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Autore: Lykill_KeyHole    09/12/2012    0 recensioni
“ Quale tipo di ragazza guarda il calcio? “
“ Quale tipo di ragazzo impazzisce su dei dannati saldi? “
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Autore: enishekey ; Paring: Het!MinKey.
Traduzione a cura di: Lykill_KeyHole.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Key, Minho
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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-Titolo: Sales and Soccer.
-Autore: enishekey.
-Pairing: Het!MinKey ~ Key/Minjung.
-Genere: Fluff; Romance.
-Personaggi: Choi Minjung (Fem!Minho); Kim “Key” Kibum.
-Warnings: //
-Rating: Verde.
-Capitoli: 1
-Disclaimer: Io, in qualità di traduttrice, non possiedo nulla di questa fanfiction, e come la vera autrice nulla riguardo i personaggi.
-Link della storia originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/225900/sales-and-soccer-key-minho-minkey-romance-shinee
 
 




 
 
 
“ Minjung, veloce! Voglio andare a fare shopping! “
 
Kibum urlò dalla stanza da letto da loro condivisa. C’era un’enorme svendita al centro commerciale e non avrebbe voluto perdersela. Sporse la testa fuori dalla camera quando non udì alcuna risposta dall’altra. Poteva sentire la televisione a tutto volume però, perciò camminò velocemente verso il soggiorno.
 
Minjung era lì, seduta comodamente sul divano, occhi fissati sul televisore. Kibum si lasciò cadere vicino a lei. Intrecciò i suoi lunghi capelli di seta con le dita sottili, prima di tirarle a sorpresa un orecchio.
 
“ Andiamo Minjung. Lo sai che sto morendo dalla voglia di avere quella maglietta rosa da anni. E’ in saldo adesso e non voglio mancare. “ Piagnucolò, colpendo giocosamente un suo fianco.

Aveva gli occhi ancora fissi sul televisore, che trasmetteva ragazzi sporchi e grondanti di sudore presi a correre attorno ad un campo verde. Kibum cominciò a piagnucolare di nuovo, quando Minjung borbottò, “ Voglio vedere il calcio. “
 
“ Quale tipo di ragazza guarda il calcio? “

“ Quale tipo di ragazzo impazzisce su dei dannati saldi? “
 
“ Beh, io! “

“ Peccato, perché io no. “

“ Minjung… “ Kibum piagnucolò di nuovo, imbronciandosi infantilmente cercando di guadagnare l’attenzione di Minjung. Quando non diede alcun segno, si mise di fronte a lei, braccia incrociate e bloccandole la visione.
Sospirò frustrata.
A volte si chiedeva chi fosse il vero uomo nella loro relazione, perché Kibum si comportava come una ‘cagna’ tutto il tempo.
 
“ Muovi il tuo gigantesco deretano, bastardo. Non posso vedere la TV. “
 
Kibum fissò i suoi occhi con i propri, spalancati per lo shock. Balbettò la frase seguente, “ Come mi hai appena chiamato..? “
Minjung rispose solamente spingendolo via con le sue lunghe gambe, roteando leggermente gli occhi. Yup, decisamente era lei l’uomo. Nessun dubbio a riguardo.
 
“ Oh, stai per pentirti di averlo fatto, Minjung. “ tubò maleficamente, avvicinandosi a lei. Osservò il suo volto confuso, quel ghigno stupido ancora sistemato sul proprio viso.
 
“ Cosa vuoi fa—“ non ebbe nemmeno tempo di finire la sua sentenza, che egli le balzò addosso, mani ferme sui suoi fianchi, e solleticandola furiosamente.
Minjung sbuffò, e qualche piccola risata sfuggì dalla sua bocca. Si sentì leggermente offesa che dopo tutti questi anni, Kibum ancora non la conoscesse bene, “ Non soffro il solletico. Pensavo che lo sapessi. “
 
“ Ah, certo che no. Che sciocco. “ la sua voce era piena di sarcasmo. “ Ma qui sì, vero? “ Minjung lo guardò confusa prima che all’improvviso Kibum le prendesse il collo. Il suo pollice stava pericolosamente sfregando sulla base di esso, esposto, giusto sulla sua clavicola.
 
