potremo riabbracciarlo tutti-
I ragazzi si preoccupavano per lui e tentavano di rassicurarlo ogni volta pur se ottenendo scarsi risultati.
Kangin spesso sorrideva e si allontanava da tutti ma infondo era già ben distante dal dormitorio.
Ben distante da quelle notti in cui, tremante, si svegliava urlando quel nome.
Ma come risposta solo un silenzio opprimente e nessuno di quei millemila ti amo sussurrati sottovoce.
Kangin era distante da quei giorni, ma con il suo cuore era ancora al giorno della sua partenza.
Al giorno in cui aveva mandato lontano il suo cuore, per due anni.
Al giorno in cui aveva visto Leeteuk allontanarsi con la macchina e avrebbe dovuto urlargli di non andare,
ma era stato zitto al suo posto. Aveva perso tutto.
Sapeva quanto questo amore fosse sbagliato.
E intanto Kangin aspettava,
aspettava il momento in cui sarebbe tornato.