Sono passati anni da quando i miei “strani”amici se ne sono andati e ormai, della mia adolescenza, ricordo solo loro. Con loro ho vissuto le esperienza più belle della mia vita: non c’è mai stata una notte in cui io non sognassi di vivere quelle avventure, in cui quasi sempre rischiavo la vita e, nonostante ciò, continuavo a stare al loro fianco senza preoccuparmi dei rischi. Non dimenticherò mai quanto erano buffi quando interagivano con la mia realtà, sembravano quasi dei bambini che giocavano con cose che non avevano mai visto. Eppure, quando veniva il momento di combattere, tiravano fuori la loro grinta e la loro forza per affrontare la minaccia, qualunque essa sia, senza mai arrendersi. Vorrei tanto poter dire che grazie a loro ho imparato ad essere maturo, a diventare un “uomo”, ma purtroppo non ci sono riuscito. Dopo aver visto tutto ciò, dopo aver sentito sulla mia pelle quella sensazione di euforia, dopo aver affrontato avventure che non avrei mai immaginato, come potevo pretendere di reintegrarmi nella mia realtà? Una realtà noiosa, brutale, sadica, una realtà in cui dominano la stupidità e l’odio. Che razza di mondo era questo? Dov’è la luce? Dov’è l’eroe? Perché qui ci sono solo vittime e carnefici? Perché non potevo stare con i miei amici? Queste domande hanno continuato a tormentarmi per tutta la vita, ogni giorno, ogni ora e ogni minuto. Forse nel preciso momento in cui ci pensavo, loro affrontavano chissà quale minaccia per difendere il proprio mondo, una realtà per cui vale davvero la pena di lottare e, nel peggiore dei casi, morire. Continuai a vivere seguendo quella che credevo la mia strada, ma non ero mai del tutto felice: trovai l’amore, trovai la gioia e trovai anche la speranza che questo mondo potesse un giorno migliorare e diventare un posto degno di vita e di felicità. In cuor mio, sapevo che ciò che volevo davvero non era vivere lì, ma con i miei amici e, soprattutto, con Sonic, l’intrepido riccio blu a cui devo tutto. Certe volte mi sembrava di rivederlo correre davanti a me e di incitarmi a credere in me stesso, a fare del mio meglio sempre e comunque ma, alla fine, mi svegliavo e tutto ciò che avevo di fronte era lo squallore. Sono vecchio ormai, troppo vecchio per tutto: quante altre avventure avrei potuto vivere con loro? Il fatto che non saprò mai la risposta è il mio dolore più grande. Certe volte, nel bel mezzo della giornata, mi viene stranamente sonno. Ogni volta che chiudo gli occhi rivivo gli eventi  passati con Sonic, Amy, Tails, Knucless, Cream… i momenti più belli della mia vita. Ogni volta spero che questi sogni siano eterni e che, un giorno, possa finalmente dormire per sempre, per continuare le mie avventure con loro.