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Autore: BrokenRoses    11/12/2012    0 recensioni
Sarebbe bello riuscire a distinguere in anticipo le giornate belle e le giornate brutte.
Ma forse è per questo che quando succede qualcosa di estremamente bello siamo felici, al settimo cielo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita solitamente ti mette davanti a delle sfide, che tu sia preparato o meno. Ti lancia la sfida e poi ti dice "adesso cavatela da solo".

Per alcune di esse ti prepari, e pensi "sono preparato posso farcela": a volte hai ragione, ma la stragrande maggiornaza delle volte, la vita ti frega un' altra volta.

La mattina quando ci alziamo non sappiamo mai cosa ci aspetta, al massimo ci alziamo con il presentimento che sarà una brutta giornata e con la voglia di rimanere a letto. Riusciamo a percepire solo le brutte giornate, ma non credo che a nessuno sia capitato di alzarsi e dire "Sarà una giornata meravigliosa: vincerò alla lotteria".

Sarebbe bello riuscire a distinguere in anticipo le giornate belle e le giornate brutte.

Ma forse è per questo che quando succede qualcosa di estremamente bello siamo felici, al settimo cielo.

 

La "nostra storia" è proprio una giornata cone quella: non sai cosa ti succede finchè non ti ci ritrovi.

 

Per i neo-sposini Blaine e Kurt Anderson-Hummel era stata una giornata come le altre, colazione, lavoro, aperitivo, cena a casa di Rachel e Finn, letto.

Ormai era questa la routine giornaliera. A molte coppie la routine può creare problemi, insomma, fare tutti i giorni le stesse cose per settimane, ma gli Anderson-Hummel non rientravano in questo gruppo di persone.

 

Gli sposini stavano dormendo beatamente, quando il telefono di Kurt cominciò a squillare.

< P-Pronto?>

 

Blaine guardò suo marito rispondere alla telefonata e vide il volto dell' altro passare da addormentato a preoccupato a nel panico nel giro di 20 millesi di secondo.

 

< Dobbiamo andare: Sanny sta partorendo > Fu l'unica cosa che riuscì a dire Kurt una volta terminata la chiamata.

In meno di mezz'ora arrivarono al New York Presbyterian Hospital. Trovare la stanza della ragazza fu semplice e non appena arrivati entrarono nella sala parto.

Nessuno si stupì quando i due ragazzi erano piombati all' interno della stanza ed erano andati a dare il loro sostegno alla ragazza ispanica.

 

Il travaglio durò 17 ore, cosa che permise anche ai parenti più stretti dei giovani di raggiungere l'ospedale.

Tutto era cominciato un' annetto prima. I preparativi per il matrimonio erano appena cominciati e a forza di parlare di matrimonio, di dove trasferirsi, di quante stanze avrebbero avuto bisogno olte alla camera da letto e della cucina, erano entrati nell' argomento figli.

Blaine aveva confessato che desiderava dei figli da quando si erano conosciuti e che se fosse stato per lui adesso avrebbero un bambino di 10 anni ma aveva comunque accettato il fatto che all'epoca l'altro non fosse pronto.

La discussione era andata avanti un po' e poi Kurt si era detto pronto, adesso gli sembrava una cosa naturale, anzi, voleva due figli, uno di Blaine e l'altro suo, e avrebbe voluto che avessero la stessa madre, in modo da essere una famiglia non solo a livello legale.

Se c'era una cosa su cui i due andavano pienamente d'accordo era il fatto che avrebbero voluto che fosse Santana Lopez la madre dei loro figli. Era rimasta un'idea accantonata per un po', e poi avevano chiamato Santana e glielo avevano proposto.

A quel punto si erano praparati al peggio: una scenata, la minaccia di scatenargli contro tutta Lima Heights. Invece la ragazza ci aveva riflettutto un po' chise se erano sicuri di volere lei e accettò.

Santana Lopez chiese solo una cosa alla coppia di amici, ovvero chi sarebbe stato il padre naturale. Blaine fu abbastanza chiaro: il primo/a doveva essere di Kurt, al mondo avevano bisogno di persone come lui*.

Nove mesi e mezzo dopo, erano tutti e tre in ospedale a dare il benvenuto al primogenito di casa Anderson-Hummel.

 

Solo la ragazza era a conoscenza del sesso del bambino, i due papà non l' avevano voluto sapere dicendo che a loro sarebbe solo importato che fosse sano.

 

Il 9 Novembre 2022 alle ore 16 un bellissimo bambino dalla pelle olivastra e gli occhi celesti venne al mondo. Pesava 3,450 kg ed era, secondo i suoi papà., la creatura più bella dell'universo.

 

< Avete già scelto un nome per il bambino? > la domanda dell'infermiera lasciò tutti i presenti sbigottitti.


< No, non l'abbiamo fatto. Come diavolo abbiamo potuto aspettare a sceglier eun nome Kurt!!>




< Kurt, grazie ma, è vostro figlio, non mio. Dovete essere voi a scegliere.>


< Sei sicura Santana?>


< Si, assolutamente.>

 

I due ragazzi uscirono dalla stanza pregando i parenti, che nel frattempo avevano invaso la camera della ragazza, di lasciare riposare l'amica.

Quando arrivarono alla caffetteria dellìospedale avevano escluso già alcuni nomi: Will, Finn, Sebastian, Wes e Cooper.

 

< Sai vero tuò fratello se la legherà al dito per il resto della vita?>


< Si, ma non voglio dargli un motivo per stare tutto il giorno a giro per casa o attaccato al piccolo. In quanto suo padre devo proteggerlo>


< Mike?> Kurt scosse la testa.


 

I due ragazzi si guardarono pensierosi.


< Noah mi piace. E sono sicuro che piacerebbe pure a Santana.>


< Kurt, seriamente stai pensando di chiamare nostro figlio Noah?>


< Si.>


< e si può sapere perchè?>


< perchè a suo tempo è stata di Puck l'idea di "andare a spiare i fringuelli", qundi in qualche modo se non l'avesse mai porposto probabilmente adesso non avremmo questa conversazione>


< Sempra giusto.>

Un'altro minudi silenzio scese sulla coppia, fino a quando il folletto che abitava dentro Blaine non si risveliò.

 

< Amore sai che giorno è oggi?>


< No, perchè?>


< E' il 9 Novembre! Ci siamo conosciuti esattamente 12 anni fa!>


 

I due ragazzi si alzarono e tornarono verso la camera di Santana.

I genitori di Blaine li bloccarono prima ce potessero entrare: Santaba stava riposando e il bambino era stato portato alla Nursery e che tutti gli altri erano lì.

 

Appena arrivati, chiesero alle infermiere se potevano entrare e una volta accanto alla culla del piccolo, Kurt riuscì solo a dire una cosa.

 

< Benvenuto Noah Anderson-Hummel >

 

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*la frase è stata spudoratemente ripresa da una puntata di "The New Normal". Non ricordo se la frase è esattamente quella dato che l' ho scritta a memoria, comunque mi sono deliberatamente ispirata a quella.

 

Angolo dell' Autrice:

Prima One Shot della mia vita, spero vi sia piaciuta. Ho scelto di chiamare il piccolo Noah in quanto per me rimarrà il primissimo fan della Klaine: chissà cosa sarebbe accaduto se non avesse detto a Kurt di andare a spiare i "fringuelli"..

  
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