Scoppio lontana e tumultuosa,
nel mio involucro di idrogeno,
ossigeno che brucia dentro
e sporcandomi di vento
deformo il mio aspetto
per conformarmi al mondo
e alle sue necessità.
Caduta libera, schiacciata,
oppressa da gravità estreme,
son attratta da una luce,
pulsare eternamente racchiuso
di anime e fiati intrappolati;
compongo melodie pietose
e al riaffiorar di battiti
dipingo un attimo d'amore.