“ Tu… “ balbettò lei “ Non osare neanche… “
 
“ Sfidami. “ ghignò, per poi solleticarglielo.
 
Lei ululò di rabbia, ma rise al tempo stesso. Chiamatela strana o come volete ma non riusciva a resistere se qualcuno le solleticava il collo. Anche un tocco leggero la faceva rabbrividire. Quello era il suo solo ed unico punto debole e diavolo, odiava quando Kibum lo usava contro di lei.
 
“ Smettila Kibum! Farò tutto ciò che vuoi! Solo smettila! “
 
“ Quindi prometti che verrai con me al centro commerciale? “ le chiese, mani ancora attaccate al suo collo.
 
“ Ma voglio guardare il calcio… “ piagnucolò lei, imbronciandosi un pochino per dare a Kibum la sua posa più carina.
Ma Kibum non ci cascò, rispondendole con un semplice ‘No’ e continuando a solleticarla.
 
“ Verrò con te domani! “

“ No. “
 
“ Aspetta solo la fine della partita, poi verrò con te! “

“ No. “

“ Ti lascio usare la mia carta di credito per un giorno! “

“ No. “

“ Bene, per una settimana allora! “

Si bloccò per un attimo, riflettendo sulla sua proposta. Cominciò a sorridere dolcemente e Minjung davvero sperò che avrebbe funzionato.
 
“ Ancora no. “ e ghignò perfidamente.

Minjung lasciò uscire un sospiro. “ Okay. Bene. BENE. Verrò con te. “
 
“ Davvero? “ gli occhi di Kibum brillarono di delizia. Un grande sorriso comparve sul suo viso.
 
“ Yeah. Ora alzati da me. Sei pesante. “ e lo spinse, facendolo cadere sul pavimento con un forte tonfo. Calciò prepotentemente il suo sedere prima di dirigersi verso la loro stanza per cambiarsi.
Lui si massaggiò il sedere dolorante, per poi ridacchiare leggermente quando Minjung urlò “ E’ meglio che io riceva un premio, dopo! “
 
“ Cosa vorresti? Te lo comprerò. “
 
“ Oh, non voglio che tu compri nulla… “ arricciò le sue sopracciglia in una maniera giocosa, facendogli un occhiolino.
 
“ Cosa vuoi allora? Non ho--… “ non ebbe neanche la possibilità di completare la sentenza prima che la realizzazione lo colpisse.
 
“ Tu, piccola perversa… “ rise, scuotendo piano le mani.

“ Cosa? Ho i miei bisogni anche io.
"
 
“ Yeah, yeah, quello che vuoi. Ora veloce. I saldi cominciano tra un’ora. Non voglio mancare la grande apertura. “ Prese la mano di Minjung, trascinandola verso la macchina.
 
Lei roteò gli occhi, sistemandosi comodamente nel veicolo. Ancora non sapeva perché aveva detto di sì. Odiava fare shopping e avrebbe potuto affrontarlo e combatterlo quando l’aveva solleticata. Sapeva che avrebbe vinto con facilità.
 
Scosse leggermente il capo al rumoroso Kibum accanto a lei, che parlava eccitato del saldo con un enorme sorriso plasmato in faccia.
 
Stabilizzò il volante quando l’auto ondeggiò pericolosamente perché l’altro aveva deciso di utilizzare ambo le mani per descrivere il suo stupido cappotto o qualcosa del genere.
“ Hey, basta borbottare. Occhi sulla strada. Ci ucciderai entrambi se continui a parlare. “ rise quando le colpì giocosamente la testa, ancora borbottando.
 
Lanciò uno sguardo a suo marito, sorridente come non mai. Il calcio poteva aspettare, decise. Tutto ciò che le serviva in quel momento era continuare a guardare quel sorriso, ascoltare quella strana e rumorosa risata e la sua vita poteva definirsi completa.







Forse queste OneShot hanno scocciato, forse no, però me la sto prendendo comoda, sì. MinKey, adoro questa coppia.
E boh, vedere questo tipo di contrasto tra una ragazza maschiaccio e... 
...
Key (?)
Beh, è adorabile.
   
 
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