Who am I? Mordred ro somethindìg else?

Mordred non aveva mai compreso del tutto se stesso.

Si era sempre odiato e amato per la sua natura magica.

C'era qualcosa in lui che lo portava a credere di essere sbagliato perchè aveva condotto alla morte tutti i druidi che conosceva. Amava la sua gente ma sapeva di averla delusa lasciando morire molti dei suoi amici.

La prima volta che era stato catturato a Camelot, Morgana, la pupilla del re, si era dimostrata sua fedele alleata ed amica guarendolo e proteggendolo dal subdolo Uther Pendragon. Quella volta però lo stesso Emrys in persona gli aveva salvato la vita insieme ad Arthur, che era apparso diverso dal padre. Ma vi era qualcosa nell'animo del giovane principe di ancora instabile come se finchè il padre fosse vissuto lui sarebbe stato solo quel principe arrogante e pieno di sé che Merlin aveva conosciuto.

Mordred non poteva vedere il futuro, ma conosceva molto bene il destino del giovane mago e di quella testa di fagiolo del principe, sapeva anche che lui sarebbe stato importante e fondamentale in quel futuro.

Aveva condotto Morgana verso la magia nera facendo nascere in lei l'odio nei confronti di Uther, suo padre, e nei confronti di tutta Camelot dimenticando i giusti valori imparati nella sua corte e i suoi leali amici che aveva volontariamente cancellato dalla sua memoria.

Mordred era un druido cattivo, aveva giurato vendetta a Merlin che lo aveva tradito, nonostante tutto quello che quel mago avesse fatto per lui.

Mordred visse con gioia la morte di Uther sperando in un futuro migliore per la sua gente con la magia, ma odiava comunque Arthur che aveva rinnegato sua sorella e non ancora accettato la magia nel suo regno.

Non riusciva a non appoggiare Morgana nella sua giusta causa alla disperata ricerca del suo rispettivo posto come regnante a Camelot. Era stata così buona con lui che credeva che avrebbe potuto cambiare le sorti del mondo riportando la magia, anche se sarebbe stata utilizzata non per giusti fini.

In quegli anni aveva vissuto nascosto rischiando di essere ucciso per come era, aveva odiato tutti in particolar modo Merlin che molti anni prima, per colpa sua erano morti numerosi druidi in quel villaggio e lui poteva esercitare senza problemi la magia, completamente indisturbato essendo il servo del re. Era inconcepibile.

Forse proprio per questo una volta cresciuto diventando una giovane bello, druido e un buon spadaccino si era finto un semplice uomo nelle mani di Morgana. Per questo quando con la sua banda avevano catturato Merlin e Arthur non aveva fatto che gioirne per la fortuna così ottenuta.

Ma sfortunatamente gli erano sfuggiti, aveva cercato di inseguirli ma quel dannato mago lo aveva stupito, di nuovo. Così si era presentato al cospetto di Morgana che dopo tutti quegli anni non poteva non riabbracciarlo come un figlio, fratello, amico. Lui ne era felice, era la sua unica “famiglia” che gli era rimasta.

Dentro di sé Mordred però aveva ancora un po' di amor proprio che gli fece vedere il lato malefico di quella donna che considerava come una madre e una persona a lui fedele.

Morgana era cambiata, non era più colei che amava incondizionatamente come sorella, era così divorata dal desiderio di potere da non saper più distinguere il bene dal male, il giusto dallo sbagliato, l'amore e l'amicizia dall'odio. Morgana non si fidava di lui, era solo una sua misera pedina.

Fu proprio questo o forse la coscienza finalmente riaffiorata che lo portò a fare quel che compì.

Mordred, fatto inaudito, salvò la vita ad Arthur colpendo alla spalle la sua antica alleata nella lotta per affermare la magia. Era stato un attimo, la parte buona di lui era rinata soffocando il male e l'odio che covava nel suo cuore, e aveva compiuto qualcosa di magnifico. Probabilmente fuori dalla sua portata, se ne rendeva conto, ma ormai quel che aveva fatto non poteva essere cambiato. Aiutò il re ferito ad alzarsi e lo condusse dai fedeli cavalieri del re.

Si sentiva diverso, qualcosa stava mutando in lui, aveva appreso che seguendo Morgana la rovina e la devastazione avrebbe colto tutti loro. Aveva fatto la sua scelta, forse giusta o forse sbagliata dipende dai punti di vista e dal futuro non ancora scritto.

Il suo atto di coraggio gli giovò e venne nominato cavaliere di Camelot.

Il primo druido cavaliere di Camelot.

Quello era Mordred.

Dall'esterno sembrava un semplice ragazzo capace di compiere grandi imprese coraggiose dall'animo buono, ma dentro di lui covava ancora molto odio e rancore che stava cercando di seppellire. Nonostante il bene che Arthur stava compiendo, il giovane druido provava un affetto quasi morboso per il male, per il tradimento e per Morgana. Era orgoglioso di ciò che aveva fatto, ma era stata veramente la cosa giusta?

Nessuno lo può sapere, nemmeno lui piccolo giovane rancoroso Mordred.

Se qualcuno lo avesse guardato in faccia avrebbe visto un ragazzo giovane, altruista, bello per giunta.

Dai capelli mossi castani che incorniciavano un volto ancora da adolescente ma con tratti duri e decisi, ma aveva un qualcosa di intrigante e misterioso che affascinava. I suoi blu-azzurri erano qualcosa di particolare, sapevano scrutarti fino nell'anima e giudicarti con un semplice sguardo, non molti riuscivano appunto a sostenere questi suoi occhi così intensi.

Molti cavalieri diffidavano di lui troppo giovane e bambino, così diverso da loro cavalieri maturi e valorosi. Alcuni, anzi molti, avevano paura di lui era un druido, dopotutto diverso da loro.

Questo comportamento così superficiale faceva crescere un moto d'odio nei loro confronti nel suo insicuro cuore, si sentiva continuamente giudicato.

Forse il regno di terrore di Morgana sarebbe stato migliore del governo pieno di sospetti e pregiudizi di Arthur?

Domande a cui non aveva risposta lo assillavano.

Stava compiendo il giusto o stava continuando a sbagliare?

Di certo non lo poteva sapere, ma forse questo questo era il suo destino.

Essere la rovina e salvezza di Arthur di fronte al pericolo, nemmeno Merlin, il più Grande Mago di tutti i tempi avrebbe potuto cambiare il suo destino.

Era destinato a compiere grandi imprese.

Malvagie o Buone, era il grande quesito.

Tutto dipendeva da lui, piccolo, insicuro,spietato druido.

Era una mina vagante in procinto di fermarsi contro o insieme al re di Camelot.

Mordred era quella piccola incognita, mai considerata da nessuno, nemmeno da Morgana, che avrebbe potuto modificato il grandioso progetto di Albion.

Mordred era amore e odio insieme, giusto e sbagliato, bene e male.

Solo lui, cosciente di se stesso avrebbe cambiato e modificato le sorti del mondo.

Tutto nelle mani di un druido dagli occhi blu e l'animo confuso.

Mordred, ragazzo alla continua ricerca di se stesso, era il destino di Albion.

Lui avrebbe potuto cambiare tutto se avesse voluto nemmeno Emrys, l'unico e il potente mago, avrebbe potuto fermarlo.

Era colui che bilanciava quelle due facce della medaglia costituite da Arthur e Merlin.

Semplicemente lui Destino del mondo.

Mordred.




_Emrys_'s Space

Sono un'amante di Merlin ma provo un amore malcelato per Mordred.
Non potevo non scrivere nulla di lui.:)
E' la prima storia che scrivo spero che qualcuno l'abbia letta e magari abbia lasciato una piccola recensione.
Rigrazio comunque tutti, perdonate qualche mio errore scusate.
"Errare umanum est"
Comunque grazie a tutti.
Con affetto,
_Emrys_