-Ren si voltò verso il corridoio e rimase fermo per qualche secondo, mentre stavo in silenzio e lo fissavo con aria di supplica. Supplicavo in silenzio che se ne andasse e mi lasciasse di nuovo sola. Colpì due volte lo stipite in legno della porta, con l’indice e poi sghignazzò inutilmente, senza farsi vedere ma sentire.
“Fammi sapere… Se ti serve qualcosa” chiuse nuovamente la porta e lo sentii allontanarsi verso il salotto.-