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L’ALCHIMISTA DEL BUIO

 

Era un bellissimo giorno di primavera, una ragazza si stava dirigendo al Quartier generale, aveva ricevuto un ordine di convocazione da parte di Roy Mustang.

Bussò alla porta dell’ufficio ed entrò.

 

-Buon giorno colonnello!-disse scattando sull’attenti.

Roy alzò lo sguardo e sorrise.

 

-Ma guarda chi si rivede!-.

 

-Veramente è stato lei a convocarmi!-.

 

Il colonnello sorrise-Da quando hai perso il tuo umorismo Karen?-.

 

-Vediamo…-cominciò la ragazza-Se non sbaglio…l’ho perso, quando all’età di dieci anni sono stata spedita in guerra, con un deficiente che la notte mi usava come un orsacchiotto di peluche!-.

 

Tutti i sottoposti di Roy trattennero una risata, soprattutto per via della faccia che aveva il colonnello.

 

-E’ chi era la bambinetta che durante la notte mi abbracciava sorridendo?-.

 

La ragazza arrossì-Avevo dieci anni!-.

 

-Sarà mia cara, ma non sei cambiata molto!-disse avvicinandosi-Apparte una cosa!-.

 

I compagni di Roy compresa, la ragazza seguirono il suo sguardo che si era posato sulle forme prosperose della ragazza, un secondo dopo si udì un colpo di pistola ed un colonnello bianco cadaverico era paralizzato.

Infatti, Karen aveva sparato un colpo mancando volutamente il suo orecchio di un centimetro.

 

-COME AL SOLITO LEI E’ UN PERVERTITO!-cominciò ad urlare-MA DICO NON SI VERGOGNA?-.

 

-La parola vergogna non è inserita nel vocabolario del nostro colonnello!-.

Karen si girò, davanti a lei un militare biondo, con il ciuffo davanti un po’ più scuro, occhi celesti e una sigaretta in bocca.

 

Roy sfregò le dita in segno di minaccia-Havoc nessuno ti ha chiesto niente!-.

 

Il poverino sbiancò e si andò a sedere al suo posto, rivolgendo però un sorriso alla ragazza.

 

-Tornando seri perché mi ha convocata?-.

 

-Perché mi servi per una missione, avrai anche due compagni di viaggio!-.

 

Karen lo guardò-Missione?-.

 

-Ora ti spiego tutto-Guardò l’orologio-Possibile che sia sempre in ritardo?-.

 

-Mi scusi colonnello, ma chi è in ritardo?-.

 

-Il tuo compagno di viaggio!-poi urlò-TROVO CHE EDWARD ELRIC SIA L’ESSERE PIU’ MICROSCOPICO ESISTENTE SULLA TERRA!-.

 

La porta si spalancò di scatto, un tornado entrò inciampando nel tappeto e finendo addosso alla ragazza.

Si guardarono, Edward era sopra di lei, per errore le loro labbra si erano ritrovate ad unirsi, entrambi erano rossi in viso, mentre il colonnello si piegava in due dalle risate.

Un attimo dopo Edward si trovò a volare per la stanza finendo contro il muro.

 

-SOTTOSPECIE DI NANO PERVERTITO COME TI SEI PERMESSO!-.

 

Subito il ragazzo si rianimò mettendosi difronte alla ragazza e fronteggiandola.

 

-CHI SAREBBE IL NANETTO? MA TI SEI VISTA? SEI ALTA QUANTO ME!-.

 

Karen lo guardò e scoppiò a ridere, Edward la guardò scioccato.

 

-Mi dici cosa c’è da ridere?-.

 

Lei si calmò e sorrise-Semplice sei tu che mi fai ridere!-.

 

Ed mise il broncio-Ma tu guarda questo insettino se mi deve insultare!-.

 

Altro colpo di pistola, che aveva mancato di poco un punto alquanto delicato del nostro Edward.

 

-Dammi ancora dell’insettino e ti posso assicurare che di te rimarrà solo gelatina!-guardò Roy-Sarebbe lui il mio compagno di viaggio?-.

 

-Lui e suo fratello!-rispose sorridendo.

 

-Tu sai perfettamente che io lavoro da sola!-.

 

-Lo so, ma stavolta avrai dei compagni!-.

 

Edward guardò Roy-Colonnello dei miei stivali io non viaggio con questa pazza!-.

 

-Modera i termini nanetto!-disse Karen.

 

-Pazza!-

 

-Nanetto!-.

 

-Strega!-

 

-Fagiolino!-

 

Edward non trovò una risposta così Karen sorrise-Mi sei simpatico…Ok! Colonnello viaggerò con loro!-.

 

-Benissimo! Allora vi presento!-.

 

-Karen lui è Edward Elric detto anche “L’alchimista d’acciaio”-.

 

-Ho sentito parlare di te…Però lo immaginavo più alto!-.

 

-LA VUOI FINIRE DI DIRE CHE SONO UN NANO?-.

 

Roy sorrise-Acciaio questa è Karen, meglio nota come “L’alchimista del buio”-.

 

Edward guardò Roy-L’alchimista del buio?-.

 

-Si!-guardò Karen-Gentilmente mostreresti la tua alchimia?-.

 

La ragazza sorrise, batte le mani e le poggiò a terra, subito divenne tutto buio, peggio della notte, Edward non riusciva a vedere nulla, ad un tratto sentì una lama puntata alla gola, la luce tornò. Guardò la persona che lo teneva immobilizzato.

 

-Ma…Ma come…Io non ti ho sentita!-.

 

La ragazza lo lasciò andare e sorrise.

 

-Vedi la nostra cara Karen è l’unica a saper usare questo tipo d’alchimia, in guerra c’è stata molto utile!-.

 

La ragazza si girò e lo guardò-Già! E’ stata utile per ammazzare persone innocenti!-.

 

-Se non li avessimo uccisi noi, ci avrebbero uccisi loro!-.

 

-Non è una buona scusa!-disse abbassando lo sguardo-Qual è la missione?-.

 

Roy gli diede dei documenti-Dovete trovare un assassino, ammazza le ragazzine facendole a pezzettini!-.

 

-Ecco perché le servo io!-disse sorridendo.

 

-No! La parte della ragazzina la farà Acciaio, tu dovrai procurare il buio!-.

 

-IO NON MI VESTIRO’ MAI COME UNA RAGAZZA!-.

 

-Questi sono gli ordini ora andate!-poi guardò Ed-Devo dirti una cosa in privato seguimi!-.

Edward lo seguì, Roy lo condusse in una stanza vuota e poi chiuse la porta a chiave, abbracciando Ed e dandogli un bacio-Sappi che sono geloso! Non fare troppo il cascamorto con lei!-.

 

Edward sorrise abbracciando il colonnello-Roy…Come potrei…Amo solo te!-alzò il fiso e Roy fece congiungere nuovamente le loro labbra.

 

-Ora va! Quando torni però ti porto fuori a cena!-.

 

Edward sorrise ancora di più-Ok! Roy, ci vediamo!-gli diede un altro bacio e uscì dalla stanza.

 

 

BENE ECCO IL PRIMO CAPITOLO FATEMI SAPERE SE VI PIACE E SE SECONDO VOI DEVO CONTINUARE^